Taira Nishizawa's projects are based on his theoretical work focused on the condition of contemporary architecture. Starting from the assumption that the entities that populate the world (from cars, to human beings, to buildings, to everyday objects) are "bodies", exponentially increased in terms of variety, the architects are called to find a solution for a world flooded with such diversity. Traditional architectural methods no longer hold: "Traditional formalism has become less useful since the variety of bodies in the world has increased. It works only when it concerns a single isolated body (as in classical architecture) or the large repetition of bodies of limited variety (as in modern architecture) [...] contemporary architecture must understand how to host groups of bodies of every possible variety. This is clearly a "spatial" problem; at the same time it is a "formal" problem. The demands of the world obligate contemporary architects to develop a new "formalism" ».

I progetti di Taira Nishizawa si sostanziano di un suo lavoro teorico sulla condizione dell’architettura contemporanea. Partendo dall’assunto che le entità che popolano il mondo (dalle automobili, agli esseri umani, agli edifici, fino agli oggetti d’uso quotidiano) sono dei “corpi”, aumentati in maniera esponenziale in termini di varietà, gli architetti sono chiamati a trovare una soluzione per un mondo inondato da tale diversità. I metodi architettonici tradizionali, non reggono più: «Il formalismo tradizionale è diventato meno utile da quando la varietà dei corpi nel mondo è aumentata. Funziona solo quando riguarda un singolo corpo isolato (come nell’architettura classica) o la grande ripetizione di corpi di varietà limitata (come nell’architettura moderna) […] l’architettura contemporanea deve capire come ospitare gruppi di corpi di ogni varietà possibile. Questo è chiaramente un problema “spaziale”; allo stesso tempo è un problema “formale”. Le richieste del mondo obbligano gli architetti contemporanei a sviluppare un nuovo “formalismo”».

Ryue Nishizawa: architettura come ikimono / Spita, Leone. - In: ABITARE LA TERRA. - ISSN 1592-8608. - STAMPA. - 13:(2006), pp. 32-37.

Ryue Nishizawa: architettura come ikimono

SPITA, Leone
2006

Abstract

Taira Nishizawa's projects are based on his theoretical work focused on the condition of contemporary architecture. Starting from the assumption that the entities that populate the world (from cars, to human beings, to buildings, to everyday objects) are "bodies", exponentially increased in terms of variety, the architects are called to find a solution for a world flooded with such diversity. Traditional architectural methods no longer hold: "Traditional formalism has become less useful since the variety of bodies in the world has increased. It works only when it concerns a single isolated body (as in classical architecture) or the large repetition of bodies of limited variety (as in modern architecture) [...] contemporary architecture must understand how to host groups of bodies of every possible variety. This is clearly a "spatial" problem; at the same time it is a "formal" problem. The demands of the world obligate contemporary architects to develop a new "formalism" ».
2006
I progetti di Taira Nishizawa si sostanziano di un suo lavoro teorico sulla condizione dell’architettura contemporanea. Partendo dall’assunto che le entità che popolano il mondo (dalle automobili, agli esseri umani, agli edifici, fino agli oggetti d’uso quotidiano) sono dei “corpi”, aumentati in maniera esponenziale in termini di varietà, gli architetti sono chiamati a trovare una soluzione per un mondo inondato da tale diversità. I metodi architettonici tradizionali, non reggono più: «Il formalismo tradizionale è diventato meno utile da quando la varietà dei corpi nel mondo è aumentata. Funziona solo quando riguarda un singolo corpo isolato (come nell’architettura classica) o la grande ripetizione di corpi di varietà limitata (come nell’architettura moderna) […] l’architettura contemporanea deve capire come ospitare gruppi di corpi di ogni varietà possibile. Questo è chiaramente un problema “spaziale”; allo stesso tempo è un problema “formale”. Le richieste del mondo obbligano gli architetti contemporanei a sviluppare un nuovo “formalismo”».
Giappone, architettura, interni domestici
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ryue Nishizawa: architettura come ikimono / Spita, Leone. - In: ABITARE LA TERRA. - ISSN 1592-8608. - STAMPA. - 13:(2006), pp. 32-37.
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