Nel mondo occidentale la crescente coscienza degli aspetti etici, ambientali, salutistici ed igienici correlati all’alimentazione sta mutando i comportamenti dei consumatori ed i loro criteri di scelta. Nei primi anni ’70 sono comparsi i prodotti salutistici di prima generazione, i cosiddetti prodotti naturali (cereali, soia, orzo, ecc), insieme alla tendenza a consumare più alimenti e bevande di tipo “sano” e facile da consumare (yogurt, succhi di frutta, ecc), nei primi anni ’80 una maggiore informazione e sensibilizzazione sui media ha reso palesi i pericoli provocati da un eccessivo consumo di grassi, zuccheri e sale. Negli anni ’90 nascono infine i “functional foods”, ossia alimenti e bevande con minore densità energetica e contenuto di grassi inferiori che usano come dolcificanti i sostitutivi dello zucchero di ultima generazione e che, secondo lo scenario alimentare ipotizzato dalla FDA (Food and Drug Administration), si presume saranno sempre più presenti nelle diete. I cibi funzionali sono beni che, secondo le più recenti e autorevoli definizioni a livello europeo, “oltre ad avere un adeguato contenuto nutrizionale, sono riconosciuti, in seguito ad evidenze sperimentali, come agenti benefici per una o più funzionalità dell’organismo, portando ad un miglioramento dello stato di salute e di benessere o a una riduzione del rischio di malattia”. Gli ingredienti o alimenti funzionali hanno specifici vantaggi fisiologici che li distinguono dagli alimenti tradizionali. I loro costituenti attivi possono facilitare la prevenzione di malattie croniche o esaltare le prestazioni ed il benessere della persona, oltre al loro ruolo riconosciuto rispetto alla funzione nutrizionale.

Un nuovo mercato alimentare: ”Functional food" / Amendola, Carlo; Iannilli, Ildebrando; E. M., Mosconi. - STAMPA. - 2:(2000), pp. 675-682. (Intervento presentato al convegno La sfida per il terzo millennio: tecnologia, innovazione, qualità e ambiente tenutosi a Sassari-Alghero nel 27-29 settembre 2000).

Un nuovo mercato alimentare: ”Functional food"

AMENDOLA, Carlo;IANNILLI, Ildebrando;
2000

Abstract

Nel mondo occidentale la crescente coscienza degli aspetti etici, ambientali, salutistici ed igienici correlati all’alimentazione sta mutando i comportamenti dei consumatori ed i loro criteri di scelta. Nei primi anni ’70 sono comparsi i prodotti salutistici di prima generazione, i cosiddetti prodotti naturali (cereali, soia, orzo, ecc), insieme alla tendenza a consumare più alimenti e bevande di tipo “sano” e facile da consumare (yogurt, succhi di frutta, ecc), nei primi anni ’80 una maggiore informazione e sensibilizzazione sui media ha reso palesi i pericoli provocati da un eccessivo consumo di grassi, zuccheri e sale. Negli anni ’90 nascono infine i “functional foods”, ossia alimenti e bevande con minore densità energetica e contenuto di grassi inferiori che usano come dolcificanti i sostitutivi dello zucchero di ultima generazione e che, secondo lo scenario alimentare ipotizzato dalla FDA (Food and Drug Administration), si presume saranno sempre più presenti nelle diete. I cibi funzionali sono beni che, secondo le più recenti e autorevoli definizioni a livello europeo, “oltre ad avere un adeguato contenuto nutrizionale, sono riconosciuti, in seguito ad evidenze sperimentali, come agenti benefici per una o più funzionalità dell’organismo, portando ad un miglioramento dello stato di salute e di benessere o a una riduzione del rischio di malattia”. Gli ingredienti o alimenti funzionali hanno specifici vantaggi fisiologici che li distinguono dagli alimenti tradizionali. I loro costituenti attivi possono facilitare la prevenzione di malattie croniche o esaltare le prestazioni ed il benessere della persona, oltre al loro ruolo riconosciuto rispetto alla funzione nutrizionale.
2000
La sfida per il terzo millennio: tecnologia, innovazione, qualità e ambiente
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Un nuovo mercato alimentare: ”Functional food" / Amendola, Carlo; Iannilli, Ildebrando; E. M., Mosconi. - STAMPA. - 2:(2000), pp. 675-682. (Intervento presentato al convegno La sfida per il terzo millennio: tecnologia, innovazione, qualità e ambiente tenutosi a Sassari-Alghero nel 27-29 settembre 2000).
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