"Wabi-sabi is a way of life, a philosophical model [...] but above all an inner experience that changes the way we see things, the moments of life, of living nature, which enhances our ability to find the 'harmony even in the most seemingly abandoned, in simple rites." Wabi-sabi is an aesthetic system, a philosophy that involves our whole lives and brings elegance and essentiality to our daily lives. It’s the beauty of imperfect things. In Latin, imperfect means “not complete,” still open. We reject the negativity that language has taught us to associate with this word. We embrace a new vision that involves ongoing action,continuous improvement over time.

«Wabi-sabi è uno stile di vita, un modello filosofico […] ma soprattutto un’esperienza interiore che cambia il nostro modo di vedere gli oggetti, di vivere gli istanti, di abitare la natura, che esalta la nostra capacità di trovare l’armonia anche nelle cose apparentemente più dimesse, nei riti più semplici». E’ dunque un universo estetico, un modo di pensare che investe tutti gli ambiti della vita e che porta l’eleganza e l’essenzialità nel quotidiano. Il wabi-sabi è la bellezza delle cose imperfette. Imperfetto in latino vuol dire “non completo” quindi lasciato aperto. Rifiutiamo l’accezione negativa con cui la nostra lingua ci ha abituato a intendere questo termine. Accettiamo una nuova visione che contempli l’azione, costante, del continuo migliorare, del farsi nel tempo. In questo numero si recensisce il film-documentario "Capitalism: A Love Story" di Michael Moore con il suo solito graffiante uso del film documentario come mezzo di denuncia, questa volta, del sistema americano che ha favorito un uso scellerato di consumi portando migliaia di famiglie americane a ipotecare la propria casa e poi a perderla; storie di aziende che si arricchiscono quando i loro dipendenti muoiono, perché hanno stipulato di nascosto polizze sulla vita a proprio vantaggio; l’inarrestabile cumulo di ricchezza e potere della élite finanziaria e politica che con i subprime e i derivati hanno portato alla crisi economica mondiale.

Rubrica wabi-sabi / Spita, Leone. - In: ABITARE LA TERRA. - ISSN 1592-8608. - STAMPA. - n. 25:(2009), pp. 28-29.

Rubrica wabi-sabi

SPITA, Leone
2009

Abstract

"Wabi-sabi is a way of life, a philosophical model [...] but above all an inner experience that changes the way we see things, the moments of life, of living nature, which enhances our ability to find the 'harmony even in the most seemingly abandoned, in simple rites." Wabi-sabi is an aesthetic system, a philosophy that involves our whole lives and brings elegance and essentiality to our daily lives. It’s the beauty of imperfect things. In Latin, imperfect means “not complete,” still open. We reject the negativity that language has taught us to associate with this word. We embrace a new vision that involves ongoing action,continuous improvement over time.
2009
«Wabi-sabi è uno stile di vita, un modello filosofico […] ma soprattutto un’esperienza interiore che cambia il nostro modo di vedere gli oggetti, di vivere gli istanti, di abitare la natura, che esalta la nostra capacità di trovare l’armonia anche nelle cose apparentemente più dimesse, nei riti più semplici». E’ dunque un universo estetico, un modo di pensare che investe tutti gli ambiti della vita e che porta l’eleganza e l’essenzialità nel quotidiano. Il wabi-sabi è la bellezza delle cose imperfette. Imperfetto in latino vuol dire “non completo” quindi lasciato aperto. Rifiutiamo l’accezione negativa con cui la nostra lingua ci ha abituato a intendere questo termine. Accettiamo una nuova visione che contempli l’azione, costante, del continuo migliorare, del farsi nel tempo. In questo numero si recensisce il film-documentario "Capitalism: A Love Story" di Michael Moore con il suo solito graffiante uso del film documentario come mezzo di denuncia, questa volta, del sistema americano che ha favorito un uso scellerato di consumi portando migliaia di famiglie americane a ipotecare la propria casa e poi a perderla; storie di aziende che si arricchiscono quando i loro dipendenti muoiono, perché hanno stipulato di nascosto polizze sulla vita a proprio vantaggio; l’inarrestabile cumulo di ricchezza e potere della élite finanziaria e politica che con i subprime e i derivati hanno portato alla crisi economica mondiale.
Architettura, cinema
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Rubrica wabi-sabi / Spita, Leone. - In: ABITARE LA TERRA. - ISSN 1592-8608. - STAMPA. - n. 25:(2009), pp. 28-29.
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