Questo lavoro si inserisce in un contesto di ricerca localizzato sul territorio romano, che è oggetto da due anni del cosiddetto Piano Nomadi varato dalla giunta dal prefetto di Roma sotto la giunta del sindaco Gianni Alemanno. Il Piano prevede l’eliminazione mediante sgombero dei campi erroneamente definiti nomadi, e il ricollocamento della popolazione rom in spazi designati alle periferie della città. Oggetto di un dossier curato da Amnesty International (“La risposta sbagliata”2010) e di numerose pubblicazioni da parte di associazioni del settore (Associazione 21 luglio, tra gli altri “Linea 40”), che ne denunciano le pratiche come lesive dei diritti umani fondamentali, ha raggiunto in questi due anni lo scopo per il quale fu creato: la soppressione dei campi abusivi e la reclusione della popolazione rom in campi controllati. Solo poche comunità sono riuscite ad opporre resistenza ed aiutate dalle associazioni hanno intrapreso un cammino di lotta per il diritto all’abitare degno. Una di queste comunità è quella attualmente residente all’interno di una occupazione gestita da un movimento di lotta per la casa romano, su Via Prenestina: Metropoliz, la città meticcia. Il lavoro presenta la storia di questa comunità Rom dal suo arrivo a Roma fino all’ingresso all’interno dell’occupazione e le sfide che si trova ad affrontare nei confronti delle due associazioni che l’hanno assistita nel percorso verso l’autodeterminazione. Una parte rilevante del lavoro è dedicata alla tematica dell’utilizzo del linguaggio come scelta politica determinata, da parte di tutte le parti in causa.

Oltre il piano nomadi. Storia della comunità Rom nell'occupazione Metropoliz a Roma / Montella, MARIA GRAZIA. - STAMPA. - (2011). (Intervento presentato al convegno Tracce Urbane tenutosi a Ferrara, Italia nel 28-29 giugno 2012).

Oltre il piano nomadi. Storia della comunità Rom nell'occupazione Metropoliz a Roma

MONTELLA, MARIA GRAZIA
2011

Abstract

Questo lavoro si inserisce in un contesto di ricerca localizzato sul territorio romano, che è oggetto da due anni del cosiddetto Piano Nomadi varato dalla giunta dal prefetto di Roma sotto la giunta del sindaco Gianni Alemanno. Il Piano prevede l’eliminazione mediante sgombero dei campi erroneamente definiti nomadi, e il ricollocamento della popolazione rom in spazi designati alle periferie della città. Oggetto di un dossier curato da Amnesty International (“La risposta sbagliata”2010) e di numerose pubblicazioni da parte di associazioni del settore (Associazione 21 luglio, tra gli altri “Linea 40”), che ne denunciano le pratiche come lesive dei diritti umani fondamentali, ha raggiunto in questi due anni lo scopo per il quale fu creato: la soppressione dei campi abusivi e la reclusione della popolazione rom in campi controllati. Solo poche comunità sono riuscite ad opporre resistenza ed aiutate dalle associazioni hanno intrapreso un cammino di lotta per il diritto all’abitare degno. Una di queste comunità è quella attualmente residente all’interno di una occupazione gestita da un movimento di lotta per la casa romano, su Via Prenestina: Metropoliz, la città meticcia. Il lavoro presenta la storia di questa comunità Rom dal suo arrivo a Roma fino all’ingresso all’interno dell’occupazione e le sfide che si trova ad affrontare nei confronti delle due associazioni che l’hanno assistita nel percorso verso l’autodeterminazione. Una parte rilevante del lavoro è dedicata alla tematica dell’utilizzo del linguaggio come scelta politica determinata, da parte di tutte le parti in causa.
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