Il volume presenta otto applicazioni, con alcuni approfondimenti teorico-disciplinari, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale, costruite intorno alle declinazioni di “scena digitale 3D”, luogo “partecipato” in cui realizzare l’accesso ai contenuti culturali e attraverso cui sono suggeriti altrettanti percorsi culturali essenzialmente visuali. Un unico caso studio: Ascoli Piceno, una delle “cento città d’Italia”, perché paradigmatico del patrimonio culturale del nostro Paese, ovvero quello, vastissimo ed eterogeneo, cosiddetto “minore”. Il viaggio inizia alla scoperta degli spazi aperti dei cortili e dei chiostri storici, per avanzare attraverso i luoghi simbolo di Piazza del Popolo e Piazza Arringo, soffermandosi sulla facciata di Palazzo Panichi. Poi prosegue adottando un altro punto di vista, con itinerari che riscoprono la città attraverso alcune delle sue principali rappresentazioni, come quelle di Giulio Gabrielli e della campagna Alinari nella “Collezione Cesare Mariotti. Infine, l’esperienza conclusiva, volutamente diversa dalle altre, dove si svela la principale intenzione del volume: reinterpretare la rappresentazione urbana, forzando allo scopo tutte le opportunità delle tecnologie visuali hardware e software, nella convinzione che la rappresentazione dello spazio abitato sia ancora oggi una necessità. A questo scopo è esplorato il luogo da cui hanno origine tutte le immagini di Ascoli Piceno, ma anche le possibili immaginazioni su di essa: la pianta pseudo-prospettica di Emidio Ferretti del 1646, la sua raffigurazione per eccellenza, la sua laudatio urbis. Un volume, dunque, quale prototipo di una “guida per immagini” per rappresentare alcune delle qualità della città di Ascoli Piceno. Una guida non certamente metodica, ma coesistenza di verosimile utilità e possibile delizia. Una guida per affrontare un viaggio che si prospetta quale esperienza di conoscenza e puro divertimento. Un viaggio che non muova da alcuna necessità, se non quelle del piacere della scoperta e della gioia del sapere. Un viaggio che potrebbe avere origine solo dalla curiosità e una guida che si offre come un manuale per organizzare una nuova visione della città. The book presents eight applications focusing on “3D digital scenes”, “participated” places where cultural information can be accessed using predominantly visual cultural itineraries. The book also includes several comprehensive theoretical and disciplinary papers concerning the enhancement of cultural heritage. A single case study: Ascoli Piceno, one of the “one hundred cities in Italy”. The city is a paradigmatic example of cultural heritage in Italy, in other words of the vast and extremely varied cultural heritage known as “minor” heritage. The journey begins with the exploration of Ascoli’s open spaces, courtyards and cloisters, and then meanders through the city’s emblematic sites ‒ Piazza del Popolo and Piazza Arringo ‒ pausing briefly in front of Palazzo Panichi. The viewpoint changes during the rest of the journey; the remaining itineraries are based on some of the city’s most famous representations: artworks by Giulio Gabrielli and photographs in the “Cesare Mariotti Collection” taken during the campaign by the Alinari brothers. Another intentionally different twist at the end of the journey reveals the main scope of the book: to reinterpret urban representation by exploiting all the options provided by visual hardware and software technologies. In fact, since we firmly believe that the representation of inhabited space is still a must in this day and age, we explored the place which inspired all the images, as well as all the imaginary images of the city of Ascoli Piceno: the pseudoperspective map by Emidio Ferretti made in 1646 ‒ the ultimate illustration of the city, its laudatio urbis. Our book is intended to be the prototype of an “illustrated guide” representing some of the main traits of the city of Ascoli Piceno. Certainly not a logical, orderly guidebook, but a mix of realistically useful and possibly delightful data. A guide to take the visitor on a journey of understanding and sheer enjoyment. A journey made not out of necessity, but purely to experience the pleasure of discovery and the joy of knowledge. A journey inspired entirely by curiosity in the company of a guide keen to be used as a handbook with which to create a new vision of the city.

Valorizzare il patrimonio culturale. Esperienze per Ascoli Piceno – Shedding light on the Cultural Heritage. The Ascoli Piceno Experience / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2013), pp. 1-240.

Valorizzare il patrimonio culturale. Esperienze per Ascoli Piceno – Shedding light on the Cultural Heritage. The Ascoli Piceno Experience

IPPOLITI, ELENA
2013

Abstract

Il volume presenta otto applicazioni, con alcuni approfondimenti teorico-disciplinari, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale, costruite intorno alle declinazioni di “scena digitale 3D”, luogo “partecipato” in cui realizzare l’accesso ai contenuti culturali e attraverso cui sono suggeriti altrettanti percorsi culturali essenzialmente visuali. Un unico caso studio: Ascoli Piceno, una delle “cento città d’Italia”, perché paradigmatico del patrimonio culturale del nostro Paese, ovvero quello, vastissimo ed eterogeneo, cosiddetto “minore”. Il viaggio inizia alla scoperta degli spazi aperti dei cortili e dei chiostri storici, per avanzare attraverso i luoghi simbolo di Piazza del Popolo e Piazza Arringo, soffermandosi sulla facciata di Palazzo Panichi. Poi prosegue adottando un altro punto di vista, con itinerari che riscoprono la città attraverso alcune delle sue principali rappresentazioni, come quelle di Giulio Gabrielli e della campagna Alinari nella “Collezione Cesare Mariotti. Infine, l’esperienza conclusiva, volutamente diversa dalle altre, dove si svela la principale intenzione del volume: reinterpretare la rappresentazione urbana, forzando allo scopo tutte le opportunità delle tecnologie visuali hardware e software, nella convinzione che la rappresentazione dello spazio abitato sia ancora oggi una necessità. A questo scopo è esplorato il luogo da cui hanno origine tutte le immagini di Ascoli Piceno, ma anche le possibili immaginazioni su di essa: la pianta pseudo-prospettica di Emidio Ferretti del 1646, la sua raffigurazione per eccellenza, la sua laudatio urbis. Un volume, dunque, quale prototipo di una “guida per immagini” per rappresentare alcune delle qualità della città di Ascoli Piceno. Una guida non certamente metodica, ma coesistenza di verosimile utilità e possibile delizia. Una guida per affrontare un viaggio che si prospetta quale esperienza di conoscenza e puro divertimento. Un viaggio che non muova da alcuna necessità, se non quelle del piacere della scoperta e della gioia del sapere. Un viaggio che potrebbe avere origine solo dalla curiosità e una guida che si offre come un manuale per organizzare una nuova visione della città. The book presents eight applications focusing on “3D digital scenes”, “participated” places where cultural information can be accessed using predominantly visual cultural itineraries. The book also includes several comprehensive theoretical and disciplinary papers concerning the enhancement of cultural heritage. A single case study: Ascoli Piceno, one of the “one hundred cities in Italy”. The city is a paradigmatic example of cultural heritage in Italy, in other words of the vast and extremely varied cultural heritage known as “minor” heritage. The journey begins with the exploration of Ascoli’s open spaces, courtyards and cloisters, and then meanders through the city’s emblematic sites ‒ Piazza del Popolo and Piazza Arringo ‒ pausing briefly in front of Palazzo Panichi. The viewpoint changes during the rest of the journey; the remaining itineraries are based on some of the city’s most famous representations: artworks by Giulio Gabrielli and photographs in the “Cesare Mariotti Collection” taken during the campaign by the Alinari brothers. Another intentionally different twist at the end of the journey reveals the main scope of the book: to reinterpret urban representation by exploiting all the options provided by visual hardware and software technologies. In fact, since we firmly believe that the representation of inhabited space is still a must in this day and age, we explored the place which inspired all the images, as well as all the imaginary images of the city of Ascoli Piceno: the pseudoperspective map by Emidio Ferretti made in 1646 ‒ the ultimate illustration of the city, its laudatio urbis. Our book is intended to be the prototype of an “illustrated guide” representing some of the main traits of the city of Ascoli Piceno. Certainly not a logical, orderly guidebook, but a mix of realistically useful and possibly delightful data. A guide to take the visitor on a journey of understanding and sheer enjoyment. A journey made not out of necessity, but purely to experience the pleasure of discovery and the joy of knowledge. A journey inspired entirely by curiosity in the company of a guide keen to be used as a handbook with which to create a new vision of the city.
2013
9788854861107
patrimonio culturale, rappresentazione e documentazione del patrimonio culturale, comunicazione del patrimonio, comunicazione multimediale, ascoli piceno, emidio ferretti
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Valorizzare il patrimonio culturale. Esperienze per Ascoli Piceno – Shedding light on the Cultural Heritage. The Ascoli Piceno Experience / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2013), pp. 1-240.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/841777
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