Il Comune di Roma nell’ambito del progetto generale di sistemazione e valorizzazione dell’area del Tridente ha espletato un Concorso internazionale di progettazione per una nuova sistemazione di piazza Augusto Imperatore. La partecipazione al concorso costituisce un’occasione di verifica dei principi del restauro applicati ad un concreto caso di grande rilevanza, sia per l’intriseco valore storico architettonico, che per l’importanza dei rapporti urbani ad esso connessi. Il progetto si è posto alcuni obiettivi qui brevemente elencati. La scelta generale che ha informato le decisioni sui singoli aspetti del progetto è stata quella di privilegiare la quota della città attuale. Tale scelta è conseguenza dell’intenzione di attenuare o eliminare l’isolamento del Mausoleo di Augusto, implicando il reinserimento del Monumento nella spazialità della città contemporanea e sostituendo alla attuale discontinuità tra il livello urbano e quello archeologico la continuità della superficie della piazza. Il secondo obiettivo è quello di individuare una sistemazione che consenta di recuperare, sebbene in forma analogica e allusiva, quel sistema di tracciati e di edificazioni presenti nell’area prima dell’intervento di Vittorio Ballio Morpurgo. Si tratta di rievocare la fitta tessitura di isolati tra la Via degli Schiavoni e il Vicolo degli Otto Cantoni che faceva dell’area attorno al Mausoleo un serrato insieme di strade e di cavità urbane esaltate dal fuori scala dell’abside di San Carlo al Corso: appare, quindi, di primaria importanza ricostruire il fronte stradale su Via di Ripetta ricomponendo la scomparsa quinta edilizia situata davanti al Museo dell’Ara Pacis e ricollegando le chiese di San Rocco e di San Giacomo degli Schiavoni. Il terzo obiettivo è quello del restauro del Mausoleo, accompagnato da quella serie di interventi contenuti e reversibili che ne permettano l’accessibilità. È necessario per questo penetrare nei suoi spazi interni utilizzando le scale esistenti e tracciando nuovi percorsi nel perimetro delle concamerazioni. Gli ampi ambienti potranno essere utilizzati per esporre non solo materiali sulle vicende del monumento e sulla storia della Gens Giulio-Claudia ma anche opere d’arte in mostre tematiche riguardanti la relazione tra l’antico e la contemporaneità. Il quarto obbiettivo, strettamente connesso al precedente, si identifica nella predisposizione di un sistema di avvicinamento al manufatto che ne esalti gli aspetti architettonici in una promenade architecturale densa di valori emotivi.

Concorso Internazionale di progettazione per la riqualificazione del Mausoleo di Augusto e di Piazza Augusto Imperatore. 006 Augusteo nello spazio / Purini, Francesco; L., Thermes; A. M., Indrio; G., Marchei; G., Cimboli Spagnesi; Bellanca, Calogero; DE CESARIS, Fabrizio; Esposito, Daniela. - (2006).

Concorso Internazionale di progettazione per la riqualificazione del Mausoleo di Augusto e di Piazza Augusto Imperatore. 006 Augusteo nello spazio

PURINI, Francesco;BELLANCA, CALOGERO;DE CESARIS, FABRIZIO;ESPOSITO, Daniela
2006

Abstract

Il Comune di Roma nell’ambito del progetto generale di sistemazione e valorizzazione dell’area del Tridente ha espletato un Concorso internazionale di progettazione per una nuova sistemazione di piazza Augusto Imperatore. La partecipazione al concorso costituisce un’occasione di verifica dei principi del restauro applicati ad un concreto caso di grande rilevanza, sia per l’intriseco valore storico architettonico, che per l’importanza dei rapporti urbani ad esso connessi. Il progetto si è posto alcuni obiettivi qui brevemente elencati. La scelta generale che ha informato le decisioni sui singoli aspetti del progetto è stata quella di privilegiare la quota della città attuale. Tale scelta è conseguenza dell’intenzione di attenuare o eliminare l’isolamento del Mausoleo di Augusto, implicando il reinserimento del Monumento nella spazialità della città contemporanea e sostituendo alla attuale discontinuità tra il livello urbano e quello archeologico la continuità della superficie della piazza. Il secondo obiettivo è quello di individuare una sistemazione che consenta di recuperare, sebbene in forma analogica e allusiva, quel sistema di tracciati e di edificazioni presenti nell’area prima dell’intervento di Vittorio Ballio Morpurgo. Si tratta di rievocare la fitta tessitura di isolati tra la Via degli Schiavoni e il Vicolo degli Otto Cantoni che faceva dell’area attorno al Mausoleo un serrato insieme di strade e di cavità urbane esaltate dal fuori scala dell’abside di San Carlo al Corso: appare, quindi, di primaria importanza ricostruire il fronte stradale su Via di Ripetta ricomponendo la scomparsa quinta edilizia situata davanti al Museo dell’Ara Pacis e ricollegando le chiese di San Rocco e di San Giacomo degli Schiavoni. Il terzo obiettivo è quello del restauro del Mausoleo, accompagnato da quella serie di interventi contenuti e reversibili che ne permettano l’accessibilità. È necessario per questo penetrare nei suoi spazi interni utilizzando le scale esistenti e tracciando nuovi percorsi nel perimetro delle concamerazioni. Gli ampi ambienti potranno essere utilizzati per esporre non solo materiali sulle vicende del monumento e sulla storia della Gens Giulio-Claudia ma anche opere d’arte in mostre tematiche riguardanti la relazione tra l’antico e la contemporaneità. Il quarto obbiettivo, strettamente connesso al precedente, si identifica nella predisposizione di un sistema di avvicinamento al manufatto che ne esalti gli aspetti architettonici in una promenade architecturale densa di valori emotivi.
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