Il libro, che pubblica gli atti del convegno internazionale, svoltosi a Roma nel maggio del 2007 nell’ambito della ricerca PRIN-2005 (Università di Roma La Sapienza, Trento, Bari e Urbino), analizza il periodo della cultura tedesca della fine-secolo con particolare attenzione ai personaggi e ai movimenti che si sono collocati negli “spazi intermedi”, intesi non solo e non tanto come zone di confine in senso territoriale, quanto piuttosto come zone di interscambio culturale e disciplinare, come tentativi di “superamento” degli ordini mentali e culturali costituiti. L’ambito cronologico che il gruppo di ricerca prende in esame va da 1888 al 1933. La periodizzazione proposta vuole rinviare a quella serie di movimenti e di pensatori che hanno dato il via alla messa in discussione di quei valori costituiti, dalla cui frammentazione è nata la cultura del “secolo breve”. In questo periodo, a partire dalla Jahrhundertwende, sono state elaborate e sperimentate nella prassi letteraria e artistica, una serie di teorie, una serie di “visioni del mondo” che implicavano tanto una pratica produttiva quanto un ruolo dell’artista e dell’arte quanto una visione più generale dei cambiamenti epocali e dell’epoca moderna. Tali teorie e pratiche artistiche, di vario genere e di vario livello, costituiscono un patrimonio concettuale perché in esse si trovano sperimentate e a volte anticipate molte questioni che oggi sono di estrema attualità: dal rapporto uomo-macchina al rapporto parola-immagine, dalla definizione degli spazi urbani alla questione della guerra, dalla ricerca della identità monoculturale alla presa d’atto dell’esistenza dell’estraneo. Queste varie problematiche sono state espresse in termini linguistici nuovi giacché gli autori si sono posti – teoricamente e praticamente – il problema del linguaggio artistico e ne hanno modificato (a volte radicalmente) i codici espressivi. Il libro di divide in tre parti: I: Per una definizione della Klassische Moderne che presenta l’ampia e animata discussione sulla stessa definizione teorica del movimento artistico-culturale, sia sui termini cronologici di questa nuova periodizzazione. Questa parte raccoglie i contributi di Aldo Venturelli, Helmut Kiesel e Fabrizio Cambi. II: La rivoluzione delle forme, che analizza la produzione delle avanguardie (sia pure definite “marginali” ) e prende in considerazione anche aspetti della produzione musicale, nonché forme di narratologia e nuove forme di scrittura. Questa seconda parte pubblica i saggi di Mauro Ponzi, Rosmarie Keller, Silvio Vietta, Hans Dieter Zimmermann, Elio Matassi e Sabine Meine. III: La fucina dei nuovi linguaggi che analizza l’innovazione dei linguaggi artistici sull’esempio di autori meno radicali che quelli delle avanguardie storiche. Questi autori, tipici esponenti della Klassische Moderne, hanno cercato di coniugare l’innovazione dei linguaggi con il recupero di alcuni aspetti della tradizione. Nella terza parte del volume vengono pubblicati i saggi di Alain Montandon, Giovanni Tateo, Gouseppe Farese, Gabriella Rovagnati, Sabine Schneider e Alessandro Fambrini.

Klassische Moderne. Un paradigma del Novecento / Ponzi, Mauro. - STAMPA. - (2009), pp. 1-250.

Klassische Moderne. Un paradigma del Novecento

PONZI, Mauro
2009

Abstract

Il libro, che pubblica gli atti del convegno internazionale, svoltosi a Roma nel maggio del 2007 nell’ambito della ricerca PRIN-2005 (Università di Roma La Sapienza, Trento, Bari e Urbino), analizza il periodo della cultura tedesca della fine-secolo con particolare attenzione ai personaggi e ai movimenti che si sono collocati negli “spazi intermedi”, intesi non solo e non tanto come zone di confine in senso territoriale, quanto piuttosto come zone di interscambio culturale e disciplinare, come tentativi di “superamento” degli ordini mentali e culturali costituiti. L’ambito cronologico che il gruppo di ricerca prende in esame va da 1888 al 1933. La periodizzazione proposta vuole rinviare a quella serie di movimenti e di pensatori che hanno dato il via alla messa in discussione di quei valori costituiti, dalla cui frammentazione è nata la cultura del “secolo breve”. In questo periodo, a partire dalla Jahrhundertwende, sono state elaborate e sperimentate nella prassi letteraria e artistica, una serie di teorie, una serie di “visioni del mondo” che implicavano tanto una pratica produttiva quanto un ruolo dell’artista e dell’arte quanto una visione più generale dei cambiamenti epocali e dell’epoca moderna. Tali teorie e pratiche artistiche, di vario genere e di vario livello, costituiscono un patrimonio concettuale perché in esse si trovano sperimentate e a volte anticipate molte questioni che oggi sono di estrema attualità: dal rapporto uomo-macchina al rapporto parola-immagine, dalla definizione degli spazi urbani alla questione della guerra, dalla ricerca della identità monoculturale alla presa d’atto dell’esistenza dell’estraneo. Queste varie problematiche sono state espresse in termini linguistici nuovi giacché gli autori si sono posti – teoricamente e praticamente – il problema del linguaggio artistico e ne hanno modificato (a volte radicalmente) i codici espressivi. Il libro di divide in tre parti: I: Per una definizione della Klassische Moderne che presenta l’ampia e animata discussione sulla stessa definizione teorica del movimento artistico-culturale, sia sui termini cronologici di questa nuova periodizzazione. Questa parte raccoglie i contributi di Aldo Venturelli, Helmut Kiesel e Fabrizio Cambi. II: La rivoluzione delle forme, che analizza la produzione delle avanguardie (sia pure definite “marginali” ) e prende in considerazione anche aspetti della produzione musicale, nonché forme di narratologia e nuove forme di scrittura. Questa seconda parte pubblica i saggi di Mauro Ponzi, Rosmarie Keller, Silvio Vietta, Hans Dieter Zimmermann, Elio Matassi e Sabine Meine. III: La fucina dei nuovi linguaggi che analizza l’innovazione dei linguaggi artistici sull’esempio di autori meno radicali che quelli delle avanguardie storiche. Questi autori, tipici esponenti della Klassische Moderne, hanno cercato di coniugare l’innovazione dei linguaggi con il recupero di alcuni aspetti della tradizione. Nella terza parte del volume vengono pubblicati i saggi di Alain Montandon, Giovanni Tateo, Gouseppe Farese, Gabriella Rovagnati, Sabine Schneider e Alessandro Fambrini.
2009
Storia della cultura tedesca; periodizzazione; definizione concettuale di una tipologia di pensiero e di produzione artistica
Ponzi, Mauro
06 Curatela::06a Curatela
Klassische Moderne. Un paradigma del Novecento / Ponzi, Mauro. - STAMPA. - (2009), pp. 1-250.
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