The work presents a wide reflection on the theme of reuse as a complex process of intervention to try to identify some design strategies, defined as essential best practices and specific identity. Reuse, which is configured as a multiple tool, provides an opportunity for some fundamental actions: a new interpretation of the territory and of the built environment, testing new architectural languages of hybridization and, at the same time, the resolution of environmental problems and social requirements. While these operations are obvious in the case of an architectural project ex novo, in the re-use they can be read as a social amnesty and, conditioned by certain constraints, produce new opportunities. The interaction of the new project with the existing project produces fusion results and from disused springs a wealth of ideas for the future and local potential. In reuse, there is a vast field of action: the space of large-scale architecture and minor architecture, an architecture that mediates and interprets, which resolves conflicts. The final project will permit Re-inhabiting the patrimony, to build a new identity while it offers the memory of time and its transformation.

Il lavoro presenta una riflessione ampia sul tema del riuso come processo complesso di intervento per cercare di individuare alcune strategie progettuali, intese come best practices irrinunciabili e specificità identitarie. Il riuso, che si configura come uno strumento molteplice, offre l’opportunità di alcune azioni fondamentali: una nuova interpretazione del territorio e dell’ambiente costruito, la sperimentazione di nuovi linguaggi architettonici di ibridazione e, nel contempo, la risoluzione di problemi ambientali e sociali. Mentre queste operazioni sono ovvie nel caso di un progetto architettonico ex novo, nel riuso possono leggersi come sanatoria sociale e, condizionate da alcuni vincoli, producono nuove opportunità. L’interazione del nuovo progetto con il preesistente produce interventi di fusione e dal dismesso scaturisce un patrimonio di idee per il futuro e di potenzialità locali. Nel riuso vi è un vasto campo di azione: trova spazio l’architettura della grande scala e l’architettura minore, un’architettura che media e interpreta, che risolve i conflitti. Il progetto finale permetterà di riabitare il patrimonio, di costruire una nuova identità dove trova spazio la memoria del tempo e la sua trasformazione.

Il progetto di riuso tra metodologia e specificità / Belibani, Rosalba. - STAMPA. - unico(2017), pp. 151-164.

Il progetto di riuso tra metodologia e specificità

Belibani, Rosalba
2017

Abstract

The work presents a wide reflection on the theme of reuse as a complex process of intervention to try to identify some design strategies, defined as essential best practices and specific identity. Reuse, which is configured as a multiple tool, provides an opportunity for some fundamental actions: a new interpretation of the territory and of the built environment, testing new architectural languages of hybridization and, at the same time, the resolution of environmental problems and social requirements. While these operations are obvious in the case of an architectural project ex novo, in the re-use they can be read as a social amnesty and, conditioned by certain constraints, produce new opportunities. The interaction of the new project with the existing project produces fusion results and from disused springs a wealth of ideas for the future and local potential. In reuse, there is a vast field of action: the space of large-scale architecture and minor architecture, an architecture that mediates and interprets, which resolves conflicts. The final project will permit Re-inhabiting the patrimony, to build a new identity while it offers the memory of time and its transformation.
2017
RPR rilievo, progetto, riuso
978-88-916-2483-3
Il lavoro presenta una riflessione ampia sul tema del riuso come processo complesso di intervento per cercare di individuare alcune strategie progettuali, intese come best practices irrinunciabili e specificità identitarie. Il riuso, che si configura come uno strumento molteplice, offre l’opportunità di alcune azioni fondamentali: una nuova interpretazione del territorio e dell’ambiente costruito, la sperimentazione di nuovi linguaggi architettonici di ibridazione e, nel contempo, la risoluzione di problemi ambientali e sociali. Mentre queste operazioni sono ovvie nel caso di un progetto architettonico ex novo, nel riuso possono leggersi come sanatoria sociale e, condizionate da alcuni vincoli, producono nuove opportunità. L’interazione del nuovo progetto con il preesistente produce interventi di fusione e dal dismesso scaturisce un patrimonio di idee per il futuro e di potenzialità locali. Nel riuso vi è un vasto campo di azione: trova spazio l’architettura della grande scala e l’architettura minore, un’architettura che media e interpreta, che risolve i conflitti. Il progetto finale permetterà di riabitare il patrimonio, di costruire una nuova identità dove trova spazio la memoria del tempo e la sua trasformazione.
progetto; riuso; rigenerazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il progetto di riuso tra metodologia e specificità / Belibani, Rosalba. - STAMPA. - unico(2017), pp. 151-164.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Belibani_Riuso_2017.pdf

solo gestori archivio

Note: Articolo principale
Tipologia: Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 1.94 MB
Formato Adobe PDF
1.94 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1016395
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact