Un city airport dedicato alle linee nazionali che occupa un sito di importanza strategica per il futuro della città, la scelta peraltro controversa di trasferirlo altrove, la volontà di localizzare spazi ed edifici pubblici, sistemi abitativi, aree verdi naturali, dando forma architettonica alle sfide urbane del ventunesimo secolo, la necessità di pensare alla trasformazione come ad un processo di lungo periodo, la richiesta di conservare comunque traccia di una infrastruttura che ha segnato la storia del paese strappandolo dal suo isolamento. Tra le ragioni complesse e interrelate del concorso per l'area di Vatnsmyri a Reykjavik, il progetto di CSIAA ha selezionato alcune questioni di fondo ponendole all'origine della soluzione urbana e architettonica proposta. Il progetto localizza a Vatnsmyri una forte centralità urbana connessa all'identita' di città capitale di Reykjavik e supportata da un Mile, un sistema lineare di spazi pubblici, aree verdi, specchi acqua. Il Mile è localizzato sul sedime originario della pista principale dell'attuale aeroporto ed è percorso per l'intera lunghezza da una ferrovia leggera sopraelevata. Su di esso si innesta l'intero nuovo impianto di abitazioni, servizi direzionali e commerciali, edifici per il tempo libero e il lavoro, per la cultura e per il trasporto, richiesto dal concorso. Sull'asse del Mile convergono le espansioni delle grandi funzioni urbane presenti: le due università, il policlinico, l'hub intermodale nazionale. Dal punto di vista architettonico, il Mile è un sistema fluido di volumi di cristallo fortemente strutturato dalla linea di trasporto pubblico sopraelevato e organizzato al suo interno secondo sezioni variabili e livelli multipli di fruizione. In alcuni settori i volumi di cristallo assumono la natura di serre verdi climatizzate, in altri di piazze coperte, in altri ancora di gallerie e atri pubblici degli edifici commerciali e culturali (teatri, cinema, gallerie d'arte, sale da concerto) che si attestano trasversalmente al sistema. Larchitettura del Mile e' un pattern inclusivo di funzioni e materiali di diversa origine. La sua forma richiama un'idea di complessità applicata alla città. Il suo significato è nell'insieme e non nelle singole parti, anche se ogni parte è significativa per l'insieme.In accordo con il profilo urbano della città di Reykjavik, il modello generale di edificazione proposto è prevalentemente orizzontale con densità in progressivo aumento verso il Mile. L'altezza media degli edifici nei nuovi insediamenti abitativi è di 12 metri, con tessuti a bassa densità composti di case unifamiliari o plurifamiliari aggregabili, inframmezzati da blocchi bassi di servizi locali e da edifici di cinque-sette piani a funzione mista abitazione/lavoro. Si tratta di tipologie sperimentali flessibili per funzionalità e modularità di crescita, destinate a ceti sociali dinamici, famiglie di nuova costituzione, studenti e giovani studiosi. I servizi urbani di livello superiore (scuole, biblioteche, uffici pubblici, impianti sportivi al coperto) sono ospitati nel sistema delle torri orizzontali (horizontal towers) che si sviluppa, attestato sul sistema stradale di connessione est-ovest dell'area, in direzione trasversale rispetto al Mile. Le horizontal towers sono edifici multipiano sviluppati in lunghezza che non superano i 20 metri di altezza composti da involucri trasparenti e ambienti opachi liberamente aggregati all'interno. Il carattere di trasparenza è volto ad esaltare la visibilita' delle attivita' e a trasformare gli edifici in landmarks urbani illuminati artificialmente nelle ore notturne e invernali.

Un Mile per Reykjavik. Concorso Internazionale per la trasformazione dell'area ex aeroportuale di Vatnsmyri. Secondo Grado. Progetto classificato / Cherubini, Roberto; Csiaa,. - (2008).

Un Mile per Reykjavik. Concorso Internazionale per la trasformazione dell'area ex aeroportuale di Vatnsmyri. Secondo Grado. Progetto classificato.

CHERUBINI, Roberto;
2008

Abstract

Un city airport dedicato alle linee nazionali che occupa un sito di importanza strategica per il futuro della città, la scelta peraltro controversa di trasferirlo altrove, la volontà di localizzare spazi ed edifici pubblici, sistemi abitativi, aree verdi naturali, dando forma architettonica alle sfide urbane del ventunesimo secolo, la necessità di pensare alla trasformazione come ad un processo di lungo periodo, la richiesta di conservare comunque traccia di una infrastruttura che ha segnato la storia del paese strappandolo dal suo isolamento. Tra le ragioni complesse e interrelate del concorso per l'area di Vatnsmyri a Reykjavik, il progetto di CSIAA ha selezionato alcune questioni di fondo ponendole all'origine della soluzione urbana e architettonica proposta. Il progetto localizza a Vatnsmyri una forte centralità urbana connessa all'identita' di città capitale di Reykjavik e supportata da un Mile, un sistema lineare di spazi pubblici, aree verdi, specchi acqua. Il Mile è localizzato sul sedime originario della pista principale dell'attuale aeroporto ed è percorso per l'intera lunghezza da una ferrovia leggera sopraelevata. Su di esso si innesta l'intero nuovo impianto di abitazioni, servizi direzionali e commerciali, edifici per il tempo libero e il lavoro, per la cultura e per il trasporto, richiesto dal concorso. Sull'asse del Mile convergono le espansioni delle grandi funzioni urbane presenti: le due università, il policlinico, l'hub intermodale nazionale. Dal punto di vista architettonico, il Mile è un sistema fluido di volumi di cristallo fortemente strutturato dalla linea di trasporto pubblico sopraelevato e organizzato al suo interno secondo sezioni variabili e livelli multipli di fruizione. In alcuni settori i volumi di cristallo assumono la natura di serre verdi climatizzate, in altri di piazze coperte, in altri ancora di gallerie e atri pubblici degli edifici commerciali e culturali (teatri, cinema, gallerie d'arte, sale da concerto) che si attestano trasversalmente al sistema. Larchitettura del Mile e' un pattern inclusivo di funzioni e materiali di diversa origine. La sua forma richiama un'idea di complessità applicata alla città. Il suo significato è nell'insieme e non nelle singole parti, anche se ogni parte è significativa per l'insieme.In accordo con il profilo urbano della città di Reykjavik, il modello generale di edificazione proposto è prevalentemente orizzontale con densità in progressivo aumento verso il Mile. L'altezza media degli edifici nei nuovi insediamenti abitativi è di 12 metri, con tessuti a bassa densità composti di case unifamiliari o plurifamiliari aggregabili, inframmezzati da blocchi bassi di servizi locali e da edifici di cinque-sette piani a funzione mista abitazione/lavoro. Si tratta di tipologie sperimentali flessibili per funzionalità e modularità di crescita, destinate a ceti sociali dinamici, famiglie di nuova costituzione, studenti e giovani studiosi. I servizi urbani di livello superiore (scuole, biblioteche, uffici pubblici, impianti sportivi al coperto) sono ospitati nel sistema delle torri orizzontali (horizontal towers) che si sviluppa, attestato sul sistema stradale di connessione est-ovest dell'area, in direzione trasversale rispetto al Mile. Le horizontal towers sono edifici multipiano sviluppati in lunghezza che non superano i 20 metri di altezza composti da involucri trasparenti e ambienti opachi liberamente aggregati all'interno. Il carattere di trasparenza è volto ad esaltare la visibilita' delle attivita' e a trasformare gli edifici in landmarks urbani illuminati artificialmente nelle ore notturne e invernali.
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