La ricerca costituisce la prima applicazione sperimentale dei principi della Convenzione Europea del paesaggio al contesto italiano. Caso esemplificativo, e non modello, il caso di studio di Camerino tende quindi a delineare un percorso attraverso il quale pervenire alla articolazione degli obiettivi della convenzione Europea così come riaffermati nell’accordo tra Stato e regioni, riconducibile ad alcune fasi principali: -identificazione delle diverse risorse identitarie connesse al paesaggio, storico-culturali, fisico-ambientali, sociali-simboliche; lettura correlata e integrazione delle risorse precedentemente analizzate in forma settoriale attraverso l’indagine sul funzionamento del paesaggio e d il riconoscimento dei differenti contesti paesistici, intesi come patrimonio di differenze e specificità; -interpretazione dei valori di rilevanza ed integrità, -diagnosi delle condizioni di stabilità/rischio/modificazione potenziale del paesaggio attraverso l’indagine sui processi di mutamento in corso, le previsioni di trasformazione e di vincolo dei piani urbanistici e territoriali, gli scenari di rischio di alterazione e compromissione del patrimonio paesistico; -la definizione degli obiettivi di qualità paesistica e delle tutele, articolati in primo luogo per all’intera area di studio ed ulteriormente specificati all’interno di un conteso paesistico campione, all’interno del quel viene evidenziata anche la necessità, e l’opportunità, di affiancare ai dispositivi di tutela e di indirizzo alcuni progetti mirati in forma più diretta alla rigenerazione, recupero, restauro e valorizzazione delle risorse paesistiche.

Applicazione sperimentale: I paesaggi di Camerino - Studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea sul paesaggio - Ricerca nazionale, Convenzione Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Società Italiana degli Urbanisti (SIU); resp. A.Clementi; Coord. applicazione sperimentale L.Caravaggi Ricerca pubblicata in: A. Clementi, a cura di, Interpretazioni di paesaggio, Convenzione Europea e innovazioni di metodo, Meltemi, Roma, 2002; A. Clementi, Revisioni di Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002 / Caravaggi, Lucina. - (2001).

Applicazione sperimentale: I paesaggi di Camerino - Studi metodologici per l’applicazione della Convenzione Europea sul paesaggio - Ricerca nazionale, Convenzione Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Società Italiana degli Urbanisti (SIU); resp. A.Clementi; Coord. applicazione sperimentale L.Caravaggi Ricerca pubblicata in: A. Clementi, a cura di, Interpretazioni di paesaggio, Convenzione Europea e innovazioni di metodo, Meltemi, Roma, 2002; A. Clementi, Revisioni di Paesaggio, Meltemi, Roma, 2002

CARAVAGGI, Lucina
2001

Abstract

La ricerca costituisce la prima applicazione sperimentale dei principi della Convenzione Europea del paesaggio al contesto italiano. Caso esemplificativo, e non modello, il caso di studio di Camerino tende quindi a delineare un percorso attraverso il quale pervenire alla articolazione degli obiettivi della convenzione Europea così come riaffermati nell’accordo tra Stato e regioni, riconducibile ad alcune fasi principali: -identificazione delle diverse risorse identitarie connesse al paesaggio, storico-culturali, fisico-ambientali, sociali-simboliche; lettura correlata e integrazione delle risorse precedentemente analizzate in forma settoriale attraverso l’indagine sul funzionamento del paesaggio e d il riconoscimento dei differenti contesti paesistici, intesi come patrimonio di differenze e specificità; -interpretazione dei valori di rilevanza ed integrità, -diagnosi delle condizioni di stabilità/rischio/modificazione potenziale del paesaggio attraverso l’indagine sui processi di mutamento in corso, le previsioni di trasformazione e di vincolo dei piani urbanistici e territoriali, gli scenari di rischio di alterazione e compromissione del patrimonio paesistico; -la definizione degli obiettivi di qualità paesistica e delle tutele, articolati in primo luogo per all’intera area di studio ed ulteriormente specificati all’interno di un conteso paesistico campione, all’interno del quel viene evidenziata anche la necessità, e l’opportunità, di affiancare ai dispositivi di tutela e di indirizzo alcuni progetti mirati in forma più diretta alla rigenerazione, recupero, restauro e valorizzazione delle risorse paesistiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/494497
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