L’interesse per gli studi sulla Pubblica Amministrazione, pur assumendo datazioni differenti nei vari contesti accademici, si è manifestato e sviluppato nell’ambito delle discipline economico-aziendali successivamente rispetto alle analisi sulle imprese private. Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, è stata da più parti ribadita l’importanza di portare avanti la ricerca per la ricostruzione concettuale delle logiche che hanno ispirato, nella sua evoluzione, gli studi sul settore pubblico. La principale ragione che ci induce a ritenere necessario un sistematico impegno in questa direzione riguarda l’esigenza di rinnovamento mostrata dallo Stato attraverso i processi di decentramento e esternalizzazione. In particolare, mentre precedentemente il sistema pubblico si strutturava in maniera “piramidale” generando meccanismi di regolamentazione di natura burocratica e normativa, attualmente i cambiamenti e le dinamiche ambiantali stanno modificando la stessa struttura pubblica che va sempre più orientandosi verso una configurazione reticolare. In tale contesto gli stessi “meccanismi di regolamentazione” dei rapporti non possono più essere esclusivamente di natura burocratica e normativa, giacché nascono nuove esigenze di coordinamento, delega, controllo, comunicazione, etc. Partendo da tali considerazioni e mutuando concetti propri delle analisi organizzative, sociologiche ed economico-aziendali, nella prima parte del lavoro, si è analizzata l’evoluzione gestionale ed organizzativa che attualmente pervade il sistema della Pubblica Amministrazione, individuando le determinanti del cambiamento (Cap. I) e l’evoluzione dei meccanismi di regolamentazione delle rela-zioni (Cap. II). Questi ultimi, in particolare, sono stati analizzati secondo l’impostazione metodologica di ideal-tipo weberiano (Cap. III), mediante la quale si è cercato di tracciare un quadro teorico di riferimento volto a valutare, se ed in quale misura, le singole Pubbliche Amministrazioni possono essere ricondotte a quei modelli idealtipici o, invece, se ne discostano. A tal fine si è fatto riferimento a tre modelli ideali di regolamentazione: la burocrazia, il mercato e il network il cui processo evolutivo si è voluto distinguere negli aspetti strategico-organizzativi, per ciò che attiene alla formazione delle decisioni, nonché nei meccanismi di governo relativi ai processi attuativi delle stesse. Mediante l’approccio metodologico della Teoria dell’Agenzia, nella seconda parte il lavoro, si è cercato di rileggere l’evoluzione dei meccanismi di regolamentazione in modo da poter interpretare, da un lato, gli attori della relazione e, dall’altro, i costi generati nel rapporto relazionale (Cap. IV). A riguardo, la Teoria dell’Agenzia è stata utilizzata come lente metodologica attraverso la quale leggere le relazioni che nascono tra il Principale pubblico (Pubblica Amministrazione nelle vesti di Governo Centrale) e gli Agenti pubblici (Pubbliche Amministrazioni nelle vesti di Enti Locali, Municipalizzate e Imprese di Pubblici Servizi). Mediante tale strumento concettuale si è anche offerto un’interpretazione del meccanismo di regolamentazione che attualmente contraddistingue le relazioni tra la P.A. (Principale) e le (P.A.) (Cap. V). In ultima analisi si è ritenuto utile testare le considerazioni che si sono andate sviluppando su di un piano puramente teorico attraverso l’osservazione di una realtà concreta quale è quella della Società per l’Imprenditorialità Giovanile (Cap. VI). La scelta di questo caso è stata determinata proprio dall’ampiezza e dalla complessità che lo caratterizza e che consente, pertanto, di ritrovare due dei tre sistemi di regolamentazione studiati; ciò in quanto fornisce una verifica sia delle situazioni regolamentate da meccanismi burocratici (laddove operava come Agenzia Pubblica), sia da meccanismi che sono stati definiti di quasi gerarchia (come S.p.A. a partecipazione statale). In sostanza, nell’analisi della società per l’Imprenditorialità Giovanile (IG) si può chiaramente identificare, per analogia, il percorso evolutivo che sta caratterizzando la Pubblica Amministrazione italiana, da situazioni regolamentate da meccanismi burocratici weberiani a meccanismi ibridi che sono stati definiti come neoweberiani (cap. V), subentranti laddove il coordinamento burocratico puro delle relazioni si è dimostrato inefficace ed inefficiente nell’adattarsi ai cambiamenti in corso nella P.A. e nell’ambiente socioeconomico di riferimento istituzionale. Tali sistemi organizzativi neoweberiani sono stati assimilati alle “quasi gerarchie” poiché in essi risultano presenti strutture di regolazione delle attività pubbliche basate sulla cultura dei risultati e della responsabilità sui comportamenti e, tuttavia, tali attività espletate, e le interrelazioni che ne conseguono, seguono ad essere assistite e supportate da meccanismi di regolazione di tipo burocratico.

Evoluzione e struttura delle relazioni di agenzia nel sistema della Pubblica Amministrazione / ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - STAMPA. - (1998).

Evoluzione e struttura delle relazioni di agenzia nel sistema della Pubblica Amministrazione

ESPOSITO DE FALCO, SALVATORE
01/01/1998

Abstract

L’interesse per gli studi sulla Pubblica Amministrazione, pur assumendo datazioni differenti nei vari contesti accademici, si è manifestato e sviluppato nell’ambito delle discipline economico-aziendali successivamente rispetto alle analisi sulle imprese private. Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, è stata da più parti ribadita l’importanza di portare avanti la ricerca per la ricostruzione concettuale delle logiche che hanno ispirato, nella sua evoluzione, gli studi sul settore pubblico. La principale ragione che ci induce a ritenere necessario un sistematico impegno in questa direzione riguarda l’esigenza di rinnovamento mostrata dallo Stato attraverso i processi di decentramento e esternalizzazione. In particolare, mentre precedentemente il sistema pubblico si strutturava in maniera “piramidale” generando meccanismi di regolamentazione di natura burocratica e normativa, attualmente i cambiamenti e le dinamiche ambiantali stanno modificando la stessa struttura pubblica che va sempre più orientandosi verso una configurazione reticolare. In tale contesto gli stessi “meccanismi di regolamentazione” dei rapporti non possono più essere esclusivamente di natura burocratica e normativa, giacché nascono nuove esigenze di coordinamento, delega, controllo, comunicazione, etc. Partendo da tali considerazioni e mutuando concetti propri delle analisi organizzative, sociologiche ed economico-aziendali, nella prima parte del lavoro, si è analizzata l’evoluzione gestionale ed organizzativa che attualmente pervade il sistema della Pubblica Amministrazione, individuando le determinanti del cambiamento (Cap. I) e l’evoluzione dei meccanismi di regolamentazione delle rela-zioni (Cap. II). Questi ultimi, in particolare, sono stati analizzati secondo l’impostazione metodologica di ideal-tipo weberiano (Cap. III), mediante la quale si è cercato di tracciare un quadro teorico di riferimento volto a valutare, se ed in quale misura, le singole Pubbliche Amministrazioni possono essere ricondotte a quei modelli idealtipici o, invece, se ne discostano. A tal fine si è fatto riferimento a tre modelli ideali di regolamentazione: la burocrazia, il mercato e il network il cui processo evolutivo si è voluto distinguere negli aspetti strategico-organizzativi, per ciò che attiene alla formazione delle decisioni, nonché nei meccanismi di governo relativi ai processi attuativi delle stesse. Mediante l’approccio metodologico della Teoria dell’Agenzia, nella seconda parte il lavoro, si è cercato di rileggere l’evoluzione dei meccanismi di regolamentazione in modo da poter interpretare, da un lato, gli attori della relazione e, dall’altro, i costi generati nel rapporto relazionale (Cap. IV). A riguardo, la Teoria dell’Agenzia è stata utilizzata come lente metodologica attraverso la quale leggere le relazioni che nascono tra il Principale pubblico (Pubblica Amministrazione nelle vesti di Governo Centrale) e gli Agenti pubblici (Pubbliche Amministrazioni nelle vesti di Enti Locali, Municipalizzate e Imprese di Pubblici Servizi). Mediante tale strumento concettuale si è anche offerto un’interpretazione del meccanismo di regolamentazione che attualmente contraddistingue le relazioni tra la P.A. (Principale) e le (P.A.) (Cap. V). In ultima analisi si è ritenuto utile testare le considerazioni che si sono andate sviluppando su di un piano puramente teorico attraverso l’osservazione di una realtà concreta quale è quella della Società per l’Imprenditorialità Giovanile (Cap. VI). La scelta di questo caso è stata determinata proprio dall’ampiezza e dalla complessità che lo caratterizza e che consente, pertanto, di ritrovare due dei tre sistemi di regolamentazione studiati; ciò in quanto fornisce una verifica sia delle situazioni regolamentate da meccanismi burocratici (laddove operava come Agenzia Pubblica), sia da meccanismi che sono stati definiti di quasi gerarchia (come S.p.A. a partecipazione statale). In sostanza, nell’analisi della società per l’Imprenditorialità Giovanile (IG) si può chiaramente identificare, per analogia, il percorso evolutivo che sta caratterizzando la Pubblica Amministrazione italiana, da situazioni regolamentate da meccanismi burocratici weberiani a meccanismi ibridi che sono stati definiti come neoweberiani (cap. V), subentranti laddove il coordinamento burocratico puro delle relazioni si è dimostrato inefficace ed inefficiente nell’adattarsi ai cambiamenti in corso nella P.A. e nell’ambiente socioeconomico di riferimento istituzionale. Tali sistemi organizzativi neoweberiani sono stati assimilati alle “quasi gerarchie” poiché in essi risultano presenti strutture di regolazione delle attività pubbliche basate sulla cultura dei risultati e della responsabilità sui comportamenti e, tuttavia, tali attività espletate, e le interrelazioni che ne conseguono, seguono ad essere assistite e supportate da meccanismi di regolazione di tipo burocratico.
1998
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/506006
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact