Le "due culture". Italo Calvino, Galileo e la scienza moderna

Nell’ottobre 1959 la sonda Lunik III aveva inviato sulla Terra i primi fotogrammi della faccia nascosta del satellite terrestre. Di nuovo, 350 anni dopo le prime osservazioni telescopiche di Galileo, l’uomo tornava a osservarvi cose mai viste prima. Ciò per Italo Calvino imponeva alla letteratura non meno che alla scienza di «ripensare la Luna in modo nuovo», di riconsiderare l’immagine del Cosmo e il posto che vi occupa l’essere umano riannodando i fili delle «due culture», scientifica e umanistica. In celebri interventi Calvino rilanciò il giudizio leopardiano su Galileo come insuperato modello stilistico-narrativo, segnando uno dei punti di svolta nel dibattito sul rapporto tra scienza e letteratura in corso in Italia dalla seconda metà degli anni ’60.