Questo lavoro è frutto di un’etnografia multisituata (Marcus, 1995) svolta nell’a.s. 2010-2011 in cinque istituti secondari di secondo grado di Roma ed all’interno dell’organizzazione che fa riferimento al progetto delle Olimpiadi della Matematica. Le Olimpiadi della Matematica sono un progetto volto alla valorizzazione delle “eccellenze” in matematica in base al decreto legislativo n. 262 del dicembre 2007, promosso dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, organizzato dall’Unione Matematica Italiana in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si tratta di una gara di risoluzione di problemi matematici inerenti all’algebra, la geometria, la teoria dei numeri ed il calcolo combinatorio. L’obiettivo della tesi è di indagare le pratiche di insegnamento e di apprendimento della matematica nei due contesti, unitamente si approfondiscono le pratiche di valutazione di sistema tramite i dispositivi OCSE-PISA, IEA-TIMSS ed INVALSI e la valutazione degli studenti nell’istituzione scolastica, insieme alle pratiche di selezione nella competizione olimpica. Le cornici teoriche di riferimento guardano all’Actor-network theory in educazione (Fenwick, Edwards, 2012), agli Science and Technology Studies (STS), ai practice-based studies ed al concetto di curricolo situato (Gherardi, Nicolini, 1998) e la sua traduzione in ambito educativo (Fenwick, Edwards, 2010). Dal punto di vista metodologico si sono svolte delle osservazioni per l’intero anno scolastico in cinque classi quinte durante le tradizionali lezioni mattutine di matematica, negli allenamenti pomeridiani nelle scuole per la competizione olimpica, nelle gare presso gli istituti, nelle Università, nella finale nazionale di Cesenatico e nello stage di formazione/selezione che si tiene a Pisa dei membri del team italiano che parteciperà alle International Mathematical Olympiad. Oltre alle osservazioni si sono redatte delle note di campo ed effettuato un numero considerevole di interviste. Per quanto riguarda nello specifico il progetto olimpico si è ricostruita la forma del network ed il relativo networking, l’ecologia degli attori attraverso cui passa la conoscenza e l’apprendimento della matematica secondo un’ottica di cooperazione organizzativa ed inter-organizzativa (Bruni, 2008). Il lavoro si propone di mostrare come la conoscenza matematica possa essere intesa alla stregua di una pratica scientifica e sociale che è possibile posizionare all’interno di diversi networks composti da materiali eterogenei (Law, 1992), derivanti da differenti comunità epistemiche (Amin, Cohendet, 2003) in cui si producono delle pratiche sociomateriali (Orlikowski, 2007) e situate (Lave, Wenger, 2006) che si collegano ad un curricolo allo stesso modo situato.
La matematica in pratica. Curricolo, performance e materialità nell'insegnamento e nell'apprendimento della matematica / Pozzi, Alessia. - (2013 Jun 06).
La matematica in pratica. Curricolo, performance e materialità nell'insegnamento e nell'apprendimento della matematica
POZZI, ALESSIA
06/06/2013
Abstract
Questo lavoro è frutto di un’etnografia multisituata (Marcus, 1995) svolta nell’a.s. 2010-2011 in cinque istituti secondari di secondo grado di Roma ed all’interno dell’organizzazione che fa riferimento al progetto delle Olimpiadi della Matematica. Le Olimpiadi della Matematica sono un progetto volto alla valorizzazione delle “eccellenze” in matematica in base al decreto legislativo n. 262 del dicembre 2007, promosso dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, organizzato dall’Unione Matematica Italiana in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si tratta di una gara di risoluzione di problemi matematici inerenti all’algebra, la geometria, la teoria dei numeri ed il calcolo combinatorio. L’obiettivo della tesi è di indagare le pratiche di insegnamento e di apprendimento della matematica nei due contesti, unitamente si approfondiscono le pratiche di valutazione di sistema tramite i dispositivi OCSE-PISA, IEA-TIMSS ed INVALSI e la valutazione degli studenti nell’istituzione scolastica, insieme alle pratiche di selezione nella competizione olimpica. Le cornici teoriche di riferimento guardano all’Actor-network theory in educazione (Fenwick, Edwards, 2012), agli Science and Technology Studies (STS), ai practice-based studies ed al concetto di curricolo situato (Gherardi, Nicolini, 1998) e la sua traduzione in ambito educativo (Fenwick, Edwards, 2010). Dal punto di vista metodologico si sono svolte delle osservazioni per l’intero anno scolastico in cinque classi quinte durante le tradizionali lezioni mattutine di matematica, negli allenamenti pomeridiani nelle scuole per la competizione olimpica, nelle gare presso gli istituti, nelle Università, nella finale nazionale di Cesenatico e nello stage di formazione/selezione che si tiene a Pisa dei membri del team italiano che parteciperà alle International Mathematical Olympiad. Oltre alle osservazioni si sono redatte delle note di campo ed effettuato un numero considerevole di interviste. Per quanto riguarda nello specifico il progetto olimpico si è ricostruita la forma del network ed il relativo networking, l’ecologia degli attori attraverso cui passa la conoscenza e l’apprendimento della matematica secondo un’ottica di cooperazione organizzativa ed inter-organizzativa (Bruni, 2008). Il lavoro si propone di mostrare come la conoscenza matematica possa essere intesa alla stregua di una pratica scientifica e sociale che è possibile posizionare all’interno di diversi networks composti da materiali eterogenei (Law, 1992), derivanti da differenti comunità epistemiche (Amin, Cohendet, 2003) in cui si producono delle pratiche sociomateriali (Orlikowski, 2007) e situate (Lave, Wenger, 2006) che si collegano ad un curricolo allo stesso modo situato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.