La progettazione e il controllo a lungo termine delle trasformazioni del paesaggio assumono, oggi, un valore centrale nel perseguire la sostenibilità e la qualità dell'habitat. Le più recenti richieste del mercato del lavoro puntano sulle professioni "eco-bio-sostenibili", e nel prossimo futuro, quasi ogni lavoro avrà una sua parte "green". In linea con quanto espresso anche dalla Convenzione Europea del Paesaggio risulta quindi centrale la formazione di specialisti nel settore del paesaggio e la sensibilizzazione della società civile su questi temi. Per dedicarsi al paesaggio è indispensabile avere conoscenze multidisciplinari, al fine di potere rispondere a quell'insieme di azioni che anche la CEP individua come atte a garantirne il governo, a tutelarne i valori, a orientare e armonizzare le sue modificazioni provocate dai processi di sviluppo sociale, economico e ambientale. Interpellarsi su quali linee di ricerca sia bene favorire nei prossimi anni, quali flossibili rapporti si possano instaurare tra diverse istituzioni, come garantire una formazione multidisciplinare, sono alcuni degli interrogativi sui quali vogliamo organizzare il VI Colloquio Internazionale, preparato dal Dottorato "Progettazione e Gestione dell'Ambiente e del Paesaggio". A due anni dall'entrata in vigore della riforma universitaria che ha imposto in Italia un drastico ridimensionamento dell'offerta formativa, che ha coinvolto anche i dottorati di ricerca, è doveroso domandarsi, in quale direzione sia opportuno orientare l'istruzione di terzo livello. All'interno di questo quadro generale che ha visto il sistema universitario contrarsi sul piano quantitativo, senza che venissero presi in considerazione aspetti qualitativi o di contenuto, è invece auspicabile provare a introdurre uno spazio critico che possa indirizzare il futuro. A tal fine è anche interessante provare a confrontarsi con altre scuole e altri paesi per capire differenze o affinità sul modo di intendere la formazione di specialisti nel settore del paesaggio in termini di acquisizione di competenze teoriche e progettuali.

VI Colloquio Internazionale Linee di ricerca sul Paesaggio e Formazione di terzo Livello / Capuano, Alessandra; Ippolito, Achille. - (2013).

VI Colloquio Internazionale Linee di ricerca sul Paesaggio e Formazione di terzo Livello

CAPUANO, Alessandra;IPPOLITO, Achille
2013

Abstract

La progettazione e il controllo a lungo termine delle trasformazioni del paesaggio assumono, oggi, un valore centrale nel perseguire la sostenibilità e la qualità dell'habitat. Le più recenti richieste del mercato del lavoro puntano sulle professioni "eco-bio-sostenibili", e nel prossimo futuro, quasi ogni lavoro avrà una sua parte "green". In linea con quanto espresso anche dalla Convenzione Europea del Paesaggio risulta quindi centrale la formazione di specialisti nel settore del paesaggio e la sensibilizzazione della società civile su questi temi. Per dedicarsi al paesaggio è indispensabile avere conoscenze multidisciplinari, al fine di potere rispondere a quell'insieme di azioni che anche la CEP individua come atte a garantirne il governo, a tutelarne i valori, a orientare e armonizzare le sue modificazioni provocate dai processi di sviluppo sociale, economico e ambientale. Interpellarsi su quali linee di ricerca sia bene favorire nei prossimi anni, quali flossibili rapporti si possano instaurare tra diverse istituzioni, come garantire una formazione multidisciplinare, sono alcuni degli interrogativi sui quali vogliamo organizzare il VI Colloquio Internazionale, preparato dal Dottorato "Progettazione e Gestione dell'Ambiente e del Paesaggio". A due anni dall'entrata in vigore della riforma universitaria che ha imposto in Italia un drastico ridimensionamento dell'offerta formativa, che ha coinvolto anche i dottorati di ricerca, è doveroso domandarsi, in quale direzione sia opportuno orientare l'istruzione di terzo livello. All'interno di questo quadro generale che ha visto il sistema universitario contrarsi sul piano quantitativo, senza che venissero presi in considerazione aspetti qualitativi o di contenuto, è invece auspicabile provare a introdurre uno spazio critico che possa indirizzare il futuro. A tal fine è anche interessante provare a confrontarsi con altre scuole e altri paesi per capire differenze o affinità sul modo di intendere la formazione di specialisti nel settore del paesaggio in termini di acquisizione di competenze teoriche e progettuali.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/721862
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