Questo testo – frutto di dieci anni di lavoro - analizza le varie dimensioni in cui si articola l’ermeneutica: essa è una famiglia di tecniche per l’analisi di testi, ma è anche un insieme di teorie dell’interpretazione, oltre a candidarsi come l’espressione più adatta a cogliere lo spirito dei nostri tempi. L’ermeneutica può vantare sia una plurisecolare tradizione, sia la capacità di interloquire con le odierne scienze umane e sociali in particolare, in quanto le sue riflessioni riguardano i processi culturali e comunicativi tanto quanto l’attuale dibattito epistemologico e metodologico. Questo volume ricostruisce lo sviluppo del pensiero ermeneutico e le sue molteplici anime, al fine di coglierne l’attualità nell’ambito delle scienze sociali. La prima parte del libro ripercorre i lineamenti fondamentali della storia del pensiero ermeneutico, dall’epoca arcaica fino ai giorni nostri. Gli esponenti più recenti analizzati sono Dilthey, Husserl e la fenomenologia, Heidegger e Gadamer. La seconda parte rivisita tre “luoghi” contemporanei, ossia l’ermeneutica esegetica: Betti, Hirsch, Oevermann; quella filosofica: la rilettura di Nietzsche e i post-heideggeriani; la critica dell’ideologia: Habermas e Thompson. A questi luoghi si aggiunge la “via lunga” di Ricoeur, che li attraversa tutti e tre. Infine, il libro si concentra sui limiti e le potenzialità dell’intervista, riletta alla luce dei capitoli precedenti. Ma varie indicazioni riguardano anche altre tecniche della ricerca sociale, ponendole fra l’arte dell’interpretazione ed il rigore metodologico. In particolare quest’ultima parte del libro rilegge la ricerca sociale come “esperienza ermeneutica” da tre punti di vista: la centralità del linguaggio della ricerca, sia nell’ottica della critica al suo uso ideologico, sia in base al concetto di “linguisticità dialogica” (Gadamer); l’interazione fra gli attori dell’intervista (testo compreso), quale dinamica interpretativa; le fasi della ricerca, con particolare riguardo alla testualità della base empirica, alla sua interpretazione e ai limiti che vincolano la generalizzabilità dei risultati.

Comunicare e interpretare. Introduzione all'ermeneutica per la ricerca sociale / Montesperelli, Paolo. - STAMPA. - (2014), pp. 1-311.

Comunicare e interpretare. Introduzione all'ermeneutica per la ricerca sociale

MONTESPERELLI, Paolo
2014

Abstract

Questo testo – frutto di dieci anni di lavoro - analizza le varie dimensioni in cui si articola l’ermeneutica: essa è una famiglia di tecniche per l’analisi di testi, ma è anche un insieme di teorie dell’interpretazione, oltre a candidarsi come l’espressione più adatta a cogliere lo spirito dei nostri tempi. L’ermeneutica può vantare sia una plurisecolare tradizione, sia la capacità di interloquire con le odierne scienze umane e sociali in particolare, in quanto le sue riflessioni riguardano i processi culturali e comunicativi tanto quanto l’attuale dibattito epistemologico e metodologico. Questo volume ricostruisce lo sviluppo del pensiero ermeneutico e le sue molteplici anime, al fine di coglierne l’attualità nell’ambito delle scienze sociali. La prima parte del libro ripercorre i lineamenti fondamentali della storia del pensiero ermeneutico, dall’epoca arcaica fino ai giorni nostri. Gli esponenti più recenti analizzati sono Dilthey, Husserl e la fenomenologia, Heidegger e Gadamer. La seconda parte rivisita tre “luoghi” contemporanei, ossia l’ermeneutica esegetica: Betti, Hirsch, Oevermann; quella filosofica: la rilettura di Nietzsche e i post-heideggeriani; la critica dell’ideologia: Habermas e Thompson. A questi luoghi si aggiunge la “via lunga” di Ricoeur, che li attraversa tutti e tre. Infine, il libro si concentra sui limiti e le potenzialità dell’intervista, riletta alla luce dei capitoli precedenti. Ma varie indicazioni riguardano anche altre tecniche della ricerca sociale, ponendole fra l’arte dell’interpretazione ed il rigore metodologico. In particolare quest’ultima parte del libro rilegge la ricerca sociale come “esperienza ermeneutica” da tre punti di vista: la centralità del linguaggio della ricerca, sia nell’ottica della critica al suo uso ideologico, sia in base al concetto di “linguisticità dialogica” (Gadamer); l’interazione fra gli attori dell’intervista (testo compreso), quale dinamica interpretativa; le fasi della ricerca, con particolare riguardo alla testualità della base empirica, alla sua interpretazione e ai limiti che vincolano la generalizzabilità dei risultati.
2014
9788823821828
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Comunicare e interpretare. Introduzione all'ermeneutica per la ricerca sociale / Montesperelli, Paolo. - STAMPA. - (2014), pp. 1-311.
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