In my first lesson, I introduced a distinction between the Descriptive Geometry of Gaspard Monge and his school, and descriptive geometry in view of its historic landscape and its future developments, and therefore of its relevance. The prospect has small, almost insignificant, in the first part, but has a prominent role in the second. Indeed, one could say that the prospect is the engine of research in the science of representation before and after Monge. Without going into the discussion of this first quaestio (I leave the solutio to younger) I would just remember that fundamental contributions such as those of Desargues and Poncelet, born under prospettico.Ciò said, it is perhaps easier to explain why, unlike topics in Descriptive Geometry, and concluded that seem almost certain, many arguments that belong to the outlook are still a source of endless debates, which, for those who do research, it is a boon that rains from the sky, while it is due to complications in a teaching that desire maintain a critical nature, as is only right level universitario.La conversation that follows, therefore, does not follow a systematic order, which would be impossible in a few pages, but offers a short trip wandering among some of the topics that appear most interesting. Some because they are still at the center of controversy (such as the vexed question of the knowledge of the ancient perspective), others are because apparently established (such as the question of the measure), and still others are because they run on commonly opinions that I seem wrong (like the question of perspective deformations).

Nella mia prima lezione, ho introdotto una distinzione tra la Geometria Descrittiva di Gaspard Monge e della sua scuola, e la geometria descrittiva vista nel panorama del suo percorso storico e dei suoi prossimi sviluppi, e perciò della sua attualità. La prospettiva ha piccola, quasi insignificante, parte nella prima, ma ha un ruolo di primo piano nella seconda. Anzi, si potrebbe dire che la prospettiva è il motore della ricerca nella scienza della rappresentazione prima e dopo Monge. Senza dilungarmi nella disamina di questa prima quaestio (lascio la solutio ai più giovani) vorrei solo ricordare che contributi fondamentali come quelli di Desargues e Poncelet , nascono nell’ambito prospettico. Ciò premesso, è forse più facile spiegare perché, a differenza degli argomenti trattati nella Geometria Descrittiva, che sembrano quasi certi e conclusi, tanti argomenti che appartengono alla prospettiva siano ancora fonte inesauribile di discussioni, il che, per chi fa ricerca, è una manna che piove dal cielo, mentre è causa di complicazioni in un insegnamento che voglia conservare un carattere critico, com’è doveroso a livello universitario. La conversazione che segue, dunque, non segue un ordine sistematico, che sarebbe impossibile in poche pagine, ma propone un breve viaggio errante tra alcuni degli argomenti che appaiono più interessanti. Taluni lo sono perché ancora al centro di polemiche (come la vexata quaestio delle conoscenze prospettiche degli antichi), altri lo sono perché solo apparentemente consolidati (come la questione della misura), altri ancora lo sono perché su di essi corrono comunemente opinioni che a me sembrano errate (come la questione delle deformazioni prospettiche).

La prospettiva: una conversazione su questioni solo apparentemente banali / Migliari, Riccardo. - STAMPA. - (2012), pp. 99-142.

La prospettiva: una conversazione su questioni solo apparentemente banali

MIGLIARI, Riccardo
2012

Abstract

In my first lesson, I introduced a distinction between the Descriptive Geometry of Gaspard Monge and his school, and descriptive geometry in view of its historic landscape and its future developments, and therefore of its relevance. The prospect has small, almost insignificant, in the first part, but has a prominent role in the second. Indeed, one could say that the prospect is the engine of research in the science of representation before and after Monge. Without going into the discussion of this first quaestio (I leave the solutio to younger) I would just remember that fundamental contributions such as those of Desargues and Poncelet, born under prospettico.Ciò said, it is perhaps easier to explain why, unlike topics in Descriptive Geometry, and concluded that seem almost certain, many arguments that belong to the outlook are still a source of endless debates, which, for those who do research, it is a boon that rains from the sky, while it is due to complications in a teaching that desire maintain a critical nature, as is only right level universitario.La conversation that follows, therefore, does not follow a systematic order, which would be impossible in a few pages, but offers a short trip wandering among some of the topics that appear most interesting. Some because they are still at the center of controversy (such as the vexed question of the knowledge of the ancient perspective), others are because apparently established (such as the question of the measure), and still others are because they run on commonly opinions that I seem wrong (like the question of perspective deformations).
2012
Attualità della geometria descrittiva
9788849223057
Nella mia prima lezione, ho introdotto una distinzione tra la Geometria Descrittiva di Gaspard Monge e della sua scuola, e la geometria descrittiva vista nel panorama del suo percorso storico e dei suoi prossimi sviluppi, e perciò della sua attualità. La prospettiva ha piccola, quasi insignificante, parte nella prima, ma ha un ruolo di primo piano nella seconda. Anzi, si potrebbe dire che la prospettiva è il motore della ricerca nella scienza della rappresentazione prima e dopo Monge. Senza dilungarmi nella disamina di questa prima quaestio (lascio la solutio ai più giovani) vorrei solo ricordare che contributi fondamentali come quelli di Desargues e Poncelet , nascono nell’ambito prospettico. Ciò premesso, è forse più facile spiegare perché, a differenza degli argomenti trattati nella Geometria Descrittiva, che sembrano quasi certi e conclusi, tanti argomenti che appartengono alla prospettiva siano ancora fonte inesauribile di discussioni, il che, per chi fa ricerca, è una manna che piove dal cielo, mentre è causa di complicazioni in un insegnamento che voglia conservare un carattere critico, com’è doveroso a livello universitario. La conversazione che segue, dunque, non segue un ordine sistematico, che sarebbe impossibile in poche pagine, ma propone un breve viaggio errante tra alcuni degli argomenti che appaiono più interessanti. Taluni lo sono perché ancora al centro di polemiche (come la vexata quaestio delle conoscenze prospettiche degli antichi), altri lo sono perché solo apparentemente consolidati (come la questione della misura), altri ancora lo sono perché su di essi corrono comunemente opinioni che a me sembrano errate (come la questione delle deformazioni prospettiche).
prospettiva; perspective
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La prospettiva: una conversazione su questioni solo apparentemente banali / Migliari, Riccardo. - STAMPA. - (2012), pp. 99-142.
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