OBIETTIVI: Le modifiche dell’ambiente naturale alle diverse scale geografiche, il crescente volume di scambi commerciali tra paesi, la modifica dei processi zootecnici ed agricoli, la resistenza agli antibiotici e la modifica delle abitudini alimentari della popolazione sono tra i determinanti del rischio di trasmissione di patogeni tra animali e uomo (zoonosi). Per esempio, le arbovirosi di origine tropicale sono un crescente motivo di attenzione, come testimoniato dai recenti focolai epidemici causati dai virus Chikungunya e West Nile nel nord Italia. Meno studiati, ma ugualmente rilevanti per i danni economici che possono derivarne sono i patogeni trasmissibili dall’uomo ad animale. Tuttavia ancora scarse sono le evidenze sulle dimensioni del fenomeno, sulle vie di trasmissione (dirette o indirette) e sulle specie animali piu` frequentemente colpite. METODI: E’ stata effettuata una revisione sistematica della letteratura scientifica mediante gli usualimotori di ricerca. Esempi di termini utilizzati nella stringa di ricerca sono zooanthroponoses, zoonoses e reverse transmission. Successivamente la ricerca e` stata raffinata e circoscritta calcolando per ogni patogeno la frequenza degli studi che riportano la trasmissione da uomo ad animale rispetto al totale. RISULTATI: Il termine "zoonoses" restituisce 18493 records in Scopus e 14164 in Pubmed. Gli articoli che dimostrano una avvenuta trasmissione da uomo ad animale sono circa il 4% del totale e comprendono i virus dell’influenza A, lo Staphylococcus aureus meticillino resistente, il Mycobacterium tuberculosis, il virus del morbillo, L’Herpes simplex, ed alcuni microrganismi enterici. Gli animali piu` frequentemente infettati sono risultati essere i maiali, i bovini, i primati non umani e gli animali da compagnia. In molti articoli la trasmissione da uomo ad animale e` solo ipotizzata o ottenuta mediante inoculo sperimentale. CONCLUSIONI: La maggior parte degli studi riporta meccanismi di trasmissione diretta mentre piu` rare sono le zoonosi trasmesse dall’uomo mediante rilascio di patogeni nell’ambiente e successiva infezione degli animali. L’infezione di animali da produzione sembra essere piu` frequente anche se l’impatto sulle microeconomie locali di epidemie che colpiscono specie prossime all’estinzione o dalla grande valenza turistica puo` essere piu` grande.

Zoonosi, ambiente e salute: l'impatto dei patogeni trasmissibili dall'uomo agli animali / Solimini, ANGELO GIUSEPPE; D'Addario, Maddalena; DI LASCIO, Antonio; DE VITO, Corrado; Villari, Paolo. - STAMPA. - (2012), pp. 756-756. (Intervento presentato al convegno Prevenzione e sanità pubblica al servizio del Paese. L'igienista verso le nuove esigenze di salute tenutosi a Santa Margherita di Pula, Cagliari nel 3/6 ottobre 2012).

Zoonosi, ambiente e salute: l'impatto dei patogeni trasmissibili dall'uomo agli animali

SOLIMINI, ANGELO GIUSEPPE;D'ADDARIO, MADDALENA;DI LASCIO, ANTONIO;DE VITO, CORRADO;VILLARI, Paolo
2012

Abstract

OBIETTIVI: Le modifiche dell’ambiente naturale alle diverse scale geografiche, il crescente volume di scambi commerciali tra paesi, la modifica dei processi zootecnici ed agricoli, la resistenza agli antibiotici e la modifica delle abitudini alimentari della popolazione sono tra i determinanti del rischio di trasmissione di patogeni tra animali e uomo (zoonosi). Per esempio, le arbovirosi di origine tropicale sono un crescente motivo di attenzione, come testimoniato dai recenti focolai epidemici causati dai virus Chikungunya e West Nile nel nord Italia. Meno studiati, ma ugualmente rilevanti per i danni economici che possono derivarne sono i patogeni trasmissibili dall’uomo ad animale. Tuttavia ancora scarse sono le evidenze sulle dimensioni del fenomeno, sulle vie di trasmissione (dirette o indirette) e sulle specie animali piu` frequentemente colpite. METODI: E’ stata effettuata una revisione sistematica della letteratura scientifica mediante gli usualimotori di ricerca. Esempi di termini utilizzati nella stringa di ricerca sono zooanthroponoses, zoonoses e reverse transmission. Successivamente la ricerca e` stata raffinata e circoscritta calcolando per ogni patogeno la frequenza degli studi che riportano la trasmissione da uomo ad animale rispetto al totale. RISULTATI: Il termine "zoonoses" restituisce 18493 records in Scopus e 14164 in Pubmed. Gli articoli che dimostrano una avvenuta trasmissione da uomo ad animale sono circa il 4% del totale e comprendono i virus dell’influenza A, lo Staphylococcus aureus meticillino resistente, il Mycobacterium tuberculosis, il virus del morbillo, L’Herpes simplex, ed alcuni microrganismi enterici. Gli animali piu` frequentemente infettati sono risultati essere i maiali, i bovini, i primati non umani e gli animali da compagnia. In molti articoli la trasmissione da uomo ad animale e` solo ipotizzata o ottenuta mediante inoculo sperimentale. CONCLUSIONI: La maggior parte degli studi riporta meccanismi di trasmissione diretta mentre piu` rare sono le zoonosi trasmesse dall’uomo mediante rilascio di patogeni nell’ambiente e successiva infezione degli animali. L’infezione di animali da produzione sembra essere piu` frequente anche se l’impatto sulle microeconomie locali di epidemie che colpiscono specie prossime all’estinzione o dalla grande valenza turistica puo` essere piu` grande.
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