L'insalubrità dei locali seminterrati è nota agli igienisti sin dal XIX secolo; si tratta di ambienti generalmente umidi, con ridotta illuminazione e ventilazione naturale, nonché gravati da possibili inquinanti aerodispersi, come il radon. Al fine di comprendere se l'utilizzo abitativo di questo tipo di locali fosse consentito, ed eventualmente con quali prescrizioni, gli autori hanno preso in esame le norme nazionali, regionali ed i regolamenti edilizi comunali. Si è scelto di concentrare l'attenzione su alcuni comuni che potessero essere esemplificativi del panorama nazionale; pertanto, sono state scelte le dieci maggiori città italiane per numero di abitanti, ovvero: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania. La scelta delle città è caduta sulle sopraelencate perché esse, nel complesso, rappresentano circa il 15% dell'intera popolazione italiana e sono gravate dalle maggiori criticità abitative. Analizzata la scarsa normativa nazionale si è passati a quelle regionali, che in alcuni casi hanno concesso l'utilizzo di detti locali solo a fini commerciali e terziari, in deroga all'articolo 65 del D.Lgs 81/2008. Alcune regioni hanno introdotto la possibilità di destinarli ad abitazioni, imponendo in taluni casi requisiti aggiuntivi, sempre meno restrittivi di quelli previsti nelle I.M. del 1896. L'analisi dei regolamenti edilizi comunali ha permesso di riscontrare una disomogeneità normativa parziale, sebbene in parte prevedibile. In particolare, esclusivamente due dei dieci regolamenti (Roma e Firenze) concedono esplicitamente l'utilizzo a fini abitativi dei seminterrati. Non è chiara la situazione relativa al Comune di Palermo, ove si fa menzione solamente delle nuove costruzioni, ed a quello di Genova, dove il loro utilizzo è vietato esclusivamente per edifici storici e comunque nel perimetro del Centro Storico Urbano. La centralità dell'abitazione come principale ambiente di vita rende necessario un approfondimento dello stato delle condizioni abitative della popolazione italiana, anche per determinare delle classi di rischio (immigrati, anziani, disoccupati, ecc.); in questo ambito, dimensionare e regolamentare il problema dell'utilizzo dei seminterrati come residenze ha sicuramente una notevole importanza. Appare fondamentale fornire una base di tipo normativo, anche per avere un preliminare quadro di quanto possa essere diffuso il fenomeno. Il tutto anche al fine di stimolare le Istituzioni non solo ad attivarsi per migliorare le condizioni abitative della popolazione, ma anche a dotarsi di nuovi strumenti normativi ed amministrativi in ambito di Igiene edilizia, che siano in linea con le acquisizioni della letteratura scientifica internazionale e che possano garantire la maggiore omogeneità possibile nella tutela della Salute Pubblica.

Seminterrati per uso residenziale: i requisiti igienico-sanitari / L., Capasso; L., Manzoli; A., Basti; A., Savino; M., Flacco; D'Alessandro, Daniela. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 9.1-9.1. (Intervento presentato al convegno La SItI per la difesa e per il rinnovamento del servizio sanitario nazionale tenutosi a Taormina nel 17-20 ottobre 2013).

Seminterrati per uso residenziale: i requisiti igienico-sanitari

D'ALESSANDRO, Daniela
2013

Abstract

L'insalubrità dei locali seminterrati è nota agli igienisti sin dal XIX secolo; si tratta di ambienti generalmente umidi, con ridotta illuminazione e ventilazione naturale, nonché gravati da possibili inquinanti aerodispersi, come il radon. Al fine di comprendere se l'utilizzo abitativo di questo tipo di locali fosse consentito, ed eventualmente con quali prescrizioni, gli autori hanno preso in esame le norme nazionali, regionali ed i regolamenti edilizi comunali. Si è scelto di concentrare l'attenzione su alcuni comuni che potessero essere esemplificativi del panorama nazionale; pertanto, sono state scelte le dieci maggiori città italiane per numero di abitanti, ovvero: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Catania. La scelta delle città è caduta sulle sopraelencate perché esse, nel complesso, rappresentano circa il 15% dell'intera popolazione italiana e sono gravate dalle maggiori criticità abitative. Analizzata la scarsa normativa nazionale si è passati a quelle regionali, che in alcuni casi hanno concesso l'utilizzo di detti locali solo a fini commerciali e terziari, in deroga all'articolo 65 del D.Lgs 81/2008. Alcune regioni hanno introdotto la possibilità di destinarli ad abitazioni, imponendo in taluni casi requisiti aggiuntivi, sempre meno restrittivi di quelli previsti nelle I.M. del 1896. L'analisi dei regolamenti edilizi comunali ha permesso di riscontrare una disomogeneità normativa parziale, sebbene in parte prevedibile. In particolare, esclusivamente due dei dieci regolamenti (Roma e Firenze) concedono esplicitamente l'utilizzo a fini abitativi dei seminterrati. Non è chiara la situazione relativa al Comune di Palermo, ove si fa menzione solamente delle nuove costruzioni, ed a quello di Genova, dove il loro utilizzo è vietato esclusivamente per edifici storici e comunque nel perimetro del Centro Storico Urbano. La centralità dell'abitazione come principale ambiente di vita rende necessario un approfondimento dello stato delle condizioni abitative della popolazione italiana, anche per determinare delle classi di rischio (immigrati, anziani, disoccupati, ecc.); in questo ambito, dimensionare e regolamentare il problema dell'utilizzo dei seminterrati come residenze ha sicuramente una notevole importanza. Appare fondamentale fornire una base di tipo normativo, anche per avere un preliminare quadro di quanto possa essere diffuso il fenomeno. Il tutto anche al fine di stimolare le Istituzioni non solo ad attivarsi per migliorare le condizioni abitative della popolazione, ma anche a dotarsi di nuovi strumenti normativi ed amministrativi in ambito di Igiene edilizia, che siano in linea con le acquisizioni della letteratura scientifica internazionale e che possano garantire la maggiore omogeneità possibile nella tutela della Salute Pubblica.
2013
La SItI per la difesa e per il rinnovamento del servizio sanitario nazionale
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Seminterrati per uso residenziale: i requisiti igienico-sanitari / L., Capasso; L., Manzoli; A., Basti; A., Savino; M., Flacco; D'Alessandro, Daniela. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 9.1-9.1. (Intervento presentato al convegno La SItI per la difesa e per il rinnovamento del servizio sanitario nazionale tenutosi a Taormina nel 17-20 ottobre 2013).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/554110
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