The Defense of Marriage Act (DOMA) became law in 1996, but it has not produced its effects until marriages between individuals of the same sex have become a reality. Currently a significant number of Member States of the federation and a growing number of foreign countries legally recognize marriages between homosexuals, while Section 3 of DOMA denied to thousands of couples the validity of their unions, as well as the enjoyment of the privileges granted by federal legislation to unions legally valid and recognized between heterosexuals. In February 2011, the Obama administration announced that it would have not continued to support the constitutionality of Section 3 of DOMA where this defines the union between a man and a woman the only recognized at the federal level and from which descends the enjoyment of the privileges granted by the federal legislation to couples legally married to each other. This is the first move of the Presidency in the name of defending the rights of homosexual couples strongly penalized by the provision brought before the Supreme Court . The scope of the decision is certainly historic and represent a clear signal of the openness to the recognition of the civil rights of gay couples in the United States

Il Defense of Marriage Act (DOMA) è divenuto legge nel 1996, tuttavia esso ha tardato a dispiegare i propri effetti sino a quando le unioni tra individui dello stesso sesso non sono divenute una realtà. Attualmente un numero significativo di Stati membri della federazione e un numero sempre crescente di nazioni estere riconoscono legalmente le unioni tra omosessuali, mentre la sezione 3 del DOMA negava a migliaia di coppie la validità delle proprie unioni, nonché il godimento dei privilegi accordati dalla legislazione federale alle unioni legalmente valide e riconosciute contratte tra eterosessuali. Nel febbraio del 2011 l’Amministrazione Obama ha annunciato che non avrebbe continuato a sostenere la costituzionalità della sezione 3 del DOMA laddove questa definisce l’unione tra un uomo e una donna l’unica riconosciuta a livello federale e dalla quale discende il godimento dei privilegi accordati dalla legislazione federale alle coppie legalmente unite in matrimonio. Si tratta della prima mossa della Presidenza nel nome della difesa dei diritti delle coppie omosessuali fortemente penalizzate dalla disposizione oggetto della sentenza in commento. La portata della sentenza è senz’altro storica e destinata ad inviare un’indicazione di apertura al riconoscimento dei diritti civili delle coppie omosessuali negli Stati Uniti

United States v. Windsor: in the name of same-sex marriage. Alcune brevi considerazioni a margine della storica sentenza della Corte Suprema / ARAVANTINOU LEONIDI, Giulia. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 1-10.

United States v. Windsor: in the name of same-sex marriage. Alcune brevi considerazioni a margine della storica sentenza della Corte Suprema.

ARAVANTINOU LEONIDI, GIULIA
2013

Abstract

The Defense of Marriage Act (DOMA) became law in 1996, but it has not produced its effects until marriages between individuals of the same sex have become a reality. Currently a significant number of Member States of the federation and a growing number of foreign countries legally recognize marriages between homosexuals, while Section 3 of DOMA denied to thousands of couples the validity of their unions, as well as the enjoyment of the privileges granted by federal legislation to unions legally valid and recognized between heterosexuals. In February 2011, the Obama administration announced that it would have not continued to support the constitutionality of Section 3 of DOMA where this defines the union between a man and a woman the only recognized at the federal level and from which descends the enjoyment of the privileges granted by the federal legislation to couples legally married to each other. This is the first move of the Presidency in the name of defending the rights of homosexual couples strongly penalized by the provision brought before the Supreme Court . The scope of the decision is certainly historic and represent a clear signal of the openness to the recognition of the civil rights of gay couples in the United States
2013
Il Defense of Marriage Act (DOMA) è divenuto legge nel 1996, tuttavia esso ha tardato a dispiegare i propri effetti sino a quando le unioni tra individui dello stesso sesso non sono divenute una realtà. Attualmente un numero significativo di Stati membri della federazione e un numero sempre crescente di nazioni estere riconoscono legalmente le unioni tra omosessuali, mentre la sezione 3 del DOMA negava a migliaia di coppie la validità delle proprie unioni, nonché il godimento dei privilegi accordati dalla legislazione federale alle unioni legalmente valide e riconosciute contratte tra eterosessuali. Nel febbraio del 2011 l’Amministrazione Obama ha annunciato che non avrebbe continuato a sostenere la costituzionalità della sezione 3 del DOMA laddove questa definisce l’unione tra un uomo e una donna l’unica riconosciuta a livello federale e dalla quale discende il godimento dei privilegi accordati dalla legislazione federale alle coppie legalmente unite in matrimonio. Si tratta della prima mossa della Presidenza nel nome della difesa dei diritti delle coppie omosessuali fortemente penalizzate dalla disposizione oggetto della sentenza in commento. La portata della sentenza è senz’altro storica e destinata ad inviare un’indicazione di apertura al riconoscimento dei diritti civili delle coppie omosessuali negli Stati Uniti
DOMA; Corte Suprema; matrimoni
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
United States v. Windsor: in the name of same-sex marriage. Alcune brevi considerazioni a margine della storica sentenza della Corte Suprema / ARAVANTINOU LEONIDI, Giulia. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 1-10.
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