Profili in connessione: presentazione del sé e “amicizia” nei Social Network Sites (SNS)

Concepts such as "Networked Individualism" or "Individualized Networking" (Wellman) describe forms of relatedness based on the individualization of relationships (privatization of sociability) in an extensive series of personal social networks. In this context, communication technologies do not create a separate universe from the offline world, but to represent you one more tool to manage and switch network more ego-centered. The subjects, ie, moving continuously between the online world and the offline world, acting as a control panel that selectively activates partial portions of the different networks. This is certainly a broader phenomenon than the Social Network Sites, on which, however, can be useful to focus attention, as they are particularly effective in environments similar in size to be visible, keeping track of the successive update and highlighting the skills and awareness with where users are implementing these dynamics and the related processes of self presentation.Come is known, what he describes and characterizes a subject within a SNS, and that they consciously structure to prepare its self-presentation, is the sum of the profile and "Friends" of each. Inside the profiles users explicitly articulated (boyd 2004) the dynamics through which tastes and, in particular, the media consumption contribute to its presentation to others and, consequently, can become selection criteria that guide our relationship choices ( for example, or not to accept "proposals Friendship" on the basis of kinship.) The term "Friend / Friendship", used in the context of SNS, raises a number of issues than traditionally managed mode in the presence (and potentially in group ), we note a shift of meaning made visible (but not determined) by technology. The public articulation of their "Friends" is an environment that contextualizes the identity of each (Donath and boyd, 2004), and the act of shaking / declare Friends Online (friending) represents an explicit performance of identity (boyd, 2006 ). The introduction of the instrument itself "Top friends" shows how the definition of Friend may be problematic, resulting in negotiations often tight, especially among teenagers, to be included in the list "Top". Observing similar environments, characterized by low barriers to entry, there is the problem of identifying how to define the strength of the bond, or how the identity projection reaches levels that can speak of strong ties. A first hypothesis is that the answer can be found in the sharing of experiences, between the online world and the offline world. The proposed intervention aims at focusing on the forms of presentation of self and ways of managing social relations that users activate close to the Social Network Sites, within the broader theoretical framework of the reflection on Networked Individualism.

Concetti come “Networked Individualism” o “Individualized Networking” (Wellman) descrivono forme di relazionalità basate sull’individualizzazione dei rapporti (privatization of sociability) in una serie articolata di network sociali personali. In questo quadro, le tecnologie della comunicazione non creano un universo separato dal mondo offline, ma rappresentano per l’utente uno strumento in più per gestire e attivare network sempre più ego-centered. I soggetti, cioè, muovendosi con continuità tra il mondo online e il mondo offline, agiscono come un quadro comandi che attiva selettivamente porzioni parziali dei differenti network. Si tratta certamente di un fenomeno più ampio rispetto ai Social Network Sites, sui cui però può essere utile concentrare l’attenzione, in quanto rappresentano ambienti particolarmente efficaci nel rendere visibili simili dimensioni, tenendo traccia delle successive attualizzazioni ed evidenziando la competenza e la consapevolezza con cui gli utenti mettono in atto tali dinamiche e i correlati processi di self presentation. Come è noto, ciò che descrive e caratterizza un soggetto all’interno di un SNS, e che questi consapevolmente struttura per predisporre la propria auto presentazione, è la somma del profilo e delle “Amicizie” di ciascuno. All’interno dei profili gli utenti articolano esplicitamente (boyd 2004) le dinamiche attraverso le quali i gusti e, in particolare, i consumi mediali contribuiscono alla propria presentazione agli altri e, conseguentemente, possono diventare criteri di selezione che orientano le nostre scelte relazionali (ad esempio, accettare o meno “proposte di Amicizia” sulla base di affinità). Il termine “Amico/Amicizia”, utilizzato nell’ambito dei SNS, solleva una serie di questioni: rispetto a modalità tradizionalmente gestite in presenza (e tendenzialmente in gruppo), si segnala uno slittamento di significato reso visibile (ma non certo determinato) dalle tecnologie. L’articolazione pubblica delle proprie “Amicizie” rappresenta un ambiente che contestualizza l’identità di ciascuno (Donath e boyd, 2004), e l’atto di stringere/dichiarare Amicizie online (friending) rappresenta un’esplicita performance identitaria (boyd, 2006). La stessa introduzione dello strumento “Top friends” mostra quanto la definizione di Amico possa essere problematica, dando luogo a negoziazioni spesso serrate, soprattutto tra gli adolescenti, per essere inclusi nella lista “Top”. Osservando simili ambienti, caratterizzati da basse barriere d’ingresso, si pone il problema di identificare come si definisca la forza del legame, ovvero in che modo la proiezione identitaria raggiunga livelli tali da poter parlare di strong ties. Una prima ipotesi è che la risposta si possa trovare nella condivisione di esperienze, a cavallo tra mondo online e mondo offline. L’intervento proposto intende soffermarsi sulle forme di presentazione del sé e sulla modalità di gestione delle relazioni sociali che gli utenti attivano a ridosso dei Social Network Sites, nel più ampio quadro teorico della riflessione sul Networked Individualism.