In this paper are considered researches that arise from the study of the representation of "minor" States and not fully sovereign organisms at the Court of Spain in the early modern Age, as part of an approach to the History of Diplomacy that wants to propose new paths of research. First some recent research on the history of diplomacy that have led fruitful innovations about methods and topics are discussed. Important stimuli to the history of diplomacy have come from other fields of research, such as trasnational history, political and constitutional history (information and communication politics and political forms of States), social history (on the networks and the role of agents and patronage) and the history of the transferts culturels. Then the approach adopted by the essays collected to the study of the diplomatic mission of "minor" States at the Court of Spain is examined. This approach allows us to examine various aspects of the mission of diplomats; offers many insights on the criteria for selection of the figures to be sent, on the terms of the political mandate of the emissaries and then on the characteristics of the authority of who sent the diplomats. In this sense it is highlighted the fact that the research on relations between States and on diplomacy can no longer be separated from those on the internal political structure of the “minor” States: from monarchies (composite monarchies, polycentric monarchies, etc.), to the republics or the confederations of states; from unions of cities to small states etc. The essay also provides rich insights on the formation of networks of diplomatic relations with members of the Court, with diplomats of other States, with members of their "nation" on site, thus offering useful information for the study of networks, cultural exchanges and the identity of the diplomat in the early modern Age. The political significance of the presence of emissaries of a sovereign to another state is thus the result of the combination of different levels of management and practice of power: from the delegation and the recognition of the public function of the ambassador to the balance of power; from the networks of interest to the relations of friendship (between ambassadors, with members of the Court, with members of their own "nation"); from the practices of negotiation and public audience to private interviews, secret or informal contacts.

Con questo saggio sono prese in esame le prospettive di ricerca che nascono a partire dallo studio della rappresentanza di stati “minori” e organismi non pienamente sovrani presso la Corte di Spagna in età moderna, nell’ambito di un approccio alla storia della diplomazia che vuole proporre nuovi percorsi di ricerca. In primo luogo sono ripercorse alcune ricerche recenti di storia della diplomazia che hanno portato feconde innovazioni tematiche e metodologiche. Importanti appaiono gli stimoli che alla storia della diplomazia sono venuti da altri campi di ricerca, quali la trasnational history, la storia politica e costituzionale (sull’informazione e la comunicazione politica e sulle forme politiche degli Stati), la storia sociale (sulle reti e il ruolo di agenti e patronage) e la storia dei transferts culturels. In seguito è esaminato l’approccio adottato dai saggi raccolti nella sezione allo studio della rappresentanza diplomatica di stati “minori” e organismi non pienamente sovrani presso la Corte di Spagna. Tale approccio permette di prendere in esame diversi aspetti della missione dei diplomatici; offre molti spunti sui criteri di scelta delle figure da inviare, sui termini del mandato politico degli emissari e quindi sulle caratteristiche degli organismi emittenti. In questo senso viene messo in luce il fatto che le ricerche sulle relazioni fra Stati e la diplomazia non possono più essere disgiunte da quelle sulla struttura politica interna degli Stati emittenti: dalle monarchie (monarchie composite, monarchie policentriche, ecc.), alle repubbliche o alle confederazioni di Stati; dalle unioni di città ai piccoli stati e agli organismi facenti parte di compagini statali più ampie. Il saggio offre altresì spunti di riflessione sulla costituzione di reti di relazioni dei diplomatici con membri della Corte, con diplomatici di altri stati, con membri della loro “nazione” presenti in loco, offrendo in questo modo utili indicazioni per lo studio delle reti, degli scambi culturali e della identità del diplomatico in età moderna. Il significato politico della presenza degli emissari di un sovrano presso un altro Stato è dunque il risultato della combinazione di livelli diversi di gestione e pratica del potere: da quello della delega e del riconoscimento della funzione pubblica dell’ambasciatore a quello dei rapporti di forza e degli equilibri di potere; dalle reti di interesse ai rapporti di amicizia (fra ambasciatori, con membri della Corte, con i membri della loro stessa “nazione”); dalle pratiche del negoziato e delle udienze pubbliche alle udienze private, segrete o ai contatti informali.

Pratiche diplomatiche e reti di relazione. Ambasciatori “minori” alla Corte di Spagna (secoli XVI-XVII) / Volpini, Paola. - In: DIMENSIONI E PROBLEMI DELLA RICERCA STORICA. - ISSN 1125-517X. - STAMPA. - 1/2014:(2014), pp. 7-24.

Pratiche diplomatiche e reti di relazione. Ambasciatori “minori” alla Corte di Spagna (secoli XVI-XVII)

VOLPINI, PAOLA
2014

Abstract

In this paper are considered researches that arise from the study of the representation of "minor" States and not fully sovereign organisms at the Court of Spain in the early modern Age, as part of an approach to the History of Diplomacy that wants to propose new paths of research. First some recent research on the history of diplomacy that have led fruitful innovations about methods and topics are discussed. Important stimuli to the history of diplomacy have come from other fields of research, such as trasnational history, political and constitutional history (information and communication politics and political forms of States), social history (on the networks and the role of agents and patronage) and the history of the transferts culturels. Then the approach adopted by the essays collected to the study of the diplomatic mission of "minor" States at the Court of Spain is examined. This approach allows us to examine various aspects of the mission of diplomats; offers many insights on the criteria for selection of the figures to be sent, on the terms of the political mandate of the emissaries and then on the characteristics of the authority of who sent the diplomats. In this sense it is highlighted the fact that the research on relations between States and on diplomacy can no longer be separated from those on the internal political structure of the “minor” States: from monarchies (composite monarchies, polycentric monarchies, etc.), to the republics or the confederations of states; from unions of cities to small states etc. The essay also provides rich insights on the formation of networks of diplomatic relations with members of the Court, with diplomats of other States, with members of their "nation" on site, thus offering useful information for the study of networks, cultural exchanges and the identity of the diplomat in the early modern Age. The political significance of the presence of emissaries of a sovereign to another state is thus the result of the combination of different levels of management and practice of power: from the delegation and the recognition of the public function of the ambassador to the balance of power; from the networks of interest to the relations of friendship (between ambassadors, with members of the Court, with members of their own "nation"); from the practices of negotiation and public audience to private interviews, secret or informal contacts.
2014
Con questo saggio sono prese in esame le prospettive di ricerca che nascono a partire dallo studio della rappresentanza di stati “minori” e organismi non pienamente sovrani presso la Corte di Spagna in età moderna, nell’ambito di un approccio alla storia della diplomazia che vuole proporre nuovi percorsi di ricerca. In primo luogo sono ripercorse alcune ricerche recenti di storia della diplomazia che hanno portato feconde innovazioni tematiche e metodologiche. Importanti appaiono gli stimoli che alla storia della diplomazia sono venuti da altri campi di ricerca, quali la trasnational history, la storia politica e costituzionale (sull’informazione e la comunicazione politica e sulle forme politiche degli Stati), la storia sociale (sulle reti e il ruolo di agenti e patronage) e la storia dei transferts culturels. In seguito è esaminato l’approccio adottato dai saggi raccolti nella sezione allo studio della rappresentanza diplomatica di stati “minori” e organismi non pienamente sovrani presso la Corte di Spagna. Tale approccio permette di prendere in esame diversi aspetti della missione dei diplomatici; offre molti spunti sui criteri di scelta delle figure da inviare, sui termini del mandato politico degli emissari e quindi sulle caratteristiche degli organismi emittenti. In questo senso viene messo in luce il fatto che le ricerche sulle relazioni fra Stati e la diplomazia non possono più essere disgiunte da quelle sulla struttura politica interna degli Stati emittenti: dalle monarchie (monarchie composite, monarchie policentriche, ecc.), alle repubbliche o alle confederazioni di Stati; dalle unioni di città ai piccoli stati e agli organismi facenti parte di compagini statali più ampie. Il saggio offre altresì spunti di riflessione sulla costituzione di reti di relazioni dei diplomatici con membri della Corte, con diplomatici di altri stati, con membri della loro “nazione” presenti in loco, offrendo in questo modo utili indicazioni per lo studio delle reti, degli scambi culturali e della identità del diplomatico in età moderna. Il significato politico della presenza degli emissari di un sovrano presso un altro Stato è dunque il risultato della combinazione di livelli diversi di gestione e pratica del potere: da quello della delega e del riconoscimento della funzione pubblica dell’ambasciatore a quello dei rapporti di forza e degli equilibri di potere; dalle reti di interesse ai rapporti di amicizia (fra ambasciatori, con membri della Corte, con i membri della loro stessa “nazione”); dalle pratiche del negoziato e delle udienze pubbliche alle udienze private, segrete o ai contatti informali.
Diplomazia; Storiografia; Stati “minori”; Corte di Spagna; Rappresentanza diplomatica. Diplomacy; Historiography; “Minor” States; Spanish Court; Diplomatic Representation
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Pratiche diplomatiche e reti di relazione. Ambasciatori “minori” alla Corte di Spagna (secoli XVI-XVII) / Volpini, Paola. - In: DIMENSIONI E PROBLEMI DELLA RICERCA STORICA. - ISSN 1125-517X. - STAMPA. - 1/2014:(2014), pp. 7-24.
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