II Divisione Clinica Ortopedica Dipartimento di Scienze dell’Apparato Locomotore, Policlinico Umberto I, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma Obiettivo. Il lavoro presenta un’esperienza decennale sul trattamento chirurgico del piede torto congenito. Descrive la tecnica chirurgica, la situazione clinica, radiografica e strumentale dei pazienti operati dopo un follow-up di 5 anni e 3 mesi. L’obiettivo consiste nel riportare e valutare i risultati clinici ottenuti. Metodi. È stato condotto uno studio retrospettivo su pazienti affetti da piede torto congenito operati durante il periodo 1992-2002. Risultati. Il fatto che piedi di eguale gravità, trattati con lo stesso protocollo ed operati da uno stesso chirurgo, possano andare incontro ad un destino diverso può far ipotizzare che il piede torto congenito idiopatico sia il sintomo di una sindrome più complessa. Conclusioni. L’analisi condotta suggerisce l’esistenza di eventuali fattori eziologici muscolari o nervosi che possono condizionare in qualche modo la patologia. Il piede torto congenito, quindi, sembrerebbe costituire il sintomo di una sindrome più complessa.
Surgical correction of the talipes equinovarus: clinical, radiographic and instrumental valutation post long term of results / Villani, Ciro; Fabiani, G; Persiani, Pietro. - In: MINERVA ORTOPEDICA E TRAUMATOLOGICA. - ISSN 0394-3410. - 56:(2005), pp. 1-10.
Surgical correction of the talipes equinovarus: clinical, radiographic and instrumental valutation post long term of results
VILLANI, Ciro;PERSIANI, Pietro
2005
Abstract
II Divisione Clinica Ortopedica Dipartimento di Scienze dell’Apparato Locomotore, Policlinico Umberto I, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Roma Obiettivo. Il lavoro presenta un’esperienza decennale sul trattamento chirurgico del piede torto congenito. Descrive la tecnica chirurgica, la situazione clinica, radiografica e strumentale dei pazienti operati dopo un follow-up di 5 anni e 3 mesi. L’obiettivo consiste nel riportare e valutare i risultati clinici ottenuti. Metodi. È stato condotto uno studio retrospettivo su pazienti affetti da piede torto congenito operati durante il periodo 1992-2002. Risultati. Il fatto che piedi di eguale gravità, trattati con lo stesso protocollo ed operati da uno stesso chirurgo, possano andare incontro ad un destino diverso può far ipotizzare che il piede torto congenito idiopatico sia il sintomo di una sindrome più complessa. Conclusioni. L’analisi condotta suggerisce l’esistenza di eventuali fattori eziologici muscolari o nervosi che possono condizionare in qualche modo la patologia. Il piede torto congenito, quindi, sembrerebbe costituire il sintomo di una sindrome più complessa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.