Participation and bottom-up urbanism are two of the main topics in contemporary architecture since the ‘70s; two successfully completed dissertations in the doctoral course of Architettura – Teorie e Progetto explore this theme: the first one is L’altra Città written by Laura Calderoni, the latter is Prescrivere_Liberare written by Maria Clara Ghia. The main purpose of this work is to link them together into a unitary framework: the role of the architects in society and the ethics of architectural practice. The thesis of Laura Calderoni describes the design of multifunctional spaces through the use of ITC, re-appropriation of public space and do-it-yourself approach. Maria Clara Ghia, on the other hand, seeks the possibility of an ethic architecture and opposes two Italian architects, Giancarlo De Carlo and Leonardo Ricci, to contemporary iconic architects. The conclusion intendeds to describe the state of the art of re-use and temporary use of empty space.

Le tesi analizzate, sebbene afferenti a categorie differenti, Nuove pratiche generative dal basso per la dissertazione di Laura Calderoni dal titolo L’altra Città, e Metodologie compositive e Contributi interdisciplinari per la dissertazione di Maria Clara Ghia, Prescrivere_Liberare, sono state scelte e affiancate per la loro capacità di affrontare da punti vista complementari la produzione di architettura e la costruzione della città attraverso pratiche di partecipazione – bottom-up – e l’indagine sulla possibilità di un agire etico dell’architetto. Della prima dissertazione viene messa in evidenza la ricerca di uno spazio multifunzionale, in contrapposizione alla deriva monofunzionale contemporanea, attraverso l’uso delle ICT e dell’uso spontaneo dello spazio pubblico, quale motore di risignificazione. Della seconda dissertazione viene sottolineata la natura rapsodica e l’analisi, in contrapposizione, di numerose figure di architetti contemporanei a quella di Giancarlo De Carlo e Leonardo Ricci, quali figure di riferimento dell’agire etico. Quale conclusione dell’analisi delle due dissertazioni, una rapida panoramica sullo stato dell’arte contemporaneo dei temi affrontati, con particolare riferimento alla temporaneità e al riuso, ed una breve intervista ad una delle due autrici dei tesi esaminati, Laura Calderoni.

Presenza e assenza: Calderoni, Ghia / D'Emilio, Matteo. - STAMPA. - (2017), pp. 45-54.

Presenza e assenza: Calderoni, Ghia

D'EMILIO, MATTEO
2017

Abstract

Participation and bottom-up urbanism are two of the main topics in contemporary architecture since the ‘70s; two successfully completed dissertations in the doctoral course of Architettura – Teorie e Progetto explore this theme: the first one is L’altra Città written by Laura Calderoni, the latter is Prescrivere_Liberare written by Maria Clara Ghia. The main purpose of this work is to link them together into a unitary framework: the role of the architects in society and the ethics of architectural practice. The thesis of Laura Calderoni describes the design of multifunctional spaces through the use of ITC, re-appropriation of public space and do-it-yourself approach. Maria Clara Ghia, on the other hand, seeks the possibility of an ethic architecture and opposes two Italian architects, Giancarlo De Carlo and Leonardo Ricci, to contemporary iconic architects. The conclusion intendeds to describe the state of the art of re-use and temporary use of empty space.
2017
Linee di ricerca: temi e ricerche del dottorato in architettura - teorie e progetto 1986-2017
9780244621643
Le tesi analizzate, sebbene afferenti a categorie differenti, Nuove pratiche generative dal basso per la dissertazione di Laura Calderoni dal titolo L’altra Città, e Metodologie compositive e Contributi interdisciplinari per la dissertazione di Maria Clara Ghia, Prescrivere_Liberare, sono state scelte e affiancate per la loro capacità di affrontare da punti vista complementari la produzione di architettura e la costruzione della città attraverso pratiche di partecipazione – bottom-up – e l’indagine sulla possibilità di un agire etico dell’architetto. Della prima dissertazione viene messa in evidenza la ricerca di uno spazio multifunzionale, in contrapposizione alla deriva monofunzionale contemporanea, attraverso l’uso delle ICT e dell’uso spontaneo dello spazio pubblico, quale motore di risignificazione. Della seconda dissertazione viene sottolineata la natura rapsodica e l’analisi, in contrapposizione, di numerose figure di architetti contemporanei a quella di Giancarlo De Carlo e Leonardo Ricci, quali figure di riferimento dell’agire etico. Quale conclusione dell’analisi delle due dissertazioni, una rapida panoramica sullo stato dell’arte contemporaneo dei temi affrontati, con particolare riferimento alla temporaneità e al riuso, ed una breve intervista ad una delle due autrici dei tesi esaminati, Laura Calderoni.
architettura; ricerca; dottorato
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Presenza e assenza: Calderoni, Ghia / D'Emilio, Matteo. - STAMPA. - (2017), pp. 45-54.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1011183
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