La comunità scientifica coinvolta nello studio del Patrimonio Culturale ha l’imperativo morale di proporre soluzioni innovative che consentano di coniugare le esigente conservative della singola opera d’arte con la massimizzazione del suo valore economico. La Conferenza InART di Evora, Portogallo (10-13 Luglio 2013), si è proposta di fornire una piattaforma di dialogo non solo tra restauratori, ma anche altre professionalità, il cui obiettivo comune è la messa a punto di procedure di analisi delle opere d’arte che rispettino i criteri di portabilità, versatilità e non invasività. Il mezzo è la messa a punto di tali procedure in laboratorio, e la loro successiva applicazione. Il carattere scientifico della Conferenza e, più in generale, della ricerca nel settore della Conservazione dei Beni Culturali, possono rendere di difficile comprensione le metodologie sperimentali impiegate per la conoscenza e preservazione di un’opera d’arte e i loro aspetti innovativi. Lo scopo di questo filmato è quello di divulgare le conoscenze acquisite durante l’esperienza “InArt” di Evora, rendendo accessibili informazioni estremamente settoriali anche a coloro che non hanno competenze al riguardo. L’idea alla base del filmato è quella di affidare l’arduo compito ai protagonisti della Conferenza “InArt”, a cui è stato chiesto di descrivere nel modo più semplice possibile la tematica di ricerca esposta al Convegno – e di sottolinearne il carattere innovativo – in una breve intervista. Il video ha una durata di 27' c.a. ed è in lingua Inglese, con sottotitoli in Italiano.

Premio di 800 euro per la partecipazione ad una scuola dottorale estiva fuori dall’Italia nell’anno 2013, bandito dalla Scuola Dottorale “Vito Volterra”, in collaborazione con la Libreria “Assaggi” di Roma / Botticelli, Michela. - (2013).

Premio di 800 euro per la partecipazione ad una scuola dottorale estiva fuori dall’Italia nell’anno 2013, bandito dalla Scuola Dottorale “Vito Volterra”, in collaborazione con la Libreria “Assaggi” di Roma

BOTTICELLI, MICHELA
2013

Abstract

La comunità scientifica coinvolta nello studio del Patrimonio Culturale ha l’imperativo morale di proporre soluzioni innovative che consentano di coniugare le esigente conservative della singola opera d’arte con la massimizzazione del suo valore economico. La Conferenza InART di Evora, Portogallo (10-13 Luglio 2013), si è proposta di fornire una piattaforma di dialogo non solo tra restauratori, ma anche altre professionalità, il cui obiettivo comune è la messa a punto di procedure di analisi delle opere d’arte che rispettino i criteri di portabilità, versatilità e non invasività. Il mezzo è la messa a punto di tali procedure in laboratorio, e la loro successiva applicazione. Il carattere scientifico della Conferenza e, più in generale, della ricerca nel settore della Conservazione dei Beni Culturali, possono rendere di difficile comprensione le metodologie sperimentali impiegate per la conoscenza e preservazione di un’opera d’arte e i loro aspetti innovativi. Lo scopo di questo filmato è quello di divulgare le conoscenze acquisite durante l’esperienza “InArt” di Evora, rendendo accessibili informazioni estremamente settoriali anche a coloro che non hanno competenze al riguardo. L’idea alla base del filmato è quella di affidare l’arduo compito ai protagonisti della Conferenza “InArt”, a cui è stato chiesto di descrivere nel modo più semplice possibile la tematica di ricerca esposta al Convegno – e di sottolinearne il carattere innovativo – in una breve intervista. Il video ha una durata di 27' c.a. ed è in lingua Inglese, con sottotitoli in Italiano.
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