L’empatia è la capacità di avere una comprensione diretta ed esperienziale degli stati mentali altrui. In base agli attuali modelli neuroscientifici dei processi empatici, la visione di un determinato stato emotivo o sensoriale di un individuo attiverebbe automaticamente rappresentazioni corrispondenti nell’osservatore (Gallese 2001). Saranno descritti una serie di esperimenti di SEPs e TMS che hanno mostrato come la visione diretta di stimoli dolorosi e tattili somministrati sul corpo di altre persone implichi l’attivazione di meccanismi sensorimotori simili a quelli chiamati in gioco durante l’esperienza diretta di tali sensazioni sul proprio corpo. Sarà inoltre mostrato come tali meccanismi di risonanza fra sè e l’altro possano essere influenzati da una serie di variabili cognitive e psicologiche. Questi studi convergono nell’indicare che meccanismi di rappresentazione condivisa siano alla base del nostro cervello sociale, rendendoci capaci di avere una conoscenza esperienziale diretta delle altre persone.
Lato sensorimotorio dell’empatia per il dolore altrui: Studi di Potenziali Evocati Somatosensoriali (SEPs) e di Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) / Bufalari, Ilaria. - (2009), pp. 259-267.
Lato sensorimotorio dell’empatia per il dolore altrui: Studi di Potenziali Evocati Somatosensoriali (SEPs) e di Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)
BUFALARI, Ilaria
2009
Abstract
L’empatia è la capacità di avere una comprensione diretta ed esperienziale degli stati mentali altrui. In base agli attuali modelli neuroscientifici dei processi empatici, la visione di un determinato stato emotivo o sensoriale di un individuo attiverebbe automaticamente rappresentazioni corrispondenti nell’osservatore (Gallese 2001). Saranno descritti una serie di esperimenti di SEPs e TMS che hanno mostrato come la visione diretta di stimoli dolorosi e tattili somministrati sul corpo di altre persone implichi l’attivazione di meccanismi sensorimotori simili a quelli chiamati in gioco durante l’esperienza diretta di tali sensazioni sul proprio corpo. Sarà inoltre mostrato come tali meccanismi di risonanza fra sè e l’altro possano essere influenzati da una serie di variabili cognitive e psicologiche. Questi studi convergono nell’indicare che meccanismi di rappresentazione condivisa siano alla base del nostro cervello sociale, rendendoci capaci di avere una conoscenza esperienziale diretta delle altre persone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.