Le riflessioni sul lessico della nuova urbanistica sono organizzate con due approcci distinti ma correlati, uno di tipo teorico (G. Bianchi) per comprendere il senso che il ricercatore Le Corbusier dava alla disciplina urbanistica e l'altro di tipo progettuale (A. Galassi) per cogliere il valore dato al progetto urbanistico dall'architetto Le Corbusier. Il nostro intervento lavora sul lessico, intendendolo in modo dinamico come insieme di parole e segni che vi vengono associati. Se vogliamo, infatti, parlare di lessico per l’urbanistica praticata da Le Corbusier, è necessario intrecciare la parola con il disegno ovvero adoperare parole testuali e disegnate. Testi e disegni usati insieme o separatamente hanno un unico scopo: esporre e concettualizzare, per convincere e trasmettere con parole e segni essenziali in modo assertivo le sue idee, che debbono mobilitare i soggetti pubblici o privati. Il periodo in cui mette a punto il lessico per la nuova urbanistica è un periodo molto particolare, quello della ricostruzione post-bellica che viene colta, pur nella sua drammaticità, come opportunità e occasione di una rifondazione dottrinale (ideologica, teorica, metodologica) e di una diversa cultura del progetto. Il lessico matura in un arco di tempo molto breve, quello che va dal 1925 (prima edizione di Urbanisme) al 1946 (prima edizione di Manière de Penser l’Urbanisme e di Propos d’Urbanisme) e si riferisce ad un modo di pensare e progettare l’urbanistica profondamente radicato nel clima intellettuale europeo di cui si alimentava il movimento moderno. Le pubblicazioni su cui abbiamo lavorato ci hanno consentito di tracciare una sorta di itinerario culturale con cui ritrovare alcuni punti fissi del pensiero di Le Corbusier, che compongono quell'insieme complesso di memorie che si riferiscono alle parole testuali e disegnate e, nel contempo, codificano la struttura, le categorie mentali e il significato profondo dato ai diversi termini. Alcune voci emergono ripetitivamente e in maniera naturale dai testi e dai progetti, componendo sequenze immediate di tipo semplice e/o complesso e favoriscono una riflessione su quanto ad oggi è ancora attuale per la disciplina.

Un lessico per la nuova urbanistica / Bianchi, Giovanna; Galassi, Antonella. - ELETTRONICO. - -:(2015), pp. 1-38. (Intervento presentato al convegno LC 1965 - 2015 quel che resta tenutosi a Roma nel 22-23 ottobre 2015).

Un lessico per la nuova urbanistica

BIANCHI, Giovanna;GALASSI, Antonella
2015

Abstract

Le riflessioni sul lessico della nuova urbanistica sono organizzate con due approcci distinti ma correlati, uno di tipo teorico (G. Bianchi) per comprendere il senso che il ricercatore Le Corbusier dava alla disciplina urbanistica e l'altro di tipo progettuale (A. Galassi) per cogliere il valore dato al progetto urbanistico dall'architetto Le Corbusier. Il nostro intervento lavora sul lessico, intendendolo in modo dinamico come insieme di parole e segni che vi vengono associati. Se vogliamo, infatti, parlare di lessico per l’urbanistica praticata da Le Corbusier, è necessario intrecciare la parola con il disegno ovvero adoperare parole testuali e disegnate. Testi e disegni usati insieme o separatamente hanno un unico scopo: esporre e concettualizzare, per convincere e trasmettere con parole e segni essenziali in modo assertivo le sue idee, che debbono mobilitare i soggetti pubblici o privati. Il periodo in cui mette a punto il lessico per la nuova urbanistica è un periodo molto particolare, quello della ricostruzione post-bellica che viene colta, pur nella sua drammaticità, come opportunità e occasione di una rifondazione dottrinale (ideologica, teorica, metodologica) e di una diversa cultura del progetto. Il lessico matura in un arco di tempo molto breve, quello che va dal 1925 (prima edizione di Urbanisme) al 1946 (prima edizione di Manière de Penser l’Urbanisme e di Propos d’Urbanisme) e si riferisce ad un modo di pensare e progettare l’urbanistica profondamente radicato nel clima intellettuale europeo di cui si alimentava il movimento moderno. Le pubblicazioni su cui abbiamo lavorato ci hanno consentito di tracciare una sorta di itinerario culturale con cui ritrovare alcuni punti fissi del pensiero di Le Corbusier, che compongono quell'insieme complesso di memorie che si riferiscono alle parole testuali e disegnate e, nel contempo, codificano la struttura, le categorie mentali e il significato profondo dato ai diversi termini. Alcune voci emergono ripetitivamente e in maniera naturale dai testi e dai progetti, componendo sequenze immediate di tipo semplice e/o complesso e favoriscono una riflessione su quanto ad oggi è ancora attuale per la disciplina.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/828126
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact