A pochi anni dallo scoppio della crisi economica mondiale, dimenticati o quasi dal pubblico di massa il crac Lehman e poi lo scandalo Madoff (e loro epigoni in scala ridotta), l’arena giudiziaria londinese disvela i preoccupanti termini del rapporto tra enti pubblici locali di molti Paesi europei e la Finanza speculativo-creativa, che reclama oggi l’ingente debitum gravante sui primi per effetto della sottoscrizione dei CDS, ossia di quei contratti volti ad assicurare le banche d’affari proponenti dal rischio di insolvenza dei loro debitori (tra cui la stessa Lehman), in cambio di allettanti pagamenti upfront a favore delle casse pubbliche. Gli autori si chiedono se si possa pensare di arginare (e in che modo) le pretese esponenziali avanzate dalle banche, a seguito dei noti default finanziari. Evitare lo scontro nel forum prorogatum contrattuale inglese, più vicino e sensibile alle esigenze dei colossi intermediari antagonisti, pare il primo passo, tentato pressoché da tutti i convenuti continentali nel Regno Unito. L’eccezione di difetto di giurisdizione del giudice inglese in forza dell’asserita competenza esclusiva, ex art. 22, n. 2, Reg. 44/2001, del foro della sede di tali società ed enti pubblici a pronunciarsi sulla validità delle delibere di contrarre assunte dai rispettivi organi, nondimeno, fallisce. Il giudice del foro prorogato può conoscere incidentalmente le questioni di invalidità di delibere societarie, che si riverberino sull’(in-)efficacia del rapporto contrattuale azionato, senza doversi spogliare della giurisdizione. Il Regolamento n. 44/2001, con le sue regole uniformi, nella odierna contingenza, rischia così di divenire l’inavvertita “molla” di frizioni giurisdizionali fra gli Stati membri, che è lecito pensare scatteranno per effetto del riconoscimento automatico, imposto da quelle stesse norme, di verosimili quanto imponenti condanne a carico degli enti locali.

L'avventuroso spirito del celebre Morgan non affonda ai Caraibi ... è vivo, e imperversa nell'Europa continentale con la vendita dei credit default swaps (cds) agli enti pubblici locali / Consolo, Claudio; M., Stella. - In: IL CORRIERE GIURIDICO. - ISSN 1591-4232. - STAMPA. - 8(2011), pp. 1066-1074.

L'avventuroso spirito del celebre Morgan non affonda ai Caraibi ... è vivo, e imperversa nell'Europa continentale con la vendita dei credit default swaps (cds) agli enti pubblici locali

CONSOLO, CLAUDIO;
2011

Abstract

A pochi anni dallo scoppio della crisi economica mondiale, dimenticati o quasi dal pubblico di massa il crac Lehman e poi lo scandalo Madoff (e loro epigoni in scala ridotta), l’arena giudiziaria londinese disvela i preoccupanti termini del rapporto tra enti pubblici locali di molti Paesi europei e la Finanza speculativo-creativa, che reclama oggi l’ingente debitum gravante sui primi per effetto della sottoscrizione dei CDS, ossia di quei contratti volti ad assicurare le banche d’affari proponenti dal rischio di insolvenza dei loro debitori (tra cui la stessa Lehman), in cambio di allettanti pagamenti upfront a favore delle casse pubbliche. Gli autori si chiedono se si possa pensare di arginare (e in che modo) le pretese esponenziali avanzate dalle banche, a seguito dei noti default finanziari. Evitare lo scontro nel forum prorogatum contrattuale inglese, più vicino e sensibile alle esigenze dei colossi intermediari antagonisti, pare il primo passo, tentato pressoché da tutti i convenuti continentali nel Regno Unito. L’eccezione di difetto di giurisdizione del giudice inglese in forza dell’asserita competenza esclusiva, ex art. 22, n. 2, Reg. 44/2001, del foro della sede di tali società ed enti pubblici a pronunciarsi sulla validità delle delibere di contrarre assunte dai rispettivi organi, nondimeno, fallisce. Il giudice del foro prorogato può conoscere incidentalmente le questioni di invalidità di delibere societarie, che si riverberino sull’(in-)efficacia del rapporto contrattuale azionato, senza doversi spogliare della giurisdizione. Il Regolamento n. 44/2001, con le sue regole uniformi, nella odierna contingenza, rischia così di divenire l’inavvertita “molla” di frizioni giurisdizionali fra gli Stati membri, che è lecito pensare scatteranno per effetto del riconoscimento automatico, imposto da quelle stesse norme, di verosimili quanto imponenti condanne a carico degli enti locali.
2011
01 Pubblicazione su rivista::01c Nota a sentenza
L'avventuroso spirito del celebre Morgan non affonda ai Caraibi ... è vivo, e imperversa nell'Europa continentale con la vendita dei credit default swaps (cds) agli enti pubblici locali / Consolo, Claudio; M., Stella. - In: IL CORRIERE GIURIDICO. - ISSN 1591-4232. - STAMPA. - 8(2011), pp. 1066-1074.
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