5.668 sono i Beni Archeologici conclamati e 317 i siti archeologici subacquei in Italia. A questi si sommano un numero altissimo di altri beni, alcuni noti e altri presunti, a torto o a ragione definiti minori, in quanto la loro valenza è più legata alla testimonianza storica che al primato artistico o dimensionale di beni eccellentemente conservati. "Croce e delizia" del suolo italiano, l'archeologia rappresenta quindi un giacimento semi-sommerso, che provoca spesso conflitti territoriali. Dissociazione tra passato e futuro, scontri tra pubblico e privato, divergenze tra sviluppo economico e conservazione del patrimonio archeologico, ostilità tra difesa della natura e protezione dei beni culturali, opposizioni tra paesaggio come entità aperta e stratificata e enclaves archeologiche come luoghi chiusi e separati, sono solo alcuni dei contrasti che l’archeologia provoca nel nostro paese. La convivenza tra passato e futuro, intesa come stratificazione della storia e come palinsesto della città è stata, piuttosto, la fortuna di una città come Roma, che rappresenta il mito della continuità del tempo, dell’intreccio delle epoche, della sovrapposizione degli stili. La messa in valore dei luoghi caratterizzati dalla presenza di frammenti del passato può costituire un importante elemento per il raggiungimento di quella “qualità dell'urbano” che spesso manca nelle nostre città, in particolar modo nelle aree periurbane, sorte nel modernocontemporaneo
Archeologia e città: un conflitto contemporaneo / Capuano, Alessandra. - (2012), pp. 87-91.
Archeologia e città: un conflitto contemporaneo
CAPUANO, Alessandra
2012
Abstract
5.668 sono i Beni Archeologici conclamati e 317 i siti archeologici subacquei in Italia. A questi si sommano un numero altissimo di altri beni, alcuni noti e altri presunti, a torto o a ragione definiti minori, in quanto la loro valenza è più legata alla testimonianza storica che al primato artistico o dimensionale di beni eccellentemente conservati. "Croce e delizia" del suolo italiano, l'archeologia rappresenta quindi un giacimento semi-sommerso, che provoca spesso conflitti territoriali. Dissociazione tra passato e futuro, scontri tra pubblico e privato, divergenze tra sviluppo economico e conservazione del patrimonio archeologico, ostilità tra difesa della natura e protezione dei beni culturali, opposizioni tra paesaggio come entità aperta e stratificata e enclaves archeologiche come luoghi chiusi e separati, sono solo alcuni dei contrasti che l’archeologia provoca nel nostro paese. La convivenza tra passato e futuro, intesa come stratificazione della storia e come palinsesto della città è stata, piuttosto, la fortuna di una città come Roma, che rappresenta il mito della continuità del tempo, dell’intreccio delle epoche, della sovrapposizione degli stili. La messa in valore dei luoghi caratterizzati dalla presenza di frammenti del passato può costituire un importante elemento per il raggiungimento di quella “qualità dell'urbano” che spesso manca nelle nostre città, in particolar modo nelle aree periurbane, sorte nel modernocontemporaneoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.