The article traces a brief history of Franco-Italian relations in the Thirties referring in particular to the Fascist party and to Mussolini’s image in France. The Duce, who established an authoritarian regime in Italy, despite the criticism and condemnation of Democrats and left-wing groups, especially after Matteotti’s assassination, was able to obtain the consent of the extreme right press, such as the «Action française». But in addition to political groups, it is interesting to note the attitude of those who were in Italy as travelers: diplomats, tourists, journalists and groups of Catholics who went to the Vatican. Many of them expressed positive feedback about the new “face” of Italy, about the order, the cleanliness, the presence of police forces all of which reassured them. All these travelers admired the public works undertaken by the regime, the richness of the archaeological excavations and the new buildings such as the Foro Mussolini.

L’articolo traccia una breve storia dei rapporti franco-italiani negli anni Trenta soprattutto relativamente al partito fascista e all’immagine di Mussolini in Francia. Il Duce, che aveva dato una svolta autoritaria all’Italia con il colpo di mano che aveva eliminato il Parlamento, oltre a critiche e condanne dai gruppi democratici e di sinistra, soprattutto dopo l’assassinio di Matteotti, suscitava invece il consenso dell’estrema destra e dei giornali che la rappresentavano, come l’“Action française”. Ma, oltre ai gruppi politici, è interessante notare l’atteggiamento di coloro che venivano in Italia da viaggiatori: diplomatici, turisti, giornalisti e gruppi di cattolici che si recavano in Vaticano. Molti di essi esprimevano giudizi positivi sul nuovo “volto” dell’Italia, sull’ordine, sulla pulizia, sulla presenza di forze di polizia che davano sicurezza. Tutti questi viaggiatori erano inoltre ammirati per i lavori intrapresi, dalla ricchezza degli scavi archeologici e dalle nuove costruzioni come il Foro Mussolini. Entusiasmo e apprezzamento che erano in sintonia con la ripresa delle relazioni politiche tra i due Paesi – l’incontro Mussolini-Laval – e di quelle culturali con l’attività del Comité France-Italie e del Comitato Italia-Francia. Questo accordo era tuttavia destinato a interrompersi dopo la questione dell’Etiopia, le sanzioni della Società delle Nazioni contro l’Italia e le rivendicazioni territoriali del 1939.

Duce de la latinité ou César de Carnaval? Pour ou contre Mussolini dans la France des années Trente / Placella, Paola. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - STAMPA. - XCVIII:(2014), pp. 1053-1072.

Duce de la latinité ou César de Carnaval? Pour ou contre Mussolini dans la France des années Trente

PLACELLA, Paola
2014

Abstract

The article traces a brief history of Franco-Italian relations in the Thirties referring in particular to the Fascist party and to Mussolini’s image in France. The Duce, who established an authoritarian regime in Italy, despite the criticism and condemnation of Democrats and left-wing groups, especially after Matteotti’s assassination, was able to obtain the consent of the extreme right press, such as the «Action française». But in addition to political groups, it is interesting to note the attitude of those who were in Italy as travelers: diplomats, tourists, journalists and groups of Catholics who went to the Vatican. Many of them expressed positive feedback about the new “face” of Italy, about the order, the cleanliness, the presence of police forces all of which reassured them. All these travelers admired the public works undertaken by the regime, the richness of the archaeological excavations and the new buildings such as the Foro Mussolini.
2014
L’articolo traccia una breve storia dei rapporti franco-italiani negli anni Trenta soprattutto relativamente al partito fascista e all’immagine di Mussolini in Francia. Il Duce, che aveva dato una svolta autoritaria all’Italia con il colpo di mano che aveva eliminato il Parlamento, oltre a critiche e condanne dai gruppi democratici e di sinistra, soprattutto dopo l’assassinio di Matteotti, suscitava invece il consenso dell’estrema destra e dei giornali che la rappresentavano, come l’“Action française”. Ma, oltre ai gruppi politici, è interessante notare l’atteggiamento di coloro che venivano in Italia da viaggiatori: diplomatici, turisti, giornalisti e gruppi di cattolici che si recavano in Vaticano. Molti di essi esprimevano giudizi positivi sul nuovo “volto” dell’Italia, sull’ordine, sulla pulizia, sulla presenza di forze di polizia che davano sicurezza. Tutti questi viaggiatori erano inoltre ammirati per i lavori intrapresi, dalla ricchezza degli scavi archeologici e dalle nuove costruzioni come il Foro Mussolini. Entusiasmo e apprezzamento che erano in sintonia con la ripresa delle relazioni politiche tra i due Paesi – l’incontro Mussolini-Laval – e di quelle culturali con l’attività del Comité France-Italie e del Comitato Italia-Francia. Questo accordo era tuttavia destinato a interrompersi dopo la questione dell’Etiopia, le sanzioni della Società delle Nazioni contro l’Italia e le rivendicazioni territoriali del 1939.
FRANCE; MUSSOLINI; ANNEES TRENTE
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Duce de la latinité ou César de Carnaval? Pour ou contre Mussolini dans la France des années Trente / Placella, Paola. - In: NUOVA RIVISTA STORICA. - ISSN 0029-6236. - STAMPA. - XCVIII:(2014), pp. 1053-1072.
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