Background. Il carcinoma corticosurrenalico è una rara neoplasia, altamente aggressiva, caratterizzata da una prognosi severa. La terapia medica attualmente si avvale del mitotano 1,1-dichloro-2-(o-chlorophenyl)-2-(p-chloro-phenyl)ethane(o,p’-DDD). Tuttavia, nonostante questo rappresenti il farmaco di scelta nella terapia del carcinoma corticosurrenalico, il suo meccanismo d’azione non è ancora esattamente definito. I dati relativi alla radioterapia sono scarsi e si riferiscono a casistiche poco coerenti rispetto alla stadiazione della neoplasia, tuttavia essi dimostrano che il carcinoma della corticale del surrene non è resistente alle radiazioni ionizzanti. E’ recente la dimostrazione che pazienti affetti da neoplasia allo stadio III sottoposti a radioterapia dopo surrenectomia presentano minori recidive rispetto a pazienti sottoposti solo ad intervento chirurgico. Anche il nostro gruppo ha fornito dati relativi all’effetto inibitorio sulla proliferazione cellulare indotto dalla combinazione mitotano e radiazioni ionizzanti su linee cellulari di carcinoma corticosurrenalico umane. Attualmente alcune molecole quali il sorafenib e il paclitaxel e una molecola appartenente alla famiglia dei tiazolidinedioni, il rosiglitazone, sembrano offrire delle potenzialità terapeutiche in campo oncologico. Scopo della ricerca. Sulla scorta dei dati presenti in letteratura riguardo le potenzialità offerte dal mitotano e di quelli da noi prodotti sull’efficacia della combinazione mitotano-radiazioni ionizzanti in vitro nel trattamento del carcinoma corticosurrenalico e per il promettente scenario in campo oncologico offerto da sorafenib da paclitaxel e rosiglitazone, ci proponiamo di identificare gli effetti indotti da questi farmaci su modelli cellulari in vivo e in vitro. Gli obiettivi prefissi da questa ricerca saranno quelli di chiarire l’effetto antineoplastico insieme al meccanismo d’azione e di valutare l’effetto inibitorio sulla steroidogenesi indotto da sorafenib, paclitaxel e rosiglitazone in vitro e dalla combinazione mitotano-radiazioni ionizzanti in vivo. Materiali e Metodi. Si procederà attraverso un disegno sperimentale doppio, che prevede di studiare l’effetto di: sorafenib, paclitaxel e rosiglitazone in vitro sulla linea cellulare H295R, modello cellulare di carcinoma corticosurrenalico umano secernente steroidi (1) e sulla linea SW13, modello di carcinoma surrenalico umano non secernente (2) e di sviluppare una strategia di trattamento combinato mitotano-radiazioni ionizzanti in vivo riproducendo la neoplasia in un modello xenograft. Nello studio in vivo, si verificherà l’efficacia del trattamento combinato mitotano e radiazioni ionizzanti singolarmente o in associazione tra loro, sulla scorta dei dati precedentemente prodotti in vitro (3). Nelle linee cellulari e nelle cellule provenienti dal tumore xenograft sottoposte a trattamento farmacologico e a radioterapia saranno valutate la proliferazione cellulare, lo studio della steroidogenesi nelle cellule secernenti, l’analisi del ciclo cellulare e l’apoptosi cellulare. Risultati attesi. Il progetto di ricerca prevederà la messa a punto di strategie terapeutiche potenzialmente applicabili nelle diverse forme di carcinoma corticosurrenalico, in rapporto alla attività funzionale e allo stadio di malattia.

Premio Fondazione Guido Berlucchi 2011 / Stigliano, Antonio. - (2011).

Premio Fondazione Guido Berlucchi 2011

STIGLIANO, Antonio
2011

Abstract

Background. Il carcinoma corticosurrenalico è una rara neoplasia, altamente aggressiva, caratterizzata da una prognosi severa. La terapia medica attualmente si avvale del mitotano 1,1-dichloro-2-(o-chlorophenyl)-2-(p-chloro-phenyl)ethane(o,p’-DDD). Tuttavia, nonostante questo rappresenti il farmaco di scelta nella terapia del carcinoma corticosurrenalico, il suo meccanismo d’azione non è ancora esattamente definito. I dati relativi alla radioterapia sono scarsi e si riferiscono a casistiche poco coerenti rispetto alla stadiazione della neoplasia, tuttavia essi dimostrano che il carcinoma della corticale del surrene non è resistente alle radiazioni ionizzanti. E’ recente la dimostrazione che pazienti affetti da neoplasia allo stadio III sottoposti a radioterapia dopo surrenectomia presentano minori recidive rispetto a pazienti sottoposti solo ad intervento chirurgico. Anche il nostro gruppo ha fornito dati relativi all’effetto inibitorio sulla proliferazione cellulare indotto dalla combinazione mitotano e radiazioni ionizzanti su linee cellulari di carcinoma corticosurrenalico umane. Attualmente alcune molecole quali il sorafenib e il paclitaxel e una molecola appartenente alla famiglia dei tiazolidinedioni, il rosiglitazone, sembrano offrire delle potenzialità terapeutiche in campo oncologico. Scopo della ricerca. Sulla scorta dei dati presenti in letteratura riguardo le potenzialità offerte dal mitotano e di quelli da noi prodotti sull’efficacia della combinazione mitotano-radiazioni ionizzanti in vitro nel trattamento del carcinoma corticosurrenalico e per il promettente scenario in campo oncologico offerto da sorafenib da paclitaxel e rosiglitazone, ci proponiamo di identificare gli effetti indotti da questi farmaci su modelli cellulari in vivo e in vitro. Gli obiettivi prefissi da questa ricerca saranno quelli di chiarire l’effetto antineoplastico insieme al meccanismo d’azione e di valutare l’effetto inibitorio sulla steroidogenesi indotto da sorafenib, paclitaxel e rosiglitazone in vitro e dalla combinazione mitotano-radiazioni ionizzanti in vivo. Materiali e Metodi. Si procederà attraverso un disegno sperimentale doppio, che prevede di studiare l’effetto di: sorafenib, paclitaxel e rosiglitazone in vitro sulla linea cellulare H295R, modello cellulare di carcinoma corticosurrenalico umano secernente steroidi (1) e sulla linea SW13, modello di carcinoma surrenalico umano non secernente (2) e di sviluppare una strategia di trattamento combinato mitotano-radiazioni ionizzanti in vivo riproducendo la neoplasia in un modello xenograft. Nello studio in vivo, si verificherà l’efficacia del trattamento combinato mitotano e radiazioni ionizzanti singolarmente o in associazione tra loro, sulla scorta dei dati precedentemente prodotti in vitro (3). Nelle linee cellulari e nelle cellule provenienti dal tumore xenograft sottoposte a trattamento farmacologico e a radioterapia saranno valutate la proliferazione cellulare, lo studio della steroidogenesi nelle cellule secernenti, l’analisi del ciclo cellulare e l’apoptosi cellulare. Risultati attesi. Il progetto di ricerca prevederà la messa a punto di strategie terapeutiche potenzialmente applicabili nelle diverse forme di carcinoma corticosurrenalico, in rapporto alla attività funzionale e allo stadio di malattia.
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