La presente ricerca è stata avviata, nell’ambito del corso di dottorato, per approfondire le dinamiche insediative nella fascia territoriale compresa tra i due tracciati, della via Flaminia, ad est e della Trionfale, ad ovest, nel settore dal fiume Tevere al V miglio, inserendosi in quel filone di ricerche che negli ultimi anni hanno avuto come oggetto lo studio del paesaggio suburbano di Roma nei secoli di passaggio dall’antichità al medioevo. Questa proposta di lavoro è stata concepita al fine di ricostruire l’evoluzione del tessuto insediativo della zona nord-occidentale del suburbio romano, la cui importanza è ben nota fin dall’antichità.Come si è sopra specificato, il campo di indagine dello studio appare geograficamente circoscritto entro il limite generico del V miglio, termine che abbiamo fissato in questa sede per privilegiare, entro un ambito non estesissimo, la possibilità di approfondire in maniera capillare le problematiche individuabili nel settore considerato e per esaminare alcune significative testimonianze archeologiche riferibili alla fase tardoantica altomedievale - come per esempio la domusculta S. Leucii- da tempo trascurate. Per quanto riguarda l’ambito cronologico interessato dalla ricerca, si è deciso di considerare sistematicamente tutte le presenze a partire dal III secolo fino ad arrivare al X-XI secolo , momento di particolare rilievo per le trasformazioni del territorio ad opera degli enti ecclesiastici, sulla base di quello che è già noto attraverso l’analisi di un’area campione della via Flaminia. L’area su cui si è svolta l’indagine meritava un approfondimento con una ricerca complessiva di più ampio respiro che ne inquadrasse i fenomeni insediativi dal tardoantico all’altomedioevo. Se dal punto di vista storiografico, questa parte di territorio suburbano risulta poco conosciuta, è tuttavia evidente che la ricerca in questo settore si è rivelata particolarmente stimolante per la densità degli insediamenti e per la presenza del vicino fiume Tevere, che dovette costituire un elemento propulsore primario per l’assetto insediativo e per lo sfruttamento economico dell’area considerata. Per cogliere le diverse realtà insediative era fondamentale e necessaria una sistematizzazione di tutti i dati disponibili accompagnata da una lettura critica. L’obiettivo primario del progetto è stato, quindi, di tipo prettamente storico ed è stato rivolto alla ricostruzione delle dinamiche insediative della fascia territoriale in esame e alla comprensione delle trasformazioni nel passaggio dal tardoantico all’altomedioevo, con particolare attenzione alla geomorfologia antica, spesso determinante nelle scelte insediative e al paesaggio antropizzato in una prospettiva diacronica. Il raggiungimento di un livello di approfondimento e di un recupero delle informazioni sufficientemente elevato, tale da rendere l’indagine esaustiva, ha consentito di valorizzare, accanto alle emergenze monumentali più note e rilevanti, le forme minori di insediamento e di sfruttamento del territorio e di ricomporre nuove “unità” insediative, altrimenti non rintracciabili.

Le dinamiche insediative del territorio compreso tra la via Flaminia e la via Trionfale, dal Tevere al V miglio, nella tarda antichità e nell'altomedioevo / Palombi, Cinzia. - (2012 Dec 10).

Le dinamiche insediative del territorio compreso tra la via Flaminia e la via Trionfale, dal Tevere al V miglio, nella tarda antichità e nell'altomedioevo

PALOMBI, CINZIA
10/12/2012

Abstract

La presente ricerca è stata avviata, nell’ambito del corso di dottorato, per approfondire le dinamiche insediative nella fascia territoriale compresa tra i due tracciati, della via Flaminia, ad est e della Trionfale, ad ovest, nel settore dal fiume Tevere al V miglio, inserendosi in quel filone di ricerche che negli ultimi anni hanno avuto come oggetto lo studio del paesaggio suburbano di Roma nei secoli di passaggio dall’antichità al medioevo. Questa proposta di lavoro è stata concepita al fine di ricostruire l’evoluzione del tessuto insediativo della zona nord-occidentale del suburbio romano, la cui importanza è ben nota fin dall’antichità.Come si è sopra specificato, il campo di indagine dello studio appare geograficamente circoscritto entro il limite generico del V miglio, termine che abbiamo fissato in questa sede per privilegiare, entro un ambito non estesissimo, la possibilità di approfondire in maniera capillare le problematiche individuabili nel settore considerato e per esaminare alcune significative testimonianze archeologiche riferibili alla fase tardoantica altomedievale - come per esempio la domusculta S. Leucii- da tempo trascurate. Per quanto riguarda l’ambito cronologico interessato dalla ricerca, si è deciso di considerare sistematicamente tutte le presenze a partire dal III secolo fino ad arrivare al X-XI secolo , momento di particolare rilievo per le trasformazioni del territorio ad opera degli enti ecclesiastici, sulla base di quello che è già noto attraverso l’analisi di un’area campione della via Flaminia. L’area su cui si è svolta l’indagine meritava un approfondimento con una ricerca complessiva di più ampio respiro che ne inquadrasse i fenomeni insediativi dal tardoantico all’altomedioevo. Se dal punto di vista storiografico, questa parte di territorio suburbano risulta poco conosciuta, è tuttavia evidente che la ricerca in questo settore si è rivelata particolarmente stimolante per la densità degli insediamenti e per la presenza del vicino fiume Tevere, che dovette costituire un elemento propulsore primario per l’assetto insediativo e per lo sfruttamento economico dell’area considerata. Per cogliere le diverse realtà insediative era fondamentale e necessaria una sistematizzazione di tutti i dati disponibili accompagnata da una lettura critica. L’obiettivo primario del progetto è stato, quindi, di tipo prettamente storico ed è stato rivolto alla ricostruzione delle dinamiche insediative della fascia territoriale in esame e alla comprensione delle trasformazioni nel passaggio dal tardoantico all’altomedioevo, con particolare attenzione alla geomorfologia antica, spesso determinante nelle scelte insediative e al paesaggio antropizzato in una prospettiva diacronica. Il raggiungimento di un livello di approfondimento e di un recupero delle informazioni sufficientemente elevato, tale da rendere l’indagine esaustiva, ha consentito di valorizzare, accanto alle emergenze monumentali più note e rilevanti, le forme minori di insediamento e di sfruttamento del territorio e di ricomporre nuove “unità” insediative, altrimenti non rintracciabili.
10-dic-2012
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Note: Tesi di dottorato
Tipologia: Tesi di dottorato
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