Esaminato all’interno di un sistema complesso, articolato in elementi verticali distinti, ogni grattacielo si propone come una “micro città”, ossia un organismo autonomo che riproduce al suo interno la medesima strutturazione capillare e le stesse dinamiche aggregative tipiche del tessuto urbano. Le mega città asiatiche quali Shanghai, Tokyo, Hong Kong, Shenzhen e alcune città americane come New York e Chicago, la cui crescita in verticale è solo apparentemente bloccata dall’attuale crisi economica, sperimentano i propri luoghi di aggregazione e di condivisione all’interno degli edifici alti, così da definire architettonicamente l’esistenza di trame urbane “in quota”. Analizzando il grattacielo come una sorta di trasposizione verticale del sistema gerarchico orizzontale, è possibile definire un nuovo modello urbano calato direttamente dal mondo dell’utopia nella realtà attuale. Al contrario della Torre di Babele, simbolo di incompiutezza e caos, il grattacielo interpretato come tessuto diventa modulo verticale per un nuovo ordine urbano. Per poter capire fino in fondo l’espressione “tessuto verticale”, così da rintracciare con facilità le complicate trame contemporanee, è necessario indagare il significato di tessuto, ripercorrendo persino il significato etimologico e originario del termine. Soltanto attraverso questa ricerca paziente, sarà infatti possibile cogliere l’utilità della nozione di tessuto nello studio degli edifici alti. Il tema dei grattacieli viene, alla scala architettonica, esaminato come aggregazione di spazi organizzati da percorsi interni in aderenza con i percorsi urbani (o come loro continuazione) e dunque come organismo aggregativo avente una propria tipicità. In altre parole come tessuto. Un modo di vedere le cose originale ma anche molto attuale ed utile, se solo si considerano i problemi che sta ponendo, in ogni parte del mondo, un modo di concepire il grattacielo come oggetto urbano quasi del tutto indifferente alla struttura della città.

Tessuti verticali. Interpretazione architettonica e urbana del grattacielo / Ciotoli, Pina. - (2017 Feb 28).

Tessuti verticali. Interpretazione architettonica e urbana del grattacielo

CIOTOLI, PINA
28/02/2017

Abstract

Esaminato all’interno di un sistema complesso, articolato in elementi verticali distinti, ogni grattacielo si propone come una “micro città”, ossia un organismo autonomo che riproduce al suo interno la medesima strutturazione capillare e le stesse dinamiche aggregative tipiche del tessuto urbano. Le mega città asiatiche quali Shanghai, Tokyo, Hong Kong, Shenzhen e alcune città americane come New York e Chicago, la cui crescita in verticale è solo apparentemente bloccata dall’attuale crisi economica, sperimentano i propri luoghi di aggregazione e di condivisione all’interno degli edifici alti, così da definire architettonicamente l’esistenza di trame urbane “in quota”. Analizzando il grattacielo come una sorta di trasposizione verticale del sistema gerarchico orizzontale, è possibile definire un nuovo modello urbano calato direttamente dal mondo dell’utopia nella realtà attuale. Al contrario della Torre di Babele, simbolo di incompiutezza e caos, il grattacielo interpretato come tessuto diventa modulo verticale per un nuovo ordine urbano. Per poter capire fino in fondo l’espressione “tessuto verticale”, così da rintracciare con facilità le complicate trame contemporanee, è necessario indagare il significato di tessuto, ripercorrendo persino il significato etimologico e originario del termine. Soltanto attraverso questa ricerca paziente, sarà infatti possibile cogliere l’utilità della nozione di tessuto nello studio degli edifici alti. Il tema dei grattacieli viene, alla scala architettonica, esaminato come aggregazione di spazi organizzati da percorsi interni in aderenza con i percorsi urbani (o come loro continuazione) e dunque come organismo aggregativo avente una propria tipicità. In altre parole come tessuto. Un modo di vedere le cose originale ma anche molto attuale ed utile, se solo si considerano i problemi che sta ponendo, in ogni parte del mondo, un modo di concepire il grattacielo come oggetto urbano quasi del tutto indifferente alla struttura della città.
28-feb-2017
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Tesi dottorato Ciotoli

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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/947037
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