La politica di diffusione della scolarizzazione intrapresa negli anni Ottanta del XIX secolo, alla vigilia della ‘grande guerra’ continuava, anche nei centri minori della penisola, con realizzazioni finanziate dallo stato, con “concessioni di favore” in specie di mutuo alle amministrazioni locali che ne avessero fatta richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti, quale istituto finanziatore pubblico. Nelle condizioni di relativa tranquillità politica e di sicurezza economica nazionale l’amministrazione comunale di Rieti nel 1913 predispone un progetto per la realizzazione d’un edificio scolastico e a tal fine contrae un mutuo che viene concesso due anni dopo, nell’incipienza della “grande guerra”. Perciò, dopo un momento di titubanza nel proseguire l’iniziativa a causa dell’incertezza diffusasi, il progetto viene più volte aggiornato sia per star dietro agli effetti inflattivi generati dalle operazioni belliche, sia, in un secondo tempo a cantiere aperto, per adeguarsi ai maggiori costi delle opere e delle forniture contingentate, e concluso nonostante il costo a consuntivo di quindici volte maggiore del preventivato. Il modello dell’accorpamento di più tipi di scuole prevale su quello della dispersione in singoli edifici separati; su quest’orientamento si sviluppa il progetto prodotto in un anno esatto dall’ing. Guazzaroni che, interpretando con diligenza la normativa “tecnico-igienica” scolastica, dimensiona l’opera sul fabbisogno presente, ma tenendo conto d’un “florido sviluppo” prevedibile. La spesa di 291.165,51 lire per la realizzazione del progetto, di cui si fa richiesta di mutuo, esclude le opere in cemento armato, da finanziarsi a parte; la realizzazione inoltre dovrà completarsi in 28 mesi di lavorazioni. Il modello distributivo della scuola in linea, a corpo edilizio doppio, bene si prestava all’associazione di diverse classi di studenti e tipi d’insegnamento (Ginnasio, Liceo, Scuole Tecniche, Scuole complementari). L’edificio si mostrerà duttile alle trasformazioni e flessibile ad accogliere le modifiche e le integrazioni dei programmi formativi scolastici allo stesso modo che versatile nel recepire i cambiamenti di programma edilizio e conseguentemente tipologici. Benché costretto ad ampliamenti ed integrazioni di parti il tipo di organismo scolastico conserva la sua unitarietà e riconoscibilità originale.

La fabbrica delle Regie Scuole Secondarie di Rieti. Aspetti progettuali e architettura del Palazzo degli Studi / Palmerio, Giancarlo. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - STAMPA. - 44-50:(2007), pp. 283-296.

La fabbrica delle Regie Scuole Secondarie di Rieti. Aspetti progettuali e architettura del Palazzo degli Studi

PALMERIO, Giancarlo
2007

Abstract

La politica di diffusione della scolarizzazione intrapresa negli anni Ottanta del XIX secolo, alla vigilia della ‘grande guerra’ continuava, anche nei centri minori della penisola, con realizzazioni finanziate dallo stato, con “concessioni di favore” in specie di mutuo alle amministrazioni locali che ne avessero fatta richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti, quale istituto finanziatore pubblico. Nelle condizioni di relativa tranquillità politica e di sicurezza economica nazionale l’amministrazione comunale di Rieti nel 1913 predispone un progetto per la realizzazione d’un edificio scolastico e a tal fine contrae un mutuo che viene concesso due anni dopo, nell’incipienza della “grande guerra”. Perciò, dopo un momento di titubanza nel proseguire l’iniziativa a causa dell’incertezza diffusasi, il progetto viene più volte aggiornato sia per star dietro agli effetti inflattivi generati dalle operazioni belliche, sia, in un secondo tempo a cantiere aperto, per adeguarsi ai maggiori costi delle opere e delle forniture contingentate, e concluso nonostante il costo a consuntivo di quindici volte maggiore del preventivato. Il modello dell’accorpamento di più tipi di scuole prevale su quello della dispersione in singoli edifici separati; su quest’orientamento si sviluppa il progetto prodotto in un anno esatto dall’ing. Guazzaroni che, interpretando con diligenza la normativa “tecnico-igienica” scolastica, dimensiona l’opera sul fabbisogno presente, ma tenendo conto d’un “florido sviluppo” prevedibile. La spesa di 291.165,51 lire per la realizzazione del progetto, di cui si fa richiesta di mutuo, esclude le opere in cemento armato, da finanziarsi a parte; la realizzazione inoltre dovrà completarsi in 28 mesi di lavorazioni. Il modello distributivo della scuola in linea, a corpo edilizio doppio, bene si prestava all’associazione di diverse classi di studenti e tipi d’insegnamento (Ginnasio, Liceo, Scuole Tecniche, Scuole complementari). L’edificio si mostrerà duttile alle trasformazioni e flessibile ad accogliere le modifiche e le integrazioni dei programmi formativi scolastici allo stesso modo che versatile nel recepire i cambiamenti di programma edilizio e conseguentemente tipologici. Benché costretto ad ampliamenti ed integrazioni di parti il tipo di organismo scolastico conserva la sua unitarietà e riconoscibilità originale.
2007
Storia della costruzione; tecniche; restauro e conservazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La fabbrica delle Regie Scuole Secondarie di Rieti. Aspetti progettuali e architettura del Palazzo degli Studi / Palmerio, Giancarlo. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - STAMPA. - 44-50:(2007), pp. 283-296.
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