Forme, funzioni e trasformazioni dell’abitato intorno al Campus Agonis nel tardo medioevo

It is not easy to determine with certainty what was the attitude of the campus with its surroundings in the late Middle Ages and before the works of brickwork of 1485. To this end have been carried out investigations that have taken account of the formative process of the present architecture of the square, the large structures of the ancient Roman Stadium, detectable mainly in the basement of the buildings, interventions, even the most minute, consisting of adjustments and reuse of ancient spaces, destruction, dismantling for recovery of building materials and the construction of new realities architettoniche.Attraverso analysis of the sources of indirect materials and propose some reflections for a reading of the minutes of the processes of open and closed spaces of 'area between the fourteenth and fifteenth century, the interior modifications and adaptations of the different structures present on campus. In particular, we will refer to some written records of the XIV-XVI and analysis to direct how the metric survey and other buildings in the square, including the underground environments and the analysis of the alignments and the squareness of the walls, metrology used in the different parts factories, research officers of any geometrical outlines of the buildings or parts of them

I primi scavi sistematici delle parti dello stadio ancora esistenti entro le costruzioni intorno alla piazza furono avviati nella seconda metà del XIX secolo, ma la presenza delle strutture era nota e, spesso, visibile in alcuni settori della piazza, in ogni tempo. Alla carenza delle fonti scritte sull’assetto dell’area nel tardo medioevo fa riscontro la lettura di alcune strutture e di allineamenti murari messi in evidenza dallo studio diretto e indiretto delle diverse realtà architettoniche presenti sulla piazza, che ha reso possibile una lettura dell’insieme della piazza e degli isolati che su questa si affacciano. Lo studio e la mappatura della stratigrafia delle costruzioni sulla piazza è apparso uno degli strumenti più efficaci, accanto e sostenuto in molti casi dalla documentazione scritta, di ‘lettura’ della fenomenologia dell’area. In riferimento allo sviluppo del campus e alla sua trasformazione in piazza, emerge una realtà in continuo mutamento, contraddistinta, in tutti i tempi, da fasi di abbandono ma anche di continuità di utilizzi diversi delle strutture che costituivano il perimetro della piazza (campus) dall’alto medioevo e fino alla prima attestazione di una sua ‘mattonatura’ durante il pontificato di Sisto IV e nell’ambito di un processo di sistemazione di alcune fra le principali piazze della città di Roma (1485).