Controllo giurisdizionale del bilancio degli enti locali: un'occasione persa?

L’approfondimento scientifico, in forma di saggio, prende spunto da due diverse sentenze (sulla stessa questione), di segno opposto, dei giudici amministrativi (una di un Tribunale amministrativo regionale ed una del Consiglio di Stato) per indagare sui profili di criticità che, a livello di enti locali, riguardano i documenti di bilancio e ne indeboliscono, fin quasi ad annullarla, la funzionalità rispetto alla programmazione finanziaria ed alla gestione delle risorse. Le posizioni giurisprudenziali costituiscono l’occasione per una rivisitazione critica del sistema di bilancio degli enti locali e per un approfondimento degli elementi di incoerenza ricavabili dall’ordinamento, il quale, da una parte, quasi enfatizza la rilevanza, la centralità degli strumenti di programmazione finanziaria rispetto alla evoluzione effettiva, e non solo evocata, della pubblica amministrazione; e, da altro lato, non solo non riesce ad introdurre elementi precettivi in grado di assicurare il concreto funzionamento del bilancio, in relazione ai profili funzionali suoi propri, ma, anzi, continua a formalizzare disposizioni (quali quelle che prevedono la possibilità di differire, con decreto del Ministro dell’interno, il termine di approvazione del bilancio degli enti locali, che presentano anche profili di dubbia costituzionalità) che, per l’applicazione che ne è stata fatta nel corso degli anni, concorrono a rendere problematico, negli enti locali, il funzionamento effettivo degli strumenti di programmazione finanziaria. Lo studio si sofferma sulle incertezze della giurisprudenza nella considerazione degli istituti di bilancio degli enti locali, e, in generale, della contabilità pubblica, nel rinnovato sistema di amministrazione pubblica quale è risultato definito in esito alle riforme amministrative degli ultimi anni; e rileva le incongruenze – rispetto alle quali l’ordinamento non riesce a porre rimedio – che si collegano alla constatazione che un documento come il bilancio, centrale per la programmazione finanziaria e per la gestione delle risorse (e di grande rilevanza in funzione del controllo della spesa pubblica), risulti in concreto, a causa del cattivo funzionamento dei controlli interni, sottratto a verifiche in grado di assicurarne almeno il miglioramento funzionale. Le conseguenze di tali elementi di incongruenza risultano aggravate, negli enti locali, dalla circostanza che alcune deviazioni (non infrequenti) dal dato normativo indeboliscono anche il controllo politico in capo all’organo di governo (consiliare) competente per l’approvazione del bilancio.