Il territorio urbano come contesto sociale nelle pratiche artistiche degli anni Settanta in Italia

Il contributo mette a fuoco alcune esperienze di arte nel sociale dedicate al contesto urbano in quanto tale. All’interno delle pratiche artistiche degli anni Settanta, infatti, sono numerosi quelli che, definendosi operatori estetici spesso organizzati in gruppi e collettivi, si impegnano in operazioni al confine con l’animazione culturale o la contestazione al fine di far crescere l’autocoscienza politica di settori minoritari di popolazione. Se la Biennale di Venezia del 1976 rappresenta il momento di maggiore visibilità internazionale e accoglimento istituzionale di tali ricerche, durante tutto il decennio in periferia ancora più che nelle grandi città, è un susseguirsi di iniziative, in dialogo o in polemica con i processi di decentramento amministrativo e di riforma della RaiTv. Si tratta di ricerche poco note e ancora in buona parte da storicizzare, ma per certi versi le antenate più prossime di molte pratiche relazionali e di arte urbana degli ultimi decenni.