Seminario | Laboratorio | Polimedia interactive urban installation a cura di: Luca Ruzza | con: Claudio La Camera, Enzo Ciconte La Sapienza Università di Roma | Centro Teatro Ateneo | Osservatorio sulla Ndrangheta | Open Lab Company La lotta alla mafia sui muri di Roma Una luce contro il buio delle mafie. Un progetto di videoinstallazione ha illuminato a Roma i beni confiscati alla criminalità organizzata. Dopo la presentazione del progetto da parte di Luca Ruzza, docente di Progettazione Scenica all’Università La Sapienza, lunedì otto edifici della Capitale hanno scritto un “no alla mafie”. Una prima proiezione luminosa è stata proiettata su un palazzo di Via dei Gracchi, nel quartiere Prati e poi, a seguire, in altri quartieri della città fino al Cinema Aquila del Pigneto. Un furgone attrezzato, un gruppo elettrogeno, lucigrafie dinamiche e la “memoria del presente”. Sviluppato grazie a un protocollo di intesa con l’Osservatorio sulla ‘ndrangheta di Reggio Calabria,diretto da Claudio La Camera, il progetto “contromemoria” nasce con l’obiettivo di illuminare ma anche di denunciare. Sono tanti, infatti, i beni confiscati e ancora non utilizzati. Secondo uno studio del 2011, condotto da una serie di associazioni guidate da “Libera”, solo il 27,3 % dei beni confiscati nel comune di Roma risulta effettivamente assegnato per il riutilizzo sociale o istituzionale, così come invece sarebbe previsto dalla legge 109 del 1996. Proprio per questo si è scelto di far partire il progetto “contromemoria” dalla Capitale, prima di portarlo anche a Reggio Calabria e Palermo nei prossimi mesi. Si stima che solo nella Capitale esistano e siano attive 25 cosche di ‘ndrangheta, 17 di camorra, 14 di Cosa Nostra e 2 della Sacra Corona Unita. “La mafia è una montagna di merda” e “Colpire le menti” sono due delle frasi proiettate sugli edifici romani. Luci di denuncia per rompere il buio. Per rompere il silenzio. LaStampa - Roma

Criminal Economies / Ruzza, Luca. - ELETTRONICO. - (2013).

Criminal Economies

RUZZA, LUCA
2013

Abstract

Seminario | Laboratorio | Polimedia interactive urban installation a cura di: Luca Ruzza | con: Claudio La Camera, Enzo Ciconte La Sapienza Università di Roma | Centro Teatro Ateneo | Osservatorio sulla Ndrangheta | Open Lab Company La lotta alla mafia sui muri di Roma Una luce contro il buio delle mafie. Un progetto di videoinstallazione ha illuminato a Roma i beni confiscati alla criminalità organizzata. Dopo la presentazione del progetto da parte di Luca Ruzza, docente di Progettazione Scenica all’Università La Sapienza, lunedì otto edifici della Capitale hanno scritto un “no alla mafie”. Una prima proiezione luminosa è stata proiettata su un palazzo di Via dei Gracchi, nel quartiere Prati e poi, a seguire, in altri quartieri della città fino al Cinema Aquila del Pigneto. Un furgone attrezzato, un gruppo elettrogeno, lucigrafie dinamiche e la “memoria del presente”. Sviluppato grazie a un protocollo di intesa con l’Osservatorio sulla ‘ndrangheta di Reggio Calabria,diretto da Claudio La Camera, il progetto “contromemoria” nasce con l’obiettivo di illuminare ma anche di denunciare. Sono tanti, infatti, i beni confiscati e ancora non utilizzati. Secondo uno studio del 2011, condotto da una serie di associazioni guidate da “Libera”, solo il 27,3 % dei beni confiscati nel comune di Roma risulta effettivamente assegnato per il riutilizzo sociale o istituzionale, così come invece sarebbe previsto dalla legge 109 del 1996. Proprio per questo si è scelto di far partire il progetto “contromemoria” dalla Capitale, prima di portarlo anche a Reggio Calabria e Palermo nei prossimi mesi. Si stima che solo nella Capitale esistano e siano attive 25 cosche di ‘ndrangheta, 17 di camorra, 14 di Cosa Nostra e 2 della Sacra Corona Unita. “La mafia è una montagna di merda” e “Colpire le menti” sono due delle frasi proiettate sugli edifici romani. Luci di denuncia per rompere il buio. Per rompere il silenzio. LaStampa - Roma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/810541
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