Il progetto di cooperazione scientifico-didattica "Traduzione bifronte. Italia-Russia andata e ritorno" si inserisce nel quadro delle attività promosse per il 2011, "anno della cultura italiana in tutta la Federazione russa" e coinvolge due delle istituzioni accademiche più prestigiose dei rispettivi paesi, l'Università di Roma "Sapienza" e L'Università Statale Russa di Studi Umanistici (RGGU, Mosca). Il programma mira a realizzare una concreta collaborazione fra docenti e discenti italiani e russi nell’analisi, discussione e soluzione dei problemi che il passaggio fra le due lingue, italiana e russa, comporta, nel corso di traduzioni di opere letterarie. La proposta si fonda su due considerazioni diverse e complementari; da un lato la grande fascinazione che le terre d’Italia hanno esercitato nelle lettere e nella cultura russa, d’altro canto la necessità, avvertita in modo sempre più forte dopo il dissolvimento dell’URSS e l’apertura delle frontiere (politiche, economiche e culturali) fra i due paesi, di stabilire una reale comunicazione fra queste porzioni di Europa, e permettere un autentico incontro fra i giovani che nei due paesi decidono di avviarsi a studi specialistici dedicati rispettivamente alla Russia e all’Italia. L’apprendimento delle lingue straniere comprende al suo interno la consapevolezza profonda della necessaria conoscenza di usi, costumi, eredità, tradizioni, gusti e tendenze della società contemporanea, che entrano simultaneamente in gioco ogni volta che ci si avvicina alla traduzione di testi letterari. In questa prospettiva la comune esperienza di studenti russi ed italiani potrà costituire, per tutti, un enorme arricchimento di competenze e una più matura conoscenza degli strumenti linguistici e culturali indispensabili per osservare e studiare realtà geografiche lontane, ma presenti nel medesimo spazio storico e sociale. Il progetto, inoltre, si inserisce in un percorso didattico-scientifico orientato verso la traduzione, che negli ultimi anni ha acquistato un ruolo di primo piano entro il campo degli studi linguistici europei e interculturali. Il programma di lavoro prevede l’organizzazione di due laboratori di traduzione, da svolgersi in Italia e in Russia, presso i centri di ricerca delle due Università che hanno fra loro stipulato un protocollo di collaborazione scientifica, il Dipartimento di Studi Europei e Interculturali (Università di Roma “La Sapienza”) e il Centro Studi e Ricerche Russo-Italiano (Università Statale Russa di Studi Umanistici – RGGU di Mosca). Entrambi i laboratori faranno parte integrante del percorso formativo individuale e saranno trascritti nel curriculum degli studi di ciascuno studente. I laboratori avranno prevalentemente carattere pratico e le discussioni teoriche saranno condotte sulla base del materiale testuale analizzato. Sono previste due sezioni per ciascun seminario, una dedicata alla lingua poetica e una seconda alla prosa. Al centro della ricerca traduttiva saranno posti testi non disponibili nella lingua d’arrivo, che siano al tempo stesso di rilevante interesse per le due culture messe a confronto, sia in relazione alla loro struttura formale (es. l’uso della terza rima nella poesia novecentesca in Russia e in Italia), che per la scelta dei contenuti (es. lo spazio geografico europeo nella letteratura contemporanea russa e italiana). Agli incontri di tali laboratori parteciperanno attivamente studenti del paese ospitante insieme a colleghi provenienti dal paese partner. I lavori saranno coordinati da docenti e ricercatori delle due sedi che svolgeranno alternativamente la loro attività di insegnamento nel corso dei due seminari, a Roma e a Mosca. I materiali elaborati e i testi tradotti dai partecipanti ai due seminari saranno raccolti e pubblicati con la supervisione scientifica dei docenti coinvolti. La produzione di un volume di “traduzioni bifronti” costituirà un modello possibile di lavoro sui testi e al tempo stesso un utile strumento per chi intende occuparsi di letteratura russa ed italiana. Questa collaborazione offrirà a ciascuno dei partecipanti l’occasione di studiare i problemi di lettura e interpretazione dei testi nella doppia prospettiva di chi guarda ad un insieme culturale come osservatore e studioso dall’interno o dall’esterno di esso. Sarà pertanto una preziosa opportunità per verificare nella pratica il concetto di “esotopia”, elaborato fin dagli anni 1920 dal grande studioso russo M. Bachtin. L’intrecciarsi di sguardi critici, provenienti dall’interno o dall’esterno di una medesima cultura, permette infatti di porre domande inattese e giungere a una comprensione dei fatti più articolata e profonda, in grado di soddisfare la complessità di temi che il mondo di oggi pone a chi si interroga sulle culture straniere e sull’identità europea.

Visiting Scholar per il progetto di collaborazione: Traduzione bifronte. Italia Russia andata e ritorno / Ronchetti, Barbara. - (2011).

Visiting Scholar per il progetto di collaborazione: Traduzione bifronte. Italia Russia andata e ritorno.

RONCHETTI, Barbara
2011

Abstract

Il progetto di cooperazione scientifico-didattica "Traduzione bifronte. Italia-Russia andata e ritorno" si inserisce nel quadro delle attività promosse per il 2011, "anno della cultura italiana in tutta la Federazione russa" e coinvolge due delle istituzioni accademiche più prestigiose dei rispettivi paesi, l'Università di Roma "Sapienza" e L'Università Statale Russa di Studi Umanistici (RGGU, Mosca). Il programma mira a realizzare una concreta collaborazione fra docenti e discenti italiani e russi nell’analisi, discussione e soluzione dei problemi che il passaggio fra le due lingue, italiana e russa, comporta, nel corso di traduzioni di opere letterarie. La proposta si fonda su due considerazioni diverse e complementari; da un lato la grande fascinazione che le terre d’Italia hanno esercitato nelle lettere e nella cultura russa, d’altro canto la necessità, avvertita in modo sempre più forte dopo il dissolvimento dell’URSS e l’apertura delle frontiere (politiche, economiche e culturali) fra i due paesi, di stabilire una reale comunicazione fra queste porzioni di Europa, e permettere un autentico incontro fra i giovani che nei due paesi decidono di avviarsi a studi specialistici dedicati rispettivamente alla Russia e all’Italia. L’apprendimento delle lingue straniere comprende al suo interno la consapevolezza profonda della necessaria conoscenza di usi, costumi, eredità, tradizioni, gusti e tendenze della società contemporanea, che entrano simultaneamente in gioco ogni volta che ci si avvicina alla traduzione di testi letterari. In questa prospettiva la comune esperienza di studenti russi ed italiani potrà costituire, per tutti, un enorme arricchimento di competenze e una più matura conoscenza degli strumenti linguistici e culturali indispensabili per osservare e studiare realtà geografiche lontane, ma presenti nel medesimo spazio storico e sociale. Il progetto, inoltre, si inserisce in un percorso didattico-scientifico orientato verso la traduzione, che negli ultimi anni ha acquistato un ruolo di primo piano entro il campo degli studi linguistici europei e interculturali. Il programma di lavoro prevede l’organizzazione di due laboratori di traduzione, da svolgersi in Italia e in Russia, presso i centri di ricerca delle due Università che hanno fra loro stipulato un protocollo di collaborazione scientifica, il Dipartimento di Studi Europei e Interculturali (Università di Roma “La Sapienza”) e il Centro Studi e Ricerche Russo-Italiano (Università Statale Russa di Studi Umanistici – RGGU di Mosca). Entrambi i laboratori faranno parte integrante del percorso formativo individuale e saranno trascritti nel curriculum degli studi di ciascuno studente. I laboratori avranno prevalentemente carattere pratico e le discussioni teoriche saranno condotte sulla base del materiale testuale analizzato. Sono previste due sezioni per ciascun seminario, una dedicata alla lingua poetica e una seconda alla prosa. Al centro della ricerca traduttiva saranno posti testi non disponibili nella lingua d’arrivo, che siano al tempo stesso di rilevante interesse per le due culture messe a confronto, sia in relazione alla loro struttura formale (es. l’uso della terza rima nella poesia novecentesca in Russia e in Italia), che per la scelta dei contenuti (es. lo spazio geografico europeo nella letteratura contemporanea russa e italiana). Agli incontri di tali laboratori parteciperanno attivamente studenti del paese ospitante insieme a colleghi provenienti dal paese partner. I lavori saranno coordinati da docenti e ricercatori delle due sedi che svolgeranno alternativamente la loro attività di insegnamento nel corso dei due seminari, a Roma e a Mosca. I materiali elaborati e i testi tradotti dai partecipanti ai due seminari saranno raccolti e pubblicati con la supervisione scientifica dei docenti coinvolti. La produzione di un volume di “traduzioni bifronti” costituirà un modello possibile di lavoro sui testi e al tempo stesso un utile strumento per chi intende occuparsi di letteratura russa ed italiana. Questa collaborazione offrirà a ciascuno dei partecipanti l’occasione di studiare i problemi di lettura e interpretazione dei testi nella doppia prospettiva di chi guarda ad un insieme culturale come osservatore e studioso dall’interno o dall’esterno di esso. Sarà pertanto una preziosa opportunità per verificare nella pratica il concetto di “esotopia”, elaborato fin dagli anni 1920 dal grande studioso russo M. Bachtin. L’intrecciarsi di sguardi critici, provenienti dall’interno o dall’esterno di una medesima cultura, permette infatti di porre domande inattese e giungere a una comprensione dei fatti più articolata e profonda, in grado di soddisfare la complessità di temi che il mondo di oggi pone a chi si interroga sulle culture straniere e sull’identità europea.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/425863
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