The great changes we are currently experiencing create new political, economic and financial equilibriums and, consequently, periods of settlement and the slow acclimatization of the social body. The penetration of the new may instead be rapid , through also not entirely painless. During the last twenty years, phenomena as globalzation, the information revolution and the real-time communications have also affected Italy, as other nations around the globe, with the overpowering force of transformation without precedents and with uncertain outcomes.

Per comprendere meglio il rapporto tra i problemi attuali dell’architettura italiana e il quadro dell’architettura globale, occorre ricordare alcuni profondi e irreversibili cambiamenti che si sono verificati negli ultimi vent’anni nell’architettura. Essi sono stati provocati dalla convergenza di tre fenomeni la cui importanza non è ancora del tutto valutabile, ma che sono sicuramente di straordinaria importanza. Il primo è l’avvento della globalizzazione, che ha ridefinito dalle loro fondamenta le logiche politiche, economiche e culturali del pianeta, innescando una competizione serrata non solo tra stati ma soprattutto tra metropoli, ciascuna delle quali impegnata, come Shanghai, tanto per citarne solo una, a conquistare il primato mondiale. Il secondo è la rivoluzione informatica, che ha avuto come effetto principale non solo il passaggio, come ha scritto Kurt Forster, dal paradigma tettonico vitruviano – il paradigma triplico – a un costruire basato sulla continuità di superfici portanti e avvolgenti, ma soprattutto un nuovo modo di comunicare, come si può verificare con la nascita dei social network, una delle conseguenze più evidenti della nascita della rete. Internet è l’ambito nel quale è nata e si è diffusa una nuova forma di critica che si esprime nei numerosi blog dedicati all’architettura e in varie press letter che trattano argomenti di attualità. Anche i siti che presentano il lavoro che molti architetti o studi di architettura contribuiscono a determinare una nuova modalità di leggere e di decifrare ciò che avviene oggi nell’architettura. È ancora troppo presto per valutare il ruolo della critica in rete, la quale costituisce in ogni caso un fenomeno al quale dedicare una particolare attenzione. Il terzo è il passaggio dalla produzione di beni materiali a quelli immateriali, ovvero l’affermazione della cultura e dell’arte come i luoghi principali di elaborazione delle mentalità e delle aspettative collettive. Questi tre cambiamenti si iscrivono in una velocizzazione sempre più accentuata dei flussi informativi, che si somma a una riduzione al presente anche essa ogni giorno più spinta, uno schiacciamento sulla più stretta attualità a sua volta reso più operante da un processo, tipico della globalizzazione, per il quale tutto tende a una generalizzazione che sfocia nella più piena astrazione. La velocizzazione dell’informazione, la riduzione al presente e l’astrazione sono fattori che impediscono a chi voglia comprendere ciò che accade di costruirsi quella distanza critica di cui da anni parla con convinzione Vittorio Gregotti. Il tempo necessario a vedere le cose secondo prospettive che consentano di analizzarle e di valutarne il senso si è ridotto fino a vanificarsi. Per questo c’è bisogno di sapersi situare là dove si vuole essere trovati, utilizzando una sorta di sesto senso che permetta di effettuare collimazioni istantanee, ovvero che renda possibile procedere a connessioni rapide tra fenomeni ed elementi anche lontani e diversi.

Riti di passaggio dell’architettura italiana contemporanea / Purini, Francesco; Malfona, Lina. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - STAMPA. - (2011), pp. 1-129.

Riti di passaggio dell’architettura italiana contemporanea

PURINI, Francesco;MALFONA, LINA
2011

Abstract

The great changes we are currently experiencing create new political, economic and financial equilibriums and, consequently, periods of settlement and the slow acclimatization of the social body. The penetration of the new may instead be rapid , through also not entirely painless. During the last twenty years, phenomena as globalzation, the information revolution and the real-time communications have also affected Italy, as other nations around the globe, with the overpowering force of transformation without precedents and with uncertain outcomes.
2011
Per comprendere meglio il rapporto tra i problemi attuali dell’architettura italiana e il quadro dell’architettura globale, occorre ricordare alcuni profondi e irreversibili cambiamenti che si sono verificati negli ultimi vent’anni nell’architettura. Essi sono stati provocati dalla convergenza di tre fenomeni la cui importanza non è ancora del tutto valutabile, ma che sono sicuramente di straordinaria importanza. Il primo è l’avvento della globalizzazione, che ha ridefinito dalle loro fondamenta le logiche politiche, economiche e culturali del pianeta, innescando una competizione serrata non solo tra stati ma soprattutto tra metropoli, ciascuna delle quali impegnata, come Shanghai, tanto per citarne solo una, a conquistare il primato mondiale. Il secondo è la rivoluzione informatica, che ha avuto come effetto principale non solo il passaggio, come ha scritto Kurt Forster, dal paradigma tettonico vitruviano – il paradigma triplico – a un costruire basato sulla continuità di superfici portanti e avvolgenti, ma soprattutto un nuovo modo di comunicare, come si può verificare con la nascita dei social network, una delle conseguenze più evidenti della nascita della rete. Internet è l’ambito nel quale è nata e si è diffusa una nuova forma di critica che si esprime nei numerosi blog dedicati all’architettura e in varie press letter che trattano argomenti di attualità. Anche i siti che presentano il lavoro che molti architetti o studi di architettura contribuiscono a determinare una nuova modalità di leggere e di decifrare ciò che avviene oggi nell’architettura. È ancora troppo presto per valutare il ruolo della critica in rete, la quale costituisce in ogni caso un fenomeno al quale dedicare una particolare attenzione. Il terzo è il passaggio dalla produzione di beni materiali a quelli immateriali, ovvero l’affermazione della cultura e dell’arte come i luoghi principali di elaborazione delle mentalità e delle aspettative collettive. Questi tre cambiamenti si iscrivono in una velocizzazione sempre più accentuata dei flussi informativi, che si somma a una riduzione al presente anche essa ogni giorno più spinta, uno schiacciamento sulla più stretta attualità a sua volta reso più operante da un processo, tipico della globalizzazione, per il quale tutto tende a una generalizzazione che sfocia nella più piena astrazione. La velocizzazione dell’informazione, la riduzione al presente e l’astrazione sono fattori che impediscono a chi voglia comprendere ciò che accade di costruirsi quella distanza critica di cui da anni parla con convinzione Vittorio Gregotti. Il tempo necessario a vedere le cose secondo prospettive che consentano di analizzarle e di valutarne il senso si è ridotto fino a vanificarsi. Per questo c’è bisogno di sapersi situare là dove si vuole essere trovati, utilizzando una sorta di sesto senso che permetta di effettuare collimazioni istantanee, ovvero che renda possibile procedere a connessioni rapide tra fenomeni ed elementi anche lontani e diversi.
critica; architettura e media; tendenze architettoniche
Purini, Francesco; Malfona, Lina
06 Curatela::06a Curatela
Riti di passaggio dell’architettura italiana contemporanea / Purini, Francesco; Malfona, Lina. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - STAMPA. - (2011), pp. 1-129.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/780383
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