Nell’introduzione del Meridiano sulla Civiltà e religione degli Aztechi, si collocano in prospettiva storica le diverse fonti raccolte nel volume, che consentono di ricostruire il lungo tragitto seguito da questa popolazione dalle umili origini nelle regioni marginali del Messico nord-occidentale fino all’affermazione come potenza egemone dell’intera regione mesoamericana. Attraverso la disamina critica della tradizione storiografico-mitologica indigena, si ripercorre la cosiddetta “peregrinazione” azteca e si ricostruisce il processo di ascesa politica e di legittimazione dinastica dell’élite governante, fino alla costituzione – all’inizio del XIV secolo – dell’alleanza con le città federate di Tlacopan e Tlatelolco, che sancì il dominio azteco fino alla Conquista spagnola. Si traccia un quadro sintetico delle concezioni vigenti intorno alla costituzione dell’essere umano, alla sua collocazione e funzione all’interno delle componenti dell’universo, al tipo di relazioni che egli aveva con le altre forme di vita e le potenze extraumane da cui dipendevano l’ordinata dinamica e la prosperità del cosmo. Un’importanza affatto straordinaria ebbero le forme di misurazione e regolamentazione del tempo, secondo un duplice calendario – solare e divinatorio – che regolava lo svolgimento delle complesse attività rituali, fra cui le pratiche sacrificali assunsero un enorme rilievo: per la società azteca, infatti, era compito precipuo degli esseri umani il mantenere l’equilibrio energetico tra le diverse forze cosmiche, secondo una concezione della divinità che la vedeva al contempo come generosa erogatrice di sostentamento ed energia e come predace divoratrice di ogni forma di vita. Traendo spunto da documenti diversi come le vestigia archeologiche, i pochi documenti pittografici superstiti e le descrizioni dei primi testimoni e cronisti, si delinea quindi un profilo dell’ethos che ispirava la società azteca, la severa disciplina che essa imponeva ai corpi, le raffinate forme di espressione artistica e letteraria, la malinconica consapevolezza della caducità di ogni produzione umana. In conclusione, si valuta quale sia il ruolo svolto attualmente dall’imponente lascito della civiltà azteca, di cui non poche tracce sono rinvenibili nella lingua, nella cultura e nelle pratiche di numerose comunità indigene, ma che ha un rilievo ben più appariscente nelle retoriche ufficiali dello Stato messicano e nella definizione della identità nazionale.

Introduzione / Lupo, Alessandro. - STAMPA. - (2015), pp. IX-LII.

Introduzione

LUPO, Alessandro
2015

Abstract

Nell’introduzione del Meridiano sulla Civiltà e religione degli Aztechi, si collocano in prospettiva storica le diverse fonti raccolte nel volume, che consentono di ricostruire il lungo tragitto seguito da questa popolazione dalle umili origini nelle regioni marginali del Messico nord-occidentale fino all’affermazione come potenza egemone dell’intera regione mesoamericana. Attraverso la disamina critica della tradizione storiografico-mitologica indigena, si ripercorre la cosiddetta “peregrinazione” azteca e si ricostruisce il processo di ascesa politica e di legittimazione dinastica dell’élite governante, fino alla costituzione – all’inizio del XIV secolo – dell’alleanza con le città federate di Tlacopan e Tlatelolco, che sancì il dominio azteco fino alla Conquista spagnola. Si traccia un quadro sintetico delle concezioni vigenti intorno alla costituzione dell’essere umano, alla sua collocazione e funzione all’interno delle componenti dell’universo, al tipo di relazioni che egli aveva con le altre forme di vita e le potenze extraumane da cui dipendevano l’ordinata dinamica e la prosperità del cosmo. Un’importanza affatto straordinaria ebbero le forme di misurazione e regolamentazione del tempo, secondo un duplice calendario – solare e divinatorio – che regolava lo svolgimento delle complesse attività rituali, fra cui le pratiche sacrificali assunsero un enorme rilievo: per la società azteca, infatti, era compito precipuo degli esseri umani il mantenere l’equilibrio energetico tra le diverse forze cosmiche, secondo una concezione della divinità che la vedeva al contempo come generosa erogatrice di sostentamento ed energia e come predace divoratrice di ogni forma di vita. Traendo spunto da documenti diversi come le vestigia archeologiche, i pochi documenti pittografici superstiti e le descrizioni dei primi testimoni e cronisti, si delinea quindi un profilo dell’ethos che ispirava la società azteca, la severa disciplina che essa imponeva ai corpi, le raffinate forme di espressione artistica e letteraria, la malinconica consapevolezza della caducità di ogni produzione umana. In conclusione, si valuta quale sia il ruolo svolto attualmente dall’imponente lascito della civiltà azteca, di cui non poche tracce sono rinvenibili nella lingua, nella cultura e nelle pratiche di numerose comunità indigene, ma che ha un rilievo ben più appariscente nelle retoriche ufficiali dello Stato messicano e nella definizione della identità nazionale.
2015
Civiltà e religione degli Aztechi
978-88-04-64956-4
Aztechi; religione; Messico preispanico; conquista
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Introduzione / Lupo, Alessandro. - STAMPA. - (2015), pp. IX-LII.
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