Con la fondazione delle prime scuole di arte drammatica specializzate in “puppetry” o che dedicano nell’ambito del manifesto di studi un intero curriculum dedicato al teatro di figura, tale arte è stata per la prima volta identificata e strutturata. L'importanza e la considerazione del teatro di figura come genere autonomo, si definisce in relazione alla cultura ufficiale di ogni Paese, che può avvalorare o sminuirne alcuni aspetti, reputandoli più o meno significativi. Motivo per cui alcuni Paesi prevedono dipartimenti di teatro di figura in scuole drammatiche statali e altri Paesi non hanno scuole di tetro di figura, nonostante la ricca tradizione marionettistica, come accade in Italia. La formazione e la trasmissione del sapere sono tra le finalità prioritarie dell'istituzione scolastica; pertanto è necessario domandarsi: da dove derivano i saperi trasmessi? Chi li possiede, da chi li ha imparati e secondo quali criteri li ritrasmette? La tematica della trasmissione dei saperi pone svariate questioni, che concernono le pratiche pedagogiche e didattiche. Ma dove nascono queste pratiche? L'ampio e articolato tema dell'educazione accademica è inevitabilmente intessuto con una moltitudine di fattori storici e culturali connessi al Paese di riferimento, di cui va valutato il grado d’influenza sulle metodologie pedagogiche, per delimitarne un campo di pertinenza. Durante il periodo di ricerca dottorale (2015-2016) ho svolto tre residenze di ricerca: una, presso la scuola "Ernst Busch" di Berlino della durata di 1 semestre (da settembre a marzo 2016) e due presso l ESNAM a Charleville Mézierès, della durata di complessiva di 4 mesi (gennaio 2015 e da settembre a dicembre 2016), a cui si aggiunge una breve parentesi (due settimane) nella scuola polacca di Bialystok. Ho scelto la scuola francese e tedesca come campioni, per cominciare uno studio sulla formazione professionale nel teatro di figura, a partire dall’area dell’'Europa centro-occidentale per proseguire in futuro (mezzi permettendo) ampliando la panoramica della ricerca all’Europa orientale; con l’ambizione di sorpassare le frontiere del continente, per scoprire i metodi pedagogici adottati nelle scuole di Paesi con più o meno tradizione alle spalle. E 'importante considerare l'anno di istituzione delle scuole di teatro di figura, prese in esame: 1971, la scuola "Ernst Busch", a Berlino; 1987, l’ ESNAM a Charleville Mézières. Tale datazione è un punto di partenza per una fondamentale considerazione: il XX secolo si profila, in vari campi, come l'epoca del tramonto della tradizione, tuttavia la controtendenza a questo fenomeno di estinzione dei saperi è proprio la nascita diffusa di numerose scuole volte a tramandare le arti, soprattutto ad indirizzo drammatico, alcune specializzate nel settore del teatro di figura. Nonostante ciò, non tutti i Paesi europei hanno basato la loro identità culturale sui "cardini" delle strutture profonde dettate dalle tradizioni, piuttosto favorendo l'invenzione di nuove pratiche di insegnamento. Da questo fenomeno probabilmente dipende l'importanza e la rilevanza che la storia ha avuto nell'influenzare e determinare le individualità, le conoscenze e le pratiche della cultura del Paese di riferimento. Da tali premesse occorre chiedersi: in che quadro teorico considerare l'idea di innovazione dei metodi insegnamento? Ovvero: a quale idea di teatro si connette la centralità della tradizione, nel quadro della trasmissione dei saperi? Individuata la portata storico-culturale delle scuole di teatro di figura, si analizzeranno le specificità dei singoli casi, tenendo conto di alcune fondamentali domande: - secondo quali modelli pedagogici sono nate queste scuole? - Che rapporto c'è tra la cultura teatrale dei differenti ambienti teatrali di provenienza, e la pedagogia didattica scelta? - Oggi quali metodologie vengono applicate? - Secondo quali principi, le pratiche insegnate si modificano nel tempo? - Quali sono gli obiettivi della scuola e quindi su che principi si articola il progetto pedagogico? - Come si declina il progetto pedagogico in rapporto alle tecniche usate e in rapporto alla propedeuticità delle materie e dei piani di studio? - In che misura le metodologie pedagogiche del teatro del Novecento hanno influito sulla formazione di teatro di figura, nell'architettura didattica delle istituzioni considerate? - Come la presenza di scuole ha influenzato il panorama produttivo e i modelli di produzione del teatro di figura di ciascun Paese? Analizzare il sistema di trasmissione dei saperi nei dipartimenti di teatro di figura delle scuole scelte come modello, prevede la considerazione teorica di diversi livelli di analisi e di confronto: a) Storico-critico; b) Culturale; c) Antropologico; d) Sociologico: e) Pedagogico; f) Fenomenologico; Prima di considerare nel dettaglio l'argomento di pertinenza è necessario inquadrare le differenti culture nazionali relativamente alla visione e alle funzioni portanti del teatro ufficialmente riconosciuto e ai cardini culturali di riferimento, anche relativamente a sistemi pedagogici di discipline artistiche non prettamente teatrali, come la danza o la musica e forme culturali in senso allargato, al fine di identificare gli oggetti portatori e fautori di cultura, per un dato Paese, di qualunque forma e genere essi siano. Si tenterà di delineare una mappa spazio-temporale che consideri le specificità e il grado di entità del teatro di figura in ciascuna area culturale dell’area europea considerata. Tali analisi mirano a comprendere come è cambiata l'architettura pedagogica attuale da quella vigente al momento della fondazione delle scuole, analizzando come nello specifico le culture dei Paesi presi in esame si siano finora poste dinanzi alla nascita di nuovi e inevitabili sistemi di riferimento e, al contempo quanto incide, per l'efficacia di questi sistemi, l'osservanza delle pratiche e dei sistemi tradizionali. Il fine ultimo dell'analisi storico-critica è comprendere come la tradizione e l'innovazione si conciliano nell'ambito della trasmissione e della diffusone delle particolari branche del sapere legate al teatro di figura. Compresi i connotati generali della cultura teatrale di riferimento si verificherà come il teatro di figura si disponga al suo interno. Le scuole prese in esame saranno confrontate secondo i seguenti punti di vista: 1) dei piani didattici; 2) dei modelli pedagogici di riferimento; 3) delle culture teatrali di riferimento; 4) delle modalità di formazione, in funzione del teatro attivo; Per comprendere la specificità delle scelte didattiche, in primis sarà necessario verificare se la scuola di teatro di figura rientri in programmi di studio più generali relativi al campo delle arti figurative o piuttosto delle arti drammatiche ad esempio, conoscere la strutturazione in corsi di studio e curricula specifici, analizzare i dati relativi alla composizione dei piani di studio interni ai singoli indirizzi; soltanto dopo sarà possibile problematizzare, caso per caso, questioni inerenti le singole materie, esaminandone i programmi di insegnamento, per intuire quali siano i principali connotati che le contraddistinguono e a quali principi e a quali pratiche si ispirino. Importante è verificare quali di queste tecniche vengano preferite nella formazione dei singoli indirizzi di studio di teatro di figura e, a livello contenutistico, a che principi di riferimento si ispirano i programmi di studio.

Modelli pedagogici e trasmissione dei saperi nelle scuole di teatro di figura in Europa: “École nationale supérieure des arts de la marionnette” di Charleville – Mézières (Francia) e “Hochschule für Schauspielkunst Ernst Busch” di Berlino (Germania) / Vecchietti, Sarah. - (2017 Feb 20).

Modelli pedagogici e trasmissione dei saperi nelle scuole di teatro di figura in Europa: “École nationale supérieure des arts de la marionnette” di Charleville – Mézières (Francia) e “Hochschule für Schauspielkunst Ernst Busch” di Berlino (Germania)

VECCHIETTI, SARAH
20/02/2017

Abstract

Con la fondazione delle prime scuole di arte drammatica specializzate in “puppetry” o che dedicano nell’ambito del manifesto di studi un intero curriculum dedicato al teatro di figura, tale arte è stata per la prima volta identificata e strutturata. L'importanza e la considerazione del teatro di figura come genere autonomo, si definisce in relazione alla cultura ufficiale di ogni Paese, che può avvalorare o sminuirne alcuni aspetti, reputandoli più o meno significativi. Motivo per cui alcuni Paesi prevedono dipartimenti di teatro di figura in scuole drammatiche statali e altri Paesi non hanno scuole di tetro di figura, nonostante la ricca tradizione marionettistica, come accade in Italia. La formazione e la trasmissione del sapere sono tra le finalità prioritarie dell'istituzione scolastica; pertanto è necessario domandarsi: da dove derivano i saperi trasmessi? Chi li possiede, da chi li ha imparati e secondo quali criteri li ritrasmette? La tematica della trasmissione dei saperi pone svariate questioni, che concernono le pratiche pedagogiche e didattiche. Ma dove nascono queste pratiche? L'ampio e articolato tema dell'educazione accademica è inevitabilmente intessuto con una moltitudine di fattori storici e culturali connessi al Paese di riferimento, di cui va valutato il grado d’influenza sulle metodologie pedagogiche, per delimitarne un campo di pertinenza. Durante il periodo di ricerca dottorale (2015-2016) ho svolto tre residenze di ricerca: una, presso la scuola "Ernst Busch" di Berlino della durata di 1 semestre (da settembre a marzo 2016) e due presso l ESNAM a Charleville Mézierès, della durata di complessiva di 4 mesi (gennaio 2015 e da settembre a dicembre 2016), a cui si aggiunge una breve parentesi (due settimane) nella scuola polacca di Bialystok. Ho scelto la scuola francese e tedesca come campioni, per cominciare uno studio sulla formazione professionale nel teatro di figura, a partire dall’area dell’'Europa centro-occidentale per proseguire in futuro (mezzi permettendo) ampliando la panoramica della ricerca all’Europa orientale; con l’ambizione di sorpassare le frontiere del continente, per scoprire i metodi pedagogici adottati nelle scuole di Paesi con più o meno tradizione alle spalle. E 'importante considerare l'anno di istituzione delle scuole di teatro di figura, prese in esame: 1971, la scuola "Ernst Busch", a Berlino; 1987, l’ ESNAM a Charleville Mézières. Tale datazione è un punto di partenza per una fondamentale considerazione: il XX secolo si profila, in vari campi, come l'epoca del tramonto della tradizione, tuttavia la controtendenza a questo fenomeno di estinzione dei saperi è proprio la nascita diffusa di numerose scuole volte a tramandare le arti, soprattutto ad indirizzo drammatico, alcune specializzate nel settore del teatro di figura. Nonostante ciò, non tutti i Paesi europei hanno basato la loro identità culturale sui "cardini" delle strutture profonde dettate dalle tradizioni, piuttosto favorendo l'invenzione di nuove pratiche di insegnamento. Da questo fenomeno probabilmente dipende l'importanza e la rilevanza che la storia ha avuto nell'influenzare e determinare le individualità, le conoscenze e le pratiche della cultura del Paese di riferimento. Da tali premesse occorre chiedersi: in che quadro teorico considerare l'idea di innovazione dei metodi insegnamento? Ovvero: a quale idea di teatro si connette la centralità della tradizione, nel quadro della trasmissione dei saperi? Individuata la portata storico-culturale delle scuole di teatro di figura, si analizzeranno le specificità dei singoli casi, tenendo conto di alcune fondamentali domande: - secondo quali modelli pedagogici sono nate queste scuole? - Che rapporto c'è tra la cultura teatrale dei differenti ambienti teatrali di provenienza, e la pedagogia didattica scelta? - Oggi quali metodologie vengono applicate? - Secondo quali principi, le pratiche insegnate si modificano nel tempo? - Quali sono gli obiettivi della scuola e quindi su che principi si articola il progetto pedagogico? - Come si declina il progetto pedagogico in rapporto alle tecniche usate e in rapporto alla propedeuticità delle materie e dei piani di studio? - In che misura le metodologie pedagogiche del teatro del Novecento hanno influito sulla formazione di teatro di figura, nell'architettura didattica delle istituzioni considerate? - Come la presenza di scuole ha influenzato il panorama produttivo e i modelli di produzione del teatro di figura di ciascun Paese? Analizzare il sistema di trasmissione dei saperi nei dipartimenti di teatro di figura delle scuole scelte come modello, prevede la considerazione teorica di diversi livelli di analisi e di confronto: a) Storico-critico; b) Culturale; c) Antropologico; d) Sociologico: e) Pedagogico; f) Fenomenologico; Prima di considerare nel dettaglio l'argomento di pertinenza è necessario inquadrare le differenti culture nazionali relativamente alla visione e alle funzioni portanti del teatro ufficialmente riconosciuto e ai cardini culturali di riferimento, anche relativamente a sistemi pedagogici di discipline artistiche non prettamente teatrali, come la danza o la musica e forme culturali in senso allargato, al fine di identificare gli oggetti portatori e fautori di cultura, per un dato Paese, di qualunque forma e genere essi siano. Si tenterà di delineare una mappa spazio-temporale che consideri le specificità e il grado di entità del teatro di figura in ciascuna area culturale dell’area europea considerata. Tali analisi mirano a comprendere come è cambiata l'architettura pedagogica attuale da quella vigente al momento della fondazione delle scuole, analizzando come nello specifico le culture dei Paesi presi in esame si siano finora poste dinanzi alla nascita di nuovi e inevitabili sistemi di riferimento e, al contempo quanto incide, per l'efficacia di questi sistemi, l'osservanza delle pratiche e dei sistemi tradizionali. Il fine ultimo dell'analisi storico-critica è comprendere come la tradizione e l'innovazione si conciliano nell'ambito della trasmissione e della diffusone delle particolari branche del sapere legate al teatro di figura. Compresi i connotati generali della cultura teatrale di riferimento si verificherà come il teatro di figura si disponga al suo interno. Le scuole prese in esame saranno confrontate secondo i seguenti punti di vista: 1) dei piani didattici; 2) dei modelli pedagogici di riferimento; 3) delle culture teatrali di riferimento; 4) delle modalità di formazione, in funzione del teatro attivo; Per comprendere la specificità delle scelte didattiche, in primis sarà necessario verificare se la scuola di teatro di figura rientri in programmi di studio più generali relativi al campo delle arti figurative o piuttosto delle arti drammatiche ad esempio, conoscere la strutturazione in corsi di studio e curricula specifici, analizzare i dati relativi alla composizione dei piani di studio interni ai singoli indirizzi; soltanto dopo sarà possibile problematizzare, caso per caso, questioni inerenti le singole materie, esaminandone i programmi di insegnamento, per intuire quali siano i principali connotati che le contraddistinguono e a quali principi e a quali pratiche si ispirino. Importante è verificare quali di queste tecniche vengano preferite nella formazione dei singoli indirizzi di studio di teatro di figura e, a livello contenutistico, a che principi di riferimento si ispirano i programmi di studio.
20-feb-2017
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Tesi dottorato Vecchietti

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Note: Tesi integrale
Tipologia: Tesi di dottorato
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