According to the legend on the founding of the Church of the Madonna of Alno in Canzano, a rural village in the province of Teramo in Abruzzo, the Madonna appeared upon a white poplar tree to a farmer named Florio on the 18th of May in 1490. Non-human intermediaries to this supernatural encounter were oxen, and in the following days a horse, kneeling in the presence of the Virgin. A herbal substance, to which miraculous powers are attributed, gushed from the tree. This gave origin to the tradition of pilgrimage in the form of a duplicate procession that brings the faithful worshippers and the statue of the Madonna from an urban church to a rural one built on the site of the apparition. In the perspective of analysis initiated by Robert Hertz, the history of this local cult reveals the complexity of symbolic procedures and social strategies that preside over the progressive definition of devotional practices, translating into ritual language the succession of political struggles and relations of power between the urban élites, the local church and the farming population as well as the continuity between liturgic and folk rites, the semantic logic that organizes the universe.

Secondo la leggenda di fondazione del culto, la Madonna dell’Alno di Canzano, un paese rurale della provincia di Teramo, in Abruzzo, apparve su un pioppo bianco a un contadino di nome Floro il 18 maggio del 1480. Mediatori non umani di questo incontro sovrannaturale furono i buoi e, nei giorni seguenti, un cavallo, inginocchiati alla presenza della Vergine. Una sostanza vegetale sgorgata dall'albero, cui si attribuirono poteri taumaturgici, diede origine al culto pellegrinale nella forma di una duplice processione che conduce i fedeli e il simulacro della Madonna da una chiesa urbana ad una rurale, edificata nel luogo dell’apparizione. Nella prospettiva d’analisi inaugurata da Robert Hertz, la storia di questo culto locale rivela la complessità delle procedure simboliche e delle strategie sociali che presiedono alla progressiva definizione delle pratiche devozionali, traducendo nel linguaggio rituale la successione delle lotte politiche e delle relazioni di potere fra le élites urbane, la chiesa locale e la popolazione contadina, la continuità fra riti liturgici e popolari, la logica semantica che ne organizza l’universo.

La Vergine, l’albero, gli animali. Studio di un culto rurale dell’Italia centrale / Spitilli, Gianfranco. - STAMPA. - (2015), pp. 137-156. - LEGAMI SOCIALI.

La Vergine, l’albero, gli animali. Studio di un culto rurale dell’Italia centrale

SPITILLI, GIANFRANCO
2015

Abstract

According to the legend on the founding of the Church of the Madonna of Alno in Canzano, a rural village in the province of Teramo in Abruzzo, the Madonna appeared upon a white poplar tree to a farmer named Florio on the 18th of May in 1490. Non-human intermediaries to this supernatural encounter were oxen, and in the following days a horse, kneeling in the presence of the Virgin. A herbal substance, to which miraculous powers are attributed, gushed from the tree. This gave origin to the tradition of pilgrimage in the form of a duplicate procession that brings the faithful worshippers and the statue of the Madonna from an urban church to a rural one built on the site of the apparition. In the perspective of analysis initiated by Robert Hertz, the history of this local cult reveals the complexity of symbolic procedures and social strategies that preside over the progressive definition of devotional practices, translating into ritual language the succession of political struggles and relations of power between the urban élites, the local church and the farming population as well as the continuity between liturgic and folk rites, the semantic logic that organizes the universe.
2015
Pellegrinaggi e itinerari turistico-religiosi tra identità locali e dinamiche transnazionali: prospettive europee
978-88-6074-733-4
Secondo la leggenda di fondazione del culto, la Madonna dell’Alno di Canzano, un paese rurale della provincia di Teramo, in Abruzzo, apparve su un pioppo bianco a un contadino di nome Floro il 18 maggio del 1480. Mediatori non umani di questo incontro sovrannaturale furono i buoi e, nei giorni seguenti, un cavallo, inginocchiati alla presenza della Vergine. Una sostanza vegetale sgorgata dall'albero, cui si attribuirono poteri taumaturgici, diede origine al culto pellegrinale nella forma di una duplice processione che conduce i fedeli e il simulacro della Madonna da una chiesa urbana ad una rurale, edificata nel luogo dell’apparizione. Nella prospettiva d’analisi inaugurata da Robert Hertz, la storia di questo culto locale rivela la complessità delle procedure simboliche e delle strategie sociali che presiedono alla progressiva definizione delle pratiche devozionali, traducendo nel linguaggio rituale la successione delle lotte politiche e delle relazioni di potere fra le élites urbane, la chiesa locale e la popolazione contadina, la continuità fra riti liturgici e popolari, la logica semantica che ne organizza l’universo.
Culto mariano; religione locale; agiografia; leggende di fondazione; santi; buoi; cavalli; albero; taumaturgia; processione; pellegrinaggio; apparizione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La Vergine, l’albero, gli animali. Studio di un culto rurale dell’Italia centrale / Spitilli, Gianfranco. - STAMPA. - (2015), pp. 137-156. - LEGAMI SOCIALI.
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