Le innovazioni introdotte nell’ultimo decennio nella produzione statistica ufficiale sulle professioni hanno migliorato notevolmente la rappresentazione statistica dei contenuti qualitativi e dei mutamenti dell’occupazione in Italia. Un vero e proprio “sistema” di rappresentazione statistica delle professioni è stato costituito, in cui la Classificazione delle professioni assume pienamente il ruolo di framework per la categorizzazione delle informazioni statistiche rilevabili empiricamente sul mondo delle professioni. Con l’indagine campionaria sulle professioni Istat-Isfol sono stati rilevati per la prima volta in Italia i contenuti delle professioni in termini quantitativi attraverso descrittori su conoscenze, competenze, attitudini, valori della professione, stili di lavoro, attività di lavoro generalizzate e condizioni di lavoro, alla luce del modello concettuale del sistema statunitense dell’Occupational Information Network (O*Net). Attraverso diverse analisi statistiche multidimensionali applicate ai descrittori delle professioni italiane rilevati empiricamente dall’indagine sulle professioni, la presente ricerca ha dimostrato la capacità delle variabili di offrire una struttura descrittiva trasversale (cross-job) esaustiva, in grado di descrivere la generalità delle professioni presenti nel mercato del lavoro italiano, ma anche di differenziare tra i lavori cogliendone gli aspetti più specifici. Le analisi fattoriali hanno consentito di far emergere un quadro di sintesi dei contenuti del lavoro svolto nelle professioni italiane, riuscendo a cogliere, grazie all’approccio multiway, anche alcune importanti trasformazioni che si sono verificate tra il 2007 e il 2012 negli aspetti qualitativi del lavoro. Infine, l’analisi dei gruppi ha evidenziato la presenza di dieci profili professionali principali, solo in parte sovrapponibili con la Classificazione ufficiale delle professioni. E’ stato, pertanto, possibile mostrare come una classificazione su basi empiriche che considera aspetti che vanno oltre i soli requisiti del lavoratore, come l’istruzione, le competenze e le conoscenze, su cui invece si basano in modo quasi esclusivo gli assunti teorici della classificazione ufficiale delle professioni, conduce a raggruppamenti di professioni diversi, sia nel numero sia nella composizione interna.

La rappresentazione dei mutamenti del lavoro attraverso il nuovo sistema statistico di classificazione delle professioni / Congia, MARIA CARLA. - (2014 Nov 27).

La rappresentazione dei mutamenti del lavoro attraverso il nuovo sistema statistico di classificazione delle professioni

CONGIA, MARIA CARLA
27/11/2014

Abstract

Le innovazioni introdotte nell’ultimo decennio nella produzione statistica ufficiale sulle professioni hanno migliorato notevolmente la rappresentazione statistica dei contenuti qualitativi e dei mutamenti dell’occupazione in Italia. Un vero e proprio “sistema” di rappresentazione statistica delle professioni è stato costituito, in cui la Classificazione delle professioni assume pienamente il ruolo di framework per la categorizzazione delle informazioni statistiche rilevabili empiricamente sul mondo delle professioni. Con l’indagine campionaria sulle professioni Istat-Isfol sono stati rilevati per la prima volta in Italia i contenuti delle professioni in termini quantitativi attraverso descrittori su conoscenze, competenze, attitudini, valori della professione, stili di lavoro, attività di lavoro generalizzate e condizioni di lavoro, alla luce del modello concettuale del sistema statunitense dell’Occupational Information Network (O*Net). Attraverso diverse analisi statistiche multidimensionali applicate ai descrittori delle professioni italiane rilevati empiricamente dall’indagine sulle professioni, la presente ricerca ha dimostrato la capacità delle variabili di offrire una struttura descrittiva trasversale (cross-job) esaustiva, in grado di descrivere la generalità delle professioni presenti nel mercato del lavoro italiano, ma anche di differenziare tra i lavori cogliendone gli aspetti più specifici. Le analisi fattoriali hanno consentito di far emergere un quadro di sintesi dei contenuti del lavoro svolto nelle professioni italiane, riuscendo a cogliere, grazie all’approccio multiway, anche alcune importanti trasformazioni che si sono verificate tra il 2007 e il 2012 negli aspetti qualitativi del lavoro. Infine, l’analisi dei gruppi ha evidenziato la presenza di dieci profili professionali principali, solo in parte sovrapponibili con la Classificazione ufficiale delle professioni. E’ stato, pertanto, possibile mostrare come una classificazione su basi empiriche che considera aspetti che vanno oltre i soli requisiti del lavoratore, come l’istruzione, le competenze e le conoscenze, su cui invece si basano in modo quasi esclusivo gli assunti teorici della classificazione ufficiale delle professioni, conduce a raggruppamenti di professioni diversi, sia nel numero sia nella composizione interna.
27-nov-2014
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