Outside the GRA of Rome Tor Bella Monaca is located, a district divided into two distinct areas that have evolved in different ways, different was their history, the period of settlement and their transformation process. The village, which arose spontaneously in the early '40s, is characterized by low-rise private dwellings with gardens and orchards. The neighborhood, however, born in the early 80s, is characterized by massive construction of public housing. The township was self-made, by immigrants from the southern regions, with a great spirit of sacrifice according to that process of building called 'illegal necessity'. The residential area, however, has been realized - in the first PEEP of Rome - with the intent to tackle the housing crisis by hosting a population from very disadvantaged backgrounds, both linked to poor housing conditions both in terms of economic weakness and social development. Its history is linked to the struggles for services, participation in strikes of its inhabitants forced to self-organize to emerge from the state of social abandonment in which they were relegated. Tor Bella Monaca today is known as the district of decay and abandonment, drug dealing and organized crime, but it is also widespread persistence and desire for redemption of many individuals and organizations who, through practices of self-management of public spaces, seek to 'take care' of their territory.

Fuori dal Grande Raccordo Anulare di Roma si trova Tor Bella Monaca, un quartiere suddiviso in due zone distinte che hanno avuto una diversa evoluzione; diversa è stata la loro storia, il periodo di insediamento e il loro processo di trasformazione. La borgata, sorta spontaneamente agli inizi degli anni ’40, è caratterizzata da abitazioni private di pochi piani con orti e giardini. Il quartiere popolare, invece, nato agli inizi degli anni ’80, è caratterizzato da costruzioni imponenti di edilizia residenziale pubblica. La borgata è stata autocostruita, dagli immigrati provenienti dalle regioni del sud, con grande spirito di sacrificio secondo quel processo di edificazione definito ‘abusivismo di necessità’. Il quartiere residenziale, invece, è stato realizzato – nell’ambito del primo PEEP di Roma – con l’intento di fronteggiare l’emergenza abitativa ospitando una popolazione proveniente da contesti molto svantaggiati, legati sia a condizioni abitative precarie sia a condizioni di debolezza economica e sociale. La sua storia è legata alle lotte per i servizi, alla partecipazione, agli scioperi dei suoi abitanti costretti ad auto-organizzarsi per emergere dallo stato di abbandono sociale in cui erano stati relegati. Tor Bella Monaca oggi è conosciuto come il quartiere del degrado e dell’abbandono, dello spaccio di droga e della criminalità organizzata, ma è anche ostinazione diffusa e voglia di riscatto di tanti cittadini e associazioni che, attraverso pratiche di autogestione degli spazi pubblici, cercano di ‘prendersi cura’ del proprio territorio.

Tor Bella Monaca il ‘diritto alla città’ tra autocostruzione e auto-organizzazione / Montillo, Francesco. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 70-80.

Tor Bella Monaca il ‘diritto alla città’ tra autocostruzione e auto-organizzazione

Montillo, francesco
2016

Abstract

Outside the GRA of Rome Tor Bella Monaca is located, a district divided into two distinct areas that have evolved in different ways, different was their history, the period of settlement and their transformation process. The village, which arose spontaneously in the early '40s, is characterized by low-rise private dwellings with gardens and orchards. The neighborhood, however, born in the early 80s, is characterized by massive construction of public housing. The township was self-made, by immigrants from the southern regions, with a great spirit of sacrifice according to that process of building called 'illegal necessity'. The residential area, however, has been realized - in the first PEEP of Rome - with the intent to tackle the housing crisis by hosting a population from very disadvantaged backgrounds, both linked to poor housing conditions both in terms of economic weakness and social development. Its history is linked to the struggles for services, participation in strikes of its inhabitants forced to self-organize to emerge from the state of social abandonment in which they were relegated. Tor Bella Monaca today is known as the district of decay and abandonment, drug dealing and organized crime, but it is also widespread persistence and desire for redemption of many individuals and organizations who, through practices of self-management of public spaces, seek to 'take care' of their territory.
2016
Pratiche insorgenti e riappropriazione della città
978-88-940261-1-5
Fuori dal Grande Raccordo Anulare di Roma si trova Tor Bella Monaca, un quartiere suddiviso in due zone distinte che hanno avuto una diversa evoluzione; diversa è stata la loro storia, il periodo di insediamento e il loro processo di trasformazione. La borgata, sorta spontaneamente agli inizi degli anni ’40, è caratterizzata da abitazioni private di pochi piani con orti e giardini. Il quartiere popolare, invece, nato agli inizi degli anni ’80, è caratterizzato da costruzioni imponenti di edilizia residenziale pubblica. La borgata è stata autocostruita, dagli immigrati provenienti dalle regioni del sud, con grande spirito di sacrificio secondo quel processo di edificazione definito ‘abusivismo di necessità’. Il quartiere residenziale, invece, è stato realizzato – nell’ambito del primo PEEP di Roma – con l’intento di fronteggiare l’emergenza abitativa ospitando una popolazione proveniente da contesti molto svantaggiati, legati sia a condizioni abitative precarie sia a condizioni di debolezza economica e sociale. La sua storia è legata alle lotte per i servizi, alla partecipazione, agli scioperi dei suoi abitanti costretti ad auto-organizzarsi per emergere dallo stato di abbandono sociale in cui erano stati relegati. Tor Bella Monaca oggi è conosciuto come il quartiere del degrado e dell’abbandono, dello spaccio di droga e della criminalità organizzata, ma è anche ostinazione diffusa e voglia di riscatto di tanti cittadini e associazioni che, attraverso pratiche di autogestione degli spazi pubblici, cercano di ‘prendersi cura’ del proprio territorio.
Tor Bella Monaca; periferia; borgata; autocostruzione; auto-organizzazione
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Tor Bella Monaca il ‘diritto alla città’ tra autocostruzione e auto-organizzazione / Montillo, Francesco. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 70-80.
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