Il progetto per la riparazione e il risanamento delle mura storiche di Camerino, e’ stato concepito unitariamente mirando a far convergere verso le finalita’ del risanamento antisismico e della mitigazione della vulnerabilita’ e del rischio sismico sia gli interventi di risanamento e restauro diffuso delle strutture murarie, sia quelli localizzati di consolidamento strutturale, nonche’ quelli di adeguamento impiantistico. Molti di tali interventi sono concretamente concorrenti e difficilmente separabili, tuttavia, per una scelta metodologica accentuata sul piano analitico – che possa consentire il miglior controllo di attuazione degli interventi e di gestione dei finanziamenti da parte degli Enti preposti – il progetto e’ stato proposto all’esame secondo un’articolazione che distingue i vari aspetti e competenze delle previsioni progettuali. In questo senso si e’ ritenuto distinguere tra il progetto di risanamento diffuso e di restauro architettonico degli ammaloramenti dei muri di scarpa e dei paramenti (per la mitigazione della vulnerabilita’ sismica nella connessione tra il sostrato di appoggio e/o le murature di impianto e le cortine murarie di paramento), gli interventi di riparazione delle situazioni localizzate di dissesto e il progetto di adeguamento impiantistico delle apparecchiature di raccolta e smaltimento delle acque piovane. A tal riguardo e’ opportuno sottolineare un’assunzione metodologica cui si sono uniformate sia le operazioni analitiche, sia quelle progettuali. Inoltre, il particolare sviluppo, quantitativamente rilevante in rapporto all’abitato di Camerino, dei manufatti murari e l’eterogeneita’ degli stessi e delle aree ambientali ad essi relative, hanno suggerito l’opportunita’ di ricercare all’interno del sistema unitario “mura - versanti” dei sottoinsiemi maggiormente omogenei, per localizzazione, qualita’ ambientali, architettoniche e strutturali, nonche’ per condizioni proprietarie e d’uso, ovvero per peculiarita’ proprie in grado di caratterizzare specificamente le classificazioni parametriche di danno e vulnerabilita’. Ferma restando l’assunzione del valore unitario delle Mura, superiore alla somma delle singole parti, si e’ reputato cioe’ necessario individuare degli Ambiti omogenei, nei quali articolare analisi e progetto, anche al fine della definizione delle modalita’ e delle fasi di intervento eventualmente diversificate. Infine, un’ulteriore partizione dell’insieme delle mura e dei vari ambiti e’ stata poi effettuata si’ per finalita’ analitiche e di presentazione, ma soprattutto di controllo del progetto e della sua esecuzione: lo sviluppo dell’intera cinta e’, infatti, presentato distinto per “scarpe” numerate, ovvero per unita’ murarie morfologicamente omogenee. Esse costituiscono quindi le unita’ minime di analisi e progetto, non ulteriormente riducibili, e sempre ad esse, nella loro singolarita’ e associabilita’, dovrebbe risultare utile fare riferimento nelle articolazioni attuative del progetto. In questo senso, delle singole scarpe individuate (intese come unita’ murarie minime, non ulteriormente riducibili) sono raccolte le relative documentazioni, le analisi e le previsioni di progetto, anche di natura economica. I materiali prodotti per la redazione del progetto per la riparazione e il risanamento delle Mura Storiche di Camerino sono tutti riconducibili a due grandi gruppi: l’uno raccoglie le indagini analitiche ed espone i primi esiti di queste, l’altro ha carattere propositivo-problematico, relativamente alle strutture murarie e alle aree di pertinenza strettamente connesse, ma anche ai versanti fino al viale di circonvallazione.

Progetto per la riparazione e il risanamento delle mura storiche di Camerino danneggiate a seguito degli eventi sismici del settembre 1997, Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno dell’Universita’ degli Studi di Camerino su incarico del Comune di Camerino / F., Cervellini; Ippoliti, Elena. - (2003).

Progetto per la riparazione e il risanamento delle mura storiche di Camerino danneggiate a seguito degli eventi sismici del settembre 1997, Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno dell’Universita’ degli Studi di Camerino su incarico del Comune di Camerino.

IPPOLITI, ELENA
2003

Abstract

Il progetto per la riparazione e il risanamento delle mura storiche di Camerino, e’ stato concepito unitariamente mirando a far convergere verso le finalita’ del risanamento antisismico e della mitigazione della vulnerabilita’ e del rischio sismico sia gli interventi di risanamento e restauro diffuso delle strutture murarie, sia quelli localizzati di consolidamento strutturale, nonche’ quelli di adeguamento impiantistico. Molti di tali interventi sono concretamente concorrenti e difficilmente separabili, tuttavia, per una scelta metodologica accentuata sul piano analitico – che possa consentire il miglior controllo di attuazione degli interventi e di gestione dei finanziamenti da parte degli Enti preposti – il progetto e’ stato proposto all’esame secondo un’articolazione che distingue i vari aspetti e competenze delle previsioni progettuali. In questo senso si e’ ritenuto distinguere tra il progetto di risanamento diffuso e di restauro architettonico degli ammaloramenti dei muri di scarpa e dei paramenti (per la mitigazione della vulnerabilita’ sismica nella connessione tra il sostrato di appoggio e/o le murature di impianto e le cortine murarie di paramento), gli interventi di riparazione delle situazioni localizzate di dissesto e il progetto di adeguamento impiantistico delle apparecchiature di raccolta e smaltimento delle acque piovane. A tal riguardo e’ opportuno sottolineare un’assunzione metodologica cui si sono uniformate sia le operazioni analitiche, sia quelle progettuali. Inoltre, il particolare sviluppo, quantitativamente rilevante in rapporto all’abitato di Camerino, dei manufatti murari e l’eterogeneita’ degli stessi e delle aree ambientali ad essi relative, hanno suggerito l’opportunita’ di ricercare all’interno del sistema unitario “mura - versanti” dei sottoinsiemi maggiormente omogenei, per localizzazione, qualita’ ambientali, architettoniche e strutturali, nonche’ per condizioni proprietarie e d’uso, ovvero per peculiarita’ proprie in grado di caratterizzare specificamente le classificazioni parametriche di danno e vulnerabilita’. Ferma restando l’assunzione del valore unitario delle Mura, superiore alla somma delle singole parti, si e’ reputato cioe’ necessario individuare degli Ambiti omogenei, nei quali articolare analisi e progetto, anche al fine della definizione delle modalita’ e delle fasi di intervento eventualmente diversificate. Infine, un’ulteriore partizione dell’insieme delle mura e dei vari ambiti e’ stata poi effettuata si’ per finalita’ analitiche e di presentazione, ma soprattutto di controllo del progetto e della sua esecuzione: lo sviluppo dell’intera cinta e’, infatti, presentato distinto per “scarpe” numerate, ovvero per unita’ murarie morfologicamente omogenee. Esse costituiscono quindi le unita’ minime di analisi e progetto, non ulteriormente riducibili, e sempre ad esse, nella loro singolarita’ e associabilita’, dovrebbe risultare utile fare riferimento nelle articolazioni attuative del progetto. In questo senso, delle singole scarpe individuate (intese come unita’ murarie minime, non ulteriormente riducibili) sono raccolte le relative documentazioni, le analisi e le previsioni di progetto, anche di natura economica. I materiali prodotti per la redazione del progetto per la riparazione e il risanamento delle Mura Storiche di Camerino sono tutti riconducibili a due grandi gruppi: l’uno raccoglie le indagini analitiche ed espone i primi esiti di queste, l’altro ha carattere propositivo-problematico, relativamente alle strutture murarie e alle aree di pertinenza strettamente connesse, ma anche ai versanti fino al viale di circonvallazione.
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