New remarks upon a group of rock-cut sanctuaries in Cilicia Tracheia, most of which being concentrated in the region between the rivers Kalykadnos and Lamos, can be made through the reconsideration of a rock-cut inscription carved inside a natural cave in the Kalykadnos valley, a few km to the north of Seleukeia: the text, concerning the purchase of the priesthood of Athena en Tagais and the dedication of some infrastructures within the sanctuary, gives us interesting details on the architectural layout of this sacred place. The comparison with other similar rock-cut sanctuaries - at Yapılıkaya (north-west of Elaioussa Sebaste) and Sulucin (in the Lamas valley) – which are in a very good state of preservation, gives us more important information on this kind of buildings, peculiar to the area. These worship places are generally isolated and far from urban centers; neither wide nor monumental, they were however so important to the local population that restoration and decoration activities were carried out until the Roman imperial period. This fact demonstrates how strong were the indigenous cults in Cilicia, where local divine figures, probably dating back to the Hittite traditions, were still venerated after the assimilation to Graeco-Roman gods like Zeus, Hermes, Athena.

Il riesame di un'iscrizione rupestre che commemora la vendita del sacerdozio di Athena en Tagais e la dedica di alcune infrastrutture nel santuario, offre l'occasione di fare nuove riflessioni in merito ai santuari rupestri minori della Cilicia Tracheia, concentrati soprattutto nell'area compresa tra i fiumi Kalykadnos e Lamos. Il testo in questione, inciso all'interno di una grotta sacra nella valle del Kalykadnos, a pochi km a nord di Seleukeia, contiene infatti interessanti dettagli architettonici relativi all'organizzazione interna del santuario di Athena. Il riesame di altri due santuari assai ben conservati - quello di Yapılıkaya (a nord-ovest di Elaioussa Sebaste) e quello di Sulucin (nella valle del Lamos) – consente di formulare considerazioni più approfondite su questa peculiare tipologia architettonica. Si tratta in genere di luoghi di culto isolati rispetto ai grandi centri abitati, di modeste dimensioni e con strutture poco eclatanti, ma che continuarono ad essere oggetto di venerazione e di restauri e/o abbellimenti ancora nella piena età romana. Ciò dimostra la forte persistenza in Cilicia di culti indigeni, probabilmente risalenti alla tradizione ittita, poi assimilati a divinità greco-romane quali Zeus, Hermes, Athena.

L'iscrizione di Athena en Tagais e i santuari rupestri della Cilicia Tracheia / Borgia, Emanuela. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - STAMPA. - 17:(2012), pp. 477-507.

L'iscrizione di Athena en Tagais e i santuari rupestri della Cilicia Tracheia

BORGIA, Emanuela
2012

Abstract

New remarks upon a group of rock-cut sanctuaries in Cilicia Tracheia, most of which being concentrated in the region between the rivers Kalykadnos and Lamos, can be made through the reconsideration of a rock-cut inscription carved inside a natural cave in the Kalykadnos valley, a few km to the north of Seleukeia: the text, concerning the purchase of the priesthood of Athena en Tagais and the dedication of some infrastructures within the sanctuary, gives us interesting details on the architectural layout of this sacred place. The comparison with other similar rock-cut sanctuaries - at Yapılıkaya (north-west of Elaioussa Sebaste) and Sulucin (in the Lamas valley) – which are in a very good state of preservation, gives us more important information on this kind of buildings, peculiar to the area. These worship places are generally isolated and far from urban centers; neither wide nor monumental, they were however so important to the local population that restoration and decoration activities were carried out until the Roman imperial period. This fact demonstrates how strong were the indigenous cults in Cilicia, where local divine figures, probably dating back to the Hittite traditions, were still venerated after the assimilation to Graeco-Roman gods like Zeus, Hermes, Athena.
2012
Il riesame di un'iscrizione rupestre che commemora la vendita del sacerdozio di Athena en Tagais e la dedica di alcune infrastrutture nel santuario, offre l'occasione di fare nuove riflessioni in merito ai santuari rupestri minori della Cilicia Tracheia, concentrati soprattutto nell'area compresa tra i fiumi Kalykadnos e Lamos. Il testo in questione, inciso all'interno di una grotta sacra nella valle del Kalykadnos, a pochi km a nord di Seleukeia, contiene infatti interessanti dettagli architettonici relativi all'organizzazione interna del santuario di Athena. Il riesame di altri due santuari assai ben conservati - quello di Yapılıkaya (a nord-ovest di Elaioussa Sebaste) e quello di Sulucin (nella valle del Lamos) – consente di formulare considerazioni più approfondite su questa peculiare tipologia architettonica. Si tratta in genere di luoghi di culto isolati rispetto ai grandi centri abitati, di modeste dimensioni e con strutture poco eclatanti, ma che continuarono ad essere oggetto di venerazione e di restauri e/o abbellimenti ancora nella piena età romana. Ciò dimostra la forte persistenza in Cilicia di culti indigeni, probabilmente risalenti alla tradizione ittita, poi assimilati a divinità greco-romane quali Zeus, Hermes, Athena.
Cilicia; santuari rupestri; Athena
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
L'iscrizione di Athena en Tagais e i santuari rupestri della Cilicia Tracheia / Borgia, Emanuela. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - STAMPA. - 17:(2012), pp. 477-507.
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