In Italia sono presenti circa 1.200 istituti di cura comprendenti 270.000 posti letto. Secondo fonti Inail, nel settore Sanità e Servizi sociali sono occupate circa 800.000 persone e, in particolare, più di 500.000 lavoratori sono impiegati nei Servizi ospedalieri veri e propri (ospedali, cliniche, case di cura). In un ambito lavorativo in cui il personale addetto è costituito da medici, infermieri, tecnici di laboratorio, operatori tecnici ausiliari, il fenomeno infortunistico è purtroppo ampiamente rappresentato, in quanto esposto a molteplici rischi quali quello biologico, chimico, movimentazione manuale dei carichi. Lo scopo del nostro studio è valutare l’andamento del fenomeno infortunistico all’interno dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, ospedale di recente apertura, sede della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma “Sapienza”. L’indagine è stata svolta attraverso l’utilizzo del Registro Infortuni dell’anno 2007. La forza lavorativa è di 1452 unità, ma escludendo il personale che al momento della ricerca era in maternità o aspettativa, è risultata costituita da 450 medici, 582 infermieri, 148 tecnici, 68 operatori tecnici ausiliari, 121 amministrativi, 3 psicologi, 9 biologi, 7 farmacisti, 1 chimico, pari a 1389 lavoratori. Per ogni infortunio sono state rilevate le caratteristiche relative al soggetto infortunato ed all’evento lesivo. I parametri presi in considerazione per i soggetti infortunati sono stati: sesso (maschio, femmina); qualifica (medici, infermieri, amministrativi, operatori tecnici ausiliari, tecnici, altro); area lavorativa (area chirurgica, area medica, area servizi sanitari generali, area servizi amministrativi generali); giorni di prognosi. L’evento lesivo è stato distinto in: infortunio associato a contatto con materiale infetto; lussazione-distorsione-distrazione; frattura; ferita; contusione; lesioni da sforzo; altre/ indeterminate. La categoria lavorativa numericamente più colpita da infortunio è quella degli infermieri (56,91%), seguita dai medici (19,51%), tecnici (11,38%), operatori tecnici ausiliari (8,94%), mentre le altre categorie sono risultate poco rappresentate. Valutando i soggetti infortunati all’interno di ogni singola categoria (es. n° medici infortunati/medici), la percentuale più alta si ha tra gli operatori tecnici ausiliari (16,2%), che risultano quindi essere i più suscettibili d’infortunio; gli infermieri sono al 12% ed i medici al 5,3%. Per quel che riguarda le aree lavorative quella Chirurgica è risultata essere quella più a rischio (47,97% degli infortuni), seguita dalle aree “Medica” e “Servizi Sanitari Generali” (entrambe 24,39%) e da quella dei Servizi Generali e Amministrativi (3,25%). Le donne sono più colpite rispetto agli uomini (65% vs 35%). L’evento lesivo più rappresentato è costituito da “infortunio associato a contatto con materiale biologico” (39,84%), seguito da “contusione” (19,51%), “lussazione, distorsione, distrazione” (17,07%), “frattura” (8,94%), “altro” (7,32%), “lesione da sforzo” (4,88%) e “ferita” (2,44%). I giorni di prognosi sono stati: 0 per il 30,9%; 1 per il 9,76 %; fino a 10 per il 26,83%; fino a 20 per l’11,38%; fino a 30 per il 6,50%; oltre 30 per il 14,63%. I nostri risultati confermano gli studi presenti in letteratura: la categoria lavorativa più colpita è quella degli infermieri professionali e i più suscettibili d’infortunio sono gli operatori tecnici ausiliari.

INFORTUNI SUL LAVORO: DESCRIZIONE DEL FENOMENO ALL’INTERNO DI UN OSPEDALE UNIVERSITARIO / Fargnoli, S; Fornaciari, C; Capuani, G; Colucci, A; Nusdeo, Lm; Paolelli, V; Prestigiacomo, Claudio; Monaco, Edoardo. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - STAMPA. - XXX:(2008), pp. 197-198.

INFORTUNI SUL LAVORO: DESCRIZIONE DEL FENOMENO ALL’INTERNO DI UN OSPEDALE UNIVERSITARIO

PRESTIGIACOMO, Claudio;MONACO, Edoardo
2008

Abstract

In Italia sono presenti circa 1.200 istituti di cura comprendenti 270.000 posti letto. Secondo fonti Inail, nel settore Sanità e Servizi sociali sono occupate circa 800.000 persone e, in particolare, più di 500.000 lavoratori sono impiegati nei Servizi ospedalieri veri e propri (ospedali, cliniche, case di cura). In un ambito lavorativo in cui il personale addetto è costituito da medici, infermieri, tecnici di laboratorio, operatori tecnici ausiliari, il fenomeno infortunistico è purtroppo ampiamente rappresentato, in quanto esposto a molteplici rischi quali quello biologico, chimico, movimentazione manuale dei carichi. Lo scopo del nostro studio è valutare l’andamento del fenomeno infortunistico all’interno dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, ospedale di recente apertura, sede della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma “Sapienza”. L’indagine è stata svolta attraverso l’utilizzo del Registro Infortuni dell’anno 2007. La forza lavorativa è di 1452 unità, ma escludendo il personale che al momento della ricerca era in maternità o aspettativa, è risultata costituita da 450 medici, 582 infermieri, 148 tecnici, 68 operatori tecnici ausiliari, 121 amministrativi, 3 psicologi, 9 biologi, 7 farmacisti, 1 chimico, pari a 1389 lavoratori. Per ogni infortunio sono state rilevate le caratteristiche relative al soggetto infortunato ed all’evento lesivo. I parametri presi in considerazione per i soggetti infortunati sono stati: sesso (maschio, femmina); qualifica (medici, infermieri, amministrativi, operatori tecnici ausiliari, tecnici, altro); area lavorativa (area chirurgica, area medica, area servizi sanitari generali, area servizi amministrativi generali); giorni di prognosi. L’evento lesivo è stato distinto in: infortunio associato a contatto con materiale infetto; lussazione-distorsione-distrazione; frattura; ferita; contusione; lesioni da sforzo; altre/ indeterminate. La categoria lavorativa numericamente più colpita da infortunio è quella degli infermieri (56,91%), seguita dai medici (19,51%), tecnici (11,38%), operatori tecnici ausiliari (8,94%), mentre le altre categorie sono risultate poco rappresentate. Valutando i soggetti infortunati all’interno di ogni singola categoria (es. n° medici infortunati/medici), la percentuale più alta si ha tra gli operatori tecnici ausiliari (16,2%), che risultano quindi essere i più suscettibili d’infortunio; gli infermieri sono al 12% ed i medici al 5,3%. Per quel che riguarda le aree lavorative quella Chirurgica è risultata essere quella più a rischio (47,97% degli infortuni), seguita dalle aree “Medica” e “Servizi Sanitari Generali” (entrambe 24,39%) e da quella dei Servizi Generali e Amministrativi (3,25%). Le donne sono più colpite rispetto agli uomini (65% vs 35%). L’evento lesivo più rappresentato è costituito da “infortunio associato a contatto con materiale biologico” (39,84%), seguito da “contusione” (19,51%), “lussazione, distorsione, distrazione” (17,07%), “frattura” (8,94%), “altro” (7,32%), “lesione da sforzo” (4,88%) e “ferita” (2,44%). I giorni di prognosi sono stati: 0 per il 30,9%; 1 per il 9,76 %; fino a 10 per il 26,83%; fino a 20 per l’11,38%; fino a 30 per il 6,50%; oltre 30 per il 14,63%. I nostri risultati confermano gli studi presenti in letteratura: la categoria lavorativa più colpita è quella degli infermieri professionali e i più suscettibili d’infortunio sono gli operatori tecnici ausiliari.
2008
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
INFORTUNI SUL LAVORO: DESCRIZIONE DEL FENOMENO ALL’INTERNO DI UN OSPEDALE UNIVERSITARIO / Fargnoli, S; Fornaciari, C; Capuani, G; Colucci, A; Nusdeo, Lm; Paolelli, V; Prestigiacomo, Claudio; Monaco, Edoardo. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - STAMPA. - XXX:(2008), pp. 197-198.
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