CYPRUS AND THE « ANATOLIAN » MYCENAEANS

Essere un Grande re nella tarda Età del Bronzo significava possedere tutti i requisiti per essere riconosciuti come tali dalle grandi potenze dell’epoca: l’Egitto, l’impero ittita, il regno di Mitanni e il regno di Babilonia. Al di fuori di questo restretto “club”, le cancellerie imperiali relegavano tutti i “piccoli re”, signori di piccoli potentati locali. In un quadro politico propagandisticamente polarizzato tra questi due estremi non vi era spazio ideologico per formazioni statali intermedie. In questo modo, attori secondari - ma non ininfluenti sul piano internazionale - quali i regni di Cipro/Alashiya, Ahhijawa e Arzawa, finiscono per lasciare nella documentazione dell’epoca una testimonianza ambigua. Regni di ambito regionale, caratterizzati da forti spinte espansionistiche di natura militare (Arzawa e Ahhijawa) ed economica (Cipro/Alashiya), questi regni, a seconda dei tempi e delle circostanze politiche, venivano trattati ora come stati vassalli ora come pari dei grandi re di Hatti e di Egitto. Intento di questo articolo è quello approfondire il contesto storico e politico che produsse questa apparente contraddizione.