Rivedere "L'eclisse" di Antonioni può essere un'esperienza spaesante. Spazi domestici e urbani, modi di vita, mercati finanziari, sentimenti restituiscono un ritratto della borghesia italiana degli anni del boom alle soglie del postmoderno e una riflessione sulla crisi del soggetto occidentale e fallogocentrico di fronte all'emergere di altre identità. I personaggi spaesati di Antonioni sono preda delle oscillazioni dello sguardo, di una luce che illumina e oscura, evocando nel familiare l'estraneo, nella ripetizione la mancanza. L'enigmatica luce del lampione con cui il film si chiude, registrando il fading, la scomparsa dei protagonisti, è al tempo stesso onnipotenza dello sguardo e "metafora dell'accecamento". Seeing Antonioni’s L’eclisse again can be a rather confusing experience. Domestic and urban spaces, ways of life, financial markets, feelings draw a portrait of the Italian middle class of the boom years on the threshold of post-modern and a reflection on Western and fallogocentric subjects faced with the outcome of new identities. Antonioni’s confused characters are a prey to the fluctuations of a gaze, to a light that lights and darkens, continuously evoking the extraneous in the familiar, what’s lacking in repetition. The enigmatic light from the street lamp with which the film closes, as well as the fading, or disappearance of the characters, represents simultaneously the omnipotence of the gaze and the “metaphor of the blinding”.

Le oscillazioni dello sguardo e L'eclisse di Michelangelo Antonioni: una lettura spaesata / Fanara, Giulia. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - 73/74:(2005), pp. 81-133.

Le oscillazioni dello sguardo e L'eclisse di Michelangelo Antonioni: una lettura spaesata

FANARA, Giulia
2005

Abstract

Rivedere "L'eclisse" di Antonioni può essere un'esperienza spaesante. Spazi domestici e urbani, modi di vita, mercati finanziari, sentimenti restituiscono un ritratto della borghesia italiana degli anni del boom alle soglie del postmoderno e una riflessione sulla crisi del soggetto occidentale e fallogocentrico di fronte all'emergere di altre identità. I personaggi spaesati di Antonioni sono preda delle oscillazioni dello sguardo, di una luce che illumina e oscura, evocando nel familiare l'estraneo, nella ripetizione la mancanza. L'enigmatica luce del lampione con cui il film si chiude, registrando il fading, la scomparsa dei protagonisti, è al tempo stesso onnipotenza dello sguardo e "metafora dell'accecamento". Seeing Antonioni’s L’eclisse again can be a rather confusing experience. Domestic and urban spaces, ways of life, financial markets, feelings draw a portrait of the Italian middle class of the boom years on the threshold of post-modern and a reflection on Western and fallogocentric subjects faced with the outcome of new identities. Antonioni’s confused characters are a prey to the fluctuations of a gaze, to a light that lights and darkens, continuously evoking the extraneous in the familiar, what’s lacking in repetition. The enigmatic light from the street lamp with which the film closes, as well as the fading, or disappearance of the characters, represents simultaneously the omnipotence of the gaze and the “metaphor of the blinding”.
2005
"L'eclisse"; Antonioni; soggettività; spaesamento
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Le oscillazioni dello sguardo e L'eclisse di Michelangelo Antonioni: una lettura spaesata / Fanara, Giulia. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - 73/74:(2005), pp. 81-133.
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