L’eterogeneità del sottosuolo e le disomogeneità diffuse della struttura, nella quale sono pure presenti molte discontinuità (localizzate o diffuse) rendono ardua la caratterizzazione dei materiali da introdurre nei modelli di calcolo tridimensionali. È concettualmente proponibile ma praticamente irrealizzabile l’acquisizione con prove sperimentali di tutti i valori da assegnare ai parametri meccanici coinvolti nelle analisi numeriche. Complessa ma perseguibile (a giudicare dai risultati incoraggianti ottenuti e presentati nella pubblicazione) è la strada invece dell’identificazione dinamica delle strutture con prove sperimentali: a partire da vibrazioni indotte si misurano i parametri salienti del moto (nella struttura e nel suolo) da inserire nei modelli numerici (che sono presentati e testati) con il proposito di ricavare numericamente i parametri meccanici medi locali, che intervengono nelle equazioni dinamiche. La convergenza della procedura iterativa, necessaria per raggiungere soluzioni numeriche affidabili e sufficientemente descrittive di tutte le zone caratteristiche del monumento, dipende dal numero di rilevazioni eseguite durante l’eccitazione indotta.
Preliminary investigation for dynamic identification of Colosseum in Rome: Indagine preliminare per l’identificazione dinamica delle strutture e del suolo del Colosseo / Cerone, Maurizio; Rovelli, A; Valente, G.. - STAMPA. - (2004), pp. 131-139. (Intervento presentato al convegno XI Convegno - Italian National Association of Earthquakes Engineering tenutosi a Genova, Palazzo Ducale nel 25-29 gennaio 2004).
Preliminary investigation for dynamic identification of Colosseum in Rome: Indagine preliminare per l’identificazione dinamica delle strutture e del suolo del Colosseo
CERONE, Maurizio;
2004
Abstract
L’eterogeneità del sottosuolo e le disomogeneità diffuse della struttura, nella quale sono pure presenti molte discontinuità (localizzate o diffuse) rendono ardua la caratterizzazione dei materiali da introdurre nei modelli di calcolo tridimensionali. È concettualmente proponibile ma praticamente irrealizzabile l’acquisizione con prove sperimentali di tutti i valori da assegnare ai parametri meccanici coinvolti nelle analisi numeriche. Complessa ma perseguibile (a giudicare dai risultati incoraggianti ottenuti e presentati nella pubblicazione) è la strada invece dell’identificazione dinamica delle strutture con prove sperimentali: a partire da vibrazioni indotte si misurano i parametri salienti del moto (nella struttura e nel suolo) da inserire nei modelli numerici (che sono presentati e testati) con il proposito di ricavare numericamente i parametri meccanici medi locali, che intervengono nelle equazioni dinamiche. La convergenza della procedura iterativa, necessaria per raggiungere soluzioni numeriche affidabili e sufficientemente descrittive di tutte le zone caratteristiche del monumento, dipende dal numero di rilevazioni eseguite durante l’eccitazione indotta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.